The Tree of Life |
||||||||||||||
Un film di Terrence Malick.
Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Fiona Shaw, Joanna Going.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 189 min.
- India, Gran Bretagna 2011.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 18 maggio 2011.
MYMONETRO
The Tree of Life
valutazione media:
3,32
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Poema spiritualista.di FlavioMerendaFeedback: 100 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
martedì 7 giugno 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una cascata di epifanie germogliano sul letto dell’esistenza accrescendo l’albero della vita - l’universale eterna coscienza - apportandone linfa divina che scorre. L’uno e il molteplice, antiteticamente, si identificano nel principio della memoria bergsoniana rombante e silenziosa, lenta e vorticosa quanto gli eventi fisici dell’universo. Fisica e metafisica si completano in vista di un unico ricongiungimento spirituale. Il linguaggio cinematografico muta accogliendo l’intuizione poetica dell’estetica crociana, intuizione, per altro, cara allo stesso profeta del rinnovamento spirituale moderno: Henri Bergson. Siamo di fronte ad un’opera teosofica dal linguaggio umile e semplice quale quello evangelico, un flusso di coscienza che diviene dialogo con la divinità che si esprime in tutta la sua tumultuosa e drammatica sincerità. L’immagine violenta di una natura darwiniana, positivistica, giurassica, capitalistica, materiale, si scontra con una visione cristiana della carità e della grazia. Con tensioni e abissi psicologici che potrebbero far impallidire Freud, questa proiezione moderna del purgatorio dantesco (così vicino alla condizione dell’uomo pellegrino e già ricco di dolcezza e speranza) si esprime con tutta la sua sofferenza in immagini che appaiono lontane quanto così forti nella memoria. Il correlativo oggettivo si manifesta in tutta la sua forza poetica trasformandosi, magistralmente, in un profetico simbolismo. Questo poema spiritualista sfugge ogni dogma religioso, ogni sistema filosofico, ogni schematizzazione narrativa, ogni logica spazio-temporale e cinematografica. Quest’opera rappresenta probabilmente un miracolo perché ne esprime, appunto, quello dell’esistenza. Con un rispetto immenso per questa pellicola mi congedo dal volerne analizzare ulteriormente le infinite bellezze e i gesti; in questo caso aderisco al concetto crociano della critica lasciando a questo film la parola e la veduta, rimettendomi ad esso come un riverente fruitore della bellezza poetica. L’unico consiglio che suggerisco è quello di non aver paura di lasciarsi penetrare dall’estrema sincerità di questa condivisione esistenziale con la più umile e innocente semplicità, poiché l’unico principio che vi dimora è quello dell’amore. Terrence, ti sono vicino.
[+] lascia un commento a flaviomerenda »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||