Melancholia |
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Un film di Lars von Trier.
Con Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 21 ottobre 2011.
MYMONETRO
Melancholia
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il senso dell'attesadi Toro SgualcitoFeedback: 1567 | altri commenti e recensioni di Toro Sgualcito |
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domenica 23 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Melancholia è un film fatto di una introduzione e di due film: Justine e Claire, che sono anche le due parti nelle quali il film è diviso. Ma messi in sequenza creano un altra cosa ancora che rendono fluido e bidirezionale il senso del film. Von Trier, questa volta, fa rotolare con lentezza una storia come fosse una sfera gigantesca, come fosse un pianeta in movimento. Justine (k. Dust)è una giovane sposa che durante la festa del suo matrimonio entra in una crisi che non sarà priva di conseguenze. Claire (C. Gainsobourg) è sua sorella e nella prima parte cerca di arginare il crollo di Justine. Nella seconda parte invece i ruoli si capovolgono ed emerge la minaccia del pianeta Melancholia sulla terra. Questa minaccia può essere letta come metafora di molti pericoli che il genere umano si trova di fronte, ma nel film la dimensione della tragedia è individuale ancorché ovviamente mondiale. Significativo è anche il nome che ha questa enorme sfera carica di minaccia anche se il suo aspetto appare perfino celestiale e seducente. La convinzione della fine del mondo viene vissuta diversamente dalle due sorelle. Justine esce della sua depressione e una misteriosa consapevolezza assoluta la renderà forte e dura ma anche capace di gesti d'amore. Claire sorretta solo dalle sicurezze del benessere economico crolla nella disperazione mentre suo figlio, alla maniera di un bambino, seppur con timore coglie la meraviglia del naturale sviluppo delle cose. Come solito, ampio uso della camera a mano e conseguente scuotimento delle immagini dal quale è data tregua nei campi lunghi. Bella la fotografia come sempre nei film di Von Trier. Magnifica la Dust (justine) e brava la Gainsbourg (Claire). Lars Von Trier riemerge dal terribile abisso di Antichrist e ci offre ancora un dramma bello e intenso. Con lente immagini calde ed eleganti ci mostra un aspetto profondo della condizione umana: il senso dell'attesa.
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