Django Unchained |
||||||||||||||
Un film di Quentin Tarantino.
Con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington.
continua»
Titolo originale Django Unchained.
Western,
durata 165 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 17 gennaio 2013.
MYMONETRO
Django Unchained ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il trionfo di Quentin Tarantino
di Paolo SalvaroFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 20 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Me ne stavo là, seduto sulla poltroncina del cinema, cullato dalle note dell'ennesima stupenda colonna sonora di uno dei film di Tarantino, e l'atmosfera attorno a me era così rilassante ed inebriante che ho chiuso gli occhi e stavo quasi per appisolarmi, salvo poi quasi schizzare in piedi sentendo gridare Samuel Lee Jackson : "Chi cazzo è quel negro a cavallo?", con l'effetto di un pugno sullo stomaco. Ogni film di Tarantino ti prende a pugni lo stomaco. Dietro ogni scena può nascondersi una sorpresa, un imprevisto, un capovolgimento della situazione che ti fanno implorare la buona sorte di farti arrivare fino alla fine del film anche questa volta sano e salvo, senza avere un infarto .... anche se è già la trentesima volta che guardi Pulp Fiction. Nessuno dei film di questo regista è banale, fine a se stesso o ripetitivo. Ciascuna pellicola è una piccola miniera d'oro e Django Unchained non fa eccezione. Nonostante fossero passate quasi tre ore, nel momento in cui sono partiti i titoli di coda mi è quasi dispiaciuto. Sembra sia passata una vita da quando un altro me totalmente ignorante in materia di cinema uscì dal cinema dopo aver visto Bastardi senza gloria giudicandolo "bello ma troppo lungo", salvo poi chiedere perdono per la mia stupidità (all'epoca la mia cultura cinematografica iniziava con Harry Potter e finiva con Natale a Miami, passando attraverso un qualche Jurassic Park). Nel frattempo Quentin Tarantino è diventato il mio regista preferito, mi sono ingoiato una carrellata dei grandi classici americani, ho eretto dei monumenti mentali in onore di Alfred Hitchcock, Stanley Kubrick e David Lynch, ho riveduto il mio concetto di film capolavoro dopo essermi imbattuto nella trilogia del dollaro di Sergio Leone e capito che in fondo la storia del cinema è qui, nel nostro paese, tra Fellini e Monicelli, visto che lo stesso Quentin Tarantino non può fare a meno di omaggiare la cinematografia italiana in ogni film. Il finale di Django contiene sia la musica di Lo chiamavano trinità, celeberrimo film spaghetti western, che un richiamo (l'ennesimo nei film di Tarantino) alla sequenza finale de Il buono, il brutto e il cattivo, con il povero Jackson che (ATTENZIONE, spoilerata in arrivo) salta in aria insieme alla Candy's House senza riuscire a completare il "sei un figlio di .... " esattamente come il brutto nel film di Sergio Leone, a cui vengono troncate le parole dalla musica di Morricone. Il film è eccezionale, riesce a farti ridere pure in quella scena di tensione nella quale Waltz (tra parentesi, Tarantino ci ha visto giusto per l'ennesima volta quando gli ha dato fiducia) e Foxx (idem) arrivano nella cittadella di cui poi uccideranno lo sceriffo, mostrandoti quell'assurdo dentone a molla sopra al carro, per non parlare dei membri del Ku Klux Klan che anzichè incutere timore si rivelano esilaranti. Ogni scena è curata fin nei minimi particolari, sia fisici che psicologici che umani: perciò quando vediamo il povero dottore che si passa le mani sul viso mentre rammenta l'esecuzione dello schiavo per mano di alcuni cani assatanati capiamo all'istante che sta per perdere il controllo e che qualcosa di brutto sta per avvenire; perciò quando Franco Nero si avvicina al bancone del piccolo bar dove il nuovo Django sta già bevendo e gli chiede il suo nome, per poi affermare di sapere già che la D è muta, non puoi fare a meno di sorridere e tremare nello stesso tempo pensando a tutte le volte in cui lui ne ha vestito i panni, perciò quando Foxx insulta il povero Jackson ironizzando sulla sua crapa pelata e sui suoi capelli ormai bianchi ti senti male nel ricordare che solo fino all'altro ieri andava in giro a spaccare culi insieme a Bruce Willis e a sterminare Jumper, pensando a quanto il tempo passa fottutamente in fretta per tutti, attori compresi; perciò quando un film ti fa pensare a tutte queste cose e provare un misto di emozioni e sensazioni così varie sai che stai guardando un capolavoro. Purtroppo essendoci anche Lincoln in giro, l'oscar per il miglior film è già assegnato a prescindere essendo gli americani fottutamente patriottici, tanto da assegnarlo a The Hurt Locker invece che ad Avatar nel 2010 (sulle prime pensavo mi volessero prendere per il culo), però spero che qualcosa riesca a portare a casa.
[+] lascia un commento a paolo salvaro »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||