Melancholia |
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Un film di Lars von Trier.
Con Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 21 ottobre 2011.
MYMONETRO
Melancholia
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Film straordinario. In Melancholia i temi cari aldi figlio del cielo e della terraFeedback: 0 |
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sabato 29 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film straordinario. In Melancholia i temi cari a Von Trier trovano la massima espressione in una rappresentazione di rara bellezza e potenza. Non è solo il manifesto del nichilismo ma l'apoteosi della critica ad una società che non ha più riferimenti, e che si basa su falsi valori di una Borghesia decadente che domina, ma non dirige più un mondo di valori. Immenso il respiro cosmico del film, il soggetto è solo la scusa per parlare del rapporto tra uomo e morte, il pianeta Melancholia è una scusa per affrontare i risvolti del fallimento della società di controllo , della scienza e della ricchezza. Tutto il prestigio sociale della società borghese è un ipocrita serie di riti vuoti, senza più un'anima, e le ricchezze lodate dal marito della Gainsbourg vanno in fumo di fronte all'ineluttabilità del fato. No resta che assistere al solito degrado delle figure maschili patriarcali, alla loro assenza e stupido romanticismo. La donna non è un confetto nelle mani di Trier, è l'elemento irrazionale che coglie e accetta la contraddizione della vita e del suo esito: la morte. L'uomo odia la depressione, odia chi non rispetta i suoi soldi, qui la donna come al solito sfugge a i parametri psicologici del controllo sociale, e consuma in una scena cinica e reale lo ius prime noctis con uno zerbino. La donna usa l'uomo specie degradata al culmine della sua apparente esaltazione. Cast incredibile, Von Trier fa il resto, con un talento visionario ed artistico degno dei più grandi della storia del cinema. Il suo è un coltello culturale nel disfacimento di un epoca contemporanea dove è totalmente assente il supplemento della ragione e del vero sentimento per comprendere ciò che ci circonda. Melancholia è l'attuale crisi economica il passo sull'orlo del disastro e il possibile sfociare della guerra mondiale forse ultima e definitiva per un genere umano che quantifica, sorveglia e controlla le energie vitali e multidimensionali dell'essere umano, in particolare il femmineo aspetto della vitalità. Due donne antitetiche ma che sole fino alla fine tenendosi per mano e guardandosi negli occhi affronteranno la fine ineluttabile. La maternità e l'amore per la natura vanno ben oltre il senso romantico di possesso del matrimonio sacrale borghese. La donna sfugge ai canoni di controllo sempre, ma rappresenta in questo suo spirito dionisiaco l'unica forma di risposta alla vita anche di fronte al senso ultimo dell'esistenza. I temi del film sono accompagnati da una colonna sonora memorabile e da immagini meravigliose. Eccellente, certo è pioggia nera sulla situazione di smarrimento in cui versa l'intera classe occidentale. Ed è anche e soprattutto per le atmosfere che riesce ad evocare una tremenda ma realistica descrizione del male del nostro tempo: la depressione. Malattia , ma anche come diceva Focault malattia insieme alle devianze che serve al concetto dell'occhio del Panopticum di controllare tutto ciò che sfugge al controllo ai meccanismi di accettazione sociale. Creare devianze e stabilire cosa è normale e cosa non lo è è uno degli assiomi dell'utopia del potere. Babele è la falsità, l'emblema precario cui si sacrifica la sacralità della vita, del nudo di Eva primordiale di Kirsten Dunst che si immerge nell'Eden da cui la ragione maschile ci ha cacciati. Babele, Babilonia la casa con il campo da 18, anzi 19 buche, fate attenzione, svanirà come niente se gli uomini non riscopriranno davvero cosa significa prendersi per mano.
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