The Tree of Life |
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Un film di Terrence Malick.
Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Fiona Shaw, Joanna Going.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 189 min.
- India, Gran Bretagna 2011.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 18 maggio 2011.
MYMONETRO
The Tree of Life
valutazione media:
3,32
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film immenso.di Salvatore VivenzioFeedback: |
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domenica 9 agosto 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
The Tree of Life di Terrence Malick è un film immenso. Probabilmente è il film più grande che io abbia mai visto. Ma cosa vuol dire grande? In questo caso grande sta per complesso, esteso, pesante. The Tree of Life è l'unico film (tra quelli che ho visto) che sia riuscito a dipingere la complessità umana. Dalla nascita, alla crescita, alla formazione, all'educazione, ai rapporti umani tra coniugi, genitori, figli, fratelli. The Tree of Life è un capolavoro dimostrativo, perchè è capace di spiaccicare come un'esplosione su tela l'instabilità, il caos, della personalità umana. Il carattere, le emozioni, i pensieri, la mente stessa dell'essere umano è sostanzialmente illogica. E' mostruosa, un fluido che gira e si arrovella su sé stesso cercando inutilmente una condizione stabile. Malick mostra alla perfezione il disordine della mente umana e la sua complessità. Tra l'infanzia e la fase adulta ci mostra la mente nel suo periodo di massima instabilità : la crescita. La terribile formazione di una mente. Il peso di questo film è colossale, l'importanza che assume nel rinarrare la nascita dell'universo paragonandola alla formazione di una famiglia, nel mostrare il fallimento dell'uomo che insegue i soldi, il successo, la realizzazione egoistica dimenticandosi dello splendore che ha intorno, nel ribadire ancora una volta che l'unico modo di vivere è attraverso le emozioni. Malick racconta la storia di una vita, di molte vite, di una famiglia, di una società, di una razza intera. Il rapporto dell'uomo con Dio, la sfiducia che sorge con il passare del tempo. L'incombenza della morte, tanto lontana ma troppo vicina, anche per un bambino. Le scelte, giuste o sbagliate, che ci segnano in eterno. La ricerca malata di un senso in mezzo a questo sommo caos, che forse non riusciremo mai a trovare. Lo spaesamento di chi si ritrova a vivere senza sapere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, di chi viene gettato in mezzo al mondo, accecato dalle luci, ostacolato dalle ombre, e non sa cosa fare. Un'opera mastodontica, una Bibbia cinematografica, un albero della vita che tiene ben salde le sue infinite radici, che si espande solido ed infine trema con i suoi molteplici rami, che rappresentano le troppe storie che questo film vuole raccontare, le molteplici sfaccettature di una vita, di un'esistenza, troppo grande da afferrare.
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