The Tree of Life |
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Un film di Terrence Malick.
Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Fiona Shaw, Joanna Going.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 189 min.
- India, Gran Bretagna 2011.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 18 maggio 2011.
MYMONETRO
The Tree of Life
valutazione media:
3,32
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il caos cosmico di Malickdi mauro.tFeedback: 4451 | altri commenti e recensioni di mauro.t |
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sabato 11 giugno 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La grandezza di un’opera narrativa, oltre che nella perfezione della forma, sta nel saper rappresentare un’epoca, un momento storico, nell’analizzare temi importanti, cogliendo i legami tra microcosmi e macrocosmi. Proust, con la descrizione dello snobismo salottiero, rappresenta la decadenza di un’epoca e di una classe sociale. Thomas Mann, all’età di 25 anni, scrive un romanzo (I Buddenbroock) da cui, con sua sorpresa, si sente toccata la borghesia di mezza Europa. Bulgakov, nell’immaginifico “Il maestro e Margherita”, denuncia la corruzione nell’Unione Sovietica staliniana. In “Guerra e pace” Tolstoi va dalle vicende amorose a quelle storiche in un gigantesco affresco. Anche nel cinema c’è chi vi è riuscito. Penso al neorealismo italiano, ai film di Vittorio de Sica e altri. Penso ad ”Arancia meccanica” che indagava sui meccanismi della violenza nella società, a certi film di Scorsese che sono impietosi con l’America. Anche a quelli di Clint Eastwood. Malick invece tenta un’operazione mai tentata da nessuno: legare le vicende famigliari alla storia del cosmo e della vita. Ma la storia dell’universo segue leggi astrofisiche, e la storia della vita leggi biologiche, mentre la storia dell’uomo, per essere compresa, ha bisogno di altri modelli, così come i rapporti famigliari. Le immagini del cosmo saranno anche belle, ma cosa evocano? Che ci azzecca la caccia di un dinosauro carnivoro con la vita di una famiglia americana degli anni ’50? Uomini come dinosauri? Troppo grande è la distanza tra le varie sfere. E Malick non riesce a colmarla. Non riesce neppure a dare un senso ai problemi dei personaggi, iniziando la storia con l’affermazione che la Natura (umana?) è corrotta, e banalizzando nel finale una ricerca della Grazia che suona come: “tutti abbiamo problemi in questa valle di lacrime”. Dov’è l’indagine sui meccanismi dei rapporti famigliari? Perché il padre è così duro? Perché lo è la natura? (E poi, questa idea che la natura è cattiva, non è abbastanza trita e superata?) Se, come diceva Picasso, l’arte è una finzione che ti fa capire la verità, quella di Malick non è arte. Il regista insegue le sue ossessioni, ma non riesce a mettere ordine nel caos cosmico.
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