Il villaggio di cartone

Film 2011 | Drammatico, 87 min.

Anno2011
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata87 minuti
Regia diErmanno Olmi
AttoriMichael Lonsdale, Rutger Hauer, Alessandro Haber, Massimo De Francovich, El Hadji Ibrahima Faye, Souleymane Sow Rashidi Osaro Wamah, Prosper Elijah Keny, Heven Tewelde, Blaise Aurelien Ngoungou Essoua, Linda Keny, Fernando Chironda, Samuels Leon Delroy, Fatima Alì, Irma Pino Viney.
Uscitavenerdì 7 ottobre 2011
TagDa vedere 2011
Distribuzione01 Distribution
MYmonetro 3,61 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ermanno Olmi. Un film Da vedere 2011 con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, Alessandro Haber, Massimo De Francovich, El Hadji Ibrahima Faye, Souleymane Sow. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2011, durata 87 minuti. Uscita cinema venerdì 7 ottobre 2011 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 3,61 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 marzo 2014

In procinto di essere chiusa, una chiesa diventa la dimora di un folto gruppo di clandestini che, con panche e cartoni, installa al suo interno un piccolo villaggio. In Italia al Box Office Il villaggio di cartone ha incassato 397 mila euro .

Il villaggio di cartone è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato assolutamente sì!
3,61/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,17
PUBBLICO 3,26
CONSIGLIATO SÌ
Intenso e appassionato, una riflessione sull'apparente inutilità della Chiesa.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 6 settembre 2011
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 6 settembre 2011

Una chiesa. Un parroco. Un'impresa di traslochi. La chiesa non serve più e viene svuotata di tutti gli arredi sacri, ivi compreso il grande crocifisso sopra l'altare. Restano solo le panche in uno spazio vuoto. Il vecchio prete sembra non sapersi rassegnare a questa sorte mentre il sacrestano ne prende atto. Ma, di lì a poco, un folto gruppo di clandestini in cerca di rifugio entra nella chiesa e, con panche e cartoni, vi installa un piccolo villaggio. Il sacerdote vede la sua chiesa riprendere vita ma dall'esterno gli uomini della Legge si fanno minacciosi.
Ermanno Olmi aveva dichiarato, nel momento dell'uscita di Centochiodi, che da quel momento si sarebbe dedicato esclusivamente al documentario. Qualcuno o qualcosa (forse questi nostri tempi cupi) lo ha fortunatamente convinto dal desistere dal proposito per poterci donare questa riflessione che ricorda, per intensità e passione politica (nel senso più alto e carico di valore del termine), l'Eliot di "Assassinio nella cattedrale". Olmi porta sullo schermo l'apparente inutilità della Chiesa. Il suo svuotamento è visto come ineluttabile dal sacrestano pronto a tradire. Ma è proprio da questa spoliazione che il senso di ecclesia può tornare ad acquisire il significato delle origini. A offrirglielo saranno quelli che vengono considerati gli invasori e che agli occhi del mondo stanno occupando un luogo che fu sacro ed ora non può più offrire asilo. Saranno però loro a ridare un valore al fonte battesimale pronto a raccogliere la pioggia che scende dal tetto e, soprattutto, a consentire al vecchio parroco di trovare un senso al Mistero. Quel Mistero sul quale si è trovato a dubitare non ora, nel momento del depauperamento, ma quando la sua chiesa era affollata. Quel Mistero che fa sì che Dio si manifesti attraverso gli occhi di uomini e donne i cui sguardi, quando si incrociano, possono mutarne i destini.
L'uomo di Chiesa senza più una chiesa diviene più forte, più capace di interrogarsi fino a riuscire a comprendere che il Bene è più grande della Fede. È in nome di questo Bene che può opporsi alla stupidità degli uomini di legge, pronti ad obbedire a qualsiasi assurdità, ricordando loro che verrà il giorno in cui saranno giudicati per quanto fanno a questi ultimi privi di difesa. Una difesa che non può venire da un terrorismo che mette sterilmente Dio contro Dio ma solo da una pietas che muti nel profondo il corso di una Storia che, in caso contrario, provvederà autonomamente. Il cinema ha bisogno di autori come Olmi che sappiano mostrarci uno specchio in cui riflettere dubbi e certezze per scalfire pregiudizi e non smettere di interrogarci. Bentornato Maestro!

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IL VILLAGGIO DI CARTONE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 22 ottobre 2011
Riccardo76

A pochi mesi di distanza dall’ Habemus Papam di Moretti, torna nelle nostre (troppo poche) sale un film che porta a riflettere sulla condizione attuale della Chiesa e sul vuoto di fede e di valori nella società attuale. Il Villaggio di Cartone di Ermanno Olmi offre infatti un’immagine ancora più eloquente della finestra di San Pietro vuota con le tende al vento: cosa può [...] Vai alla recensione »

domenica 16 ottobre 2011
lucia g.binetti

Sono tante le anime del "villaggio di cartone", quello dei migranti clandestini che si rifugiano in una chiesa. C'è la ragazza, arrabbiata e decisa, che vuole farsi saltare in aria con le bombe sulla pancia, perché è la pancia troppo piena degli "altri” a renderla povera e disperata. Ma poi il film si risolve in una teoria di statue di carne che si sostituiscono pian piano alle statue di coccio o [...] Vai alla recensione »

martedì 25 ottobre 2011
gabriella

Centochiodi si concludeva con gli abitanti di un paesino alle sponde del Po che attende , ci sono voluti quattro anni di attesa, forse quello che aspettavano era davvero un barcone di clandestini che si rifugia in una chiesa sconsacrata, accolti dal vecchio parroco che aveva appena assistito con dolore all'entrata delle ruspe, allo schiodamento del crocefisso e la rimozione di tutti gli arredi [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 ottobre 2011
Martino76

Su forte opposizione del suo sacerdote una chiesa viene smantellata dalle Autorità. Subito dopo però viene occupata da dei clandestini che cercano un posto dove nascondersi a causa della loro condizione di illegalità sul territorio italiano. Tutto il film, alla cui base vi sono dialoghi ridondanti e retorici, è girato all’interno di una chiesa in un contesto quasi apocalittico con continui effetti [...] Vai alla recensione »

martedì 3 settembre 2013
angelo umana

 “Da domani sono stato messo a riposo anch’io”, dice il sagrestano al parroco la cui chiesa sta venendo chiusa, per esigua frequentazione di fedeli e/o spending-review ecclesiastica (prima di Papa Francesco), al parroco, cui non sembra vero che i decori, la croce e le statue della sua chiesa – dove fu ordinato cinquant’anni fa – stanno per essere portati via. [...] Vai alla recensione »

sabato 2 giugno 2012
weachilluminati

Un film silenzioso che lavora sulla potenza dell'introspezione ; che si avvolge di silenzi penetranti i per dare spazio alla "parola dell'immagine". Viene narrato ed esposto al pubblico ludibrio,senza rete ,il vuoto assoluto che prende un poco tutta la società , in particolare anche la struttura dell'Ecclesia. Normalmente si dice che il cinema sia una sintesi di immagini [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 giugno 2014
Great Steven

IL VILLAGGIO DI CARTONE (IT, 2011) diretto da ERMANNO OLMI. Interpretato da MICHAEL LONSDALE – RUTGER HAUER – ALESSANDRO HABER – MASSIMO DE FRANCOVICH – EL HADIJ IBRAHIMA FAYE § In una vecchia chiesa del Nordest privata di tutti gli arredi e definitivamente sconsacrata dai netturbini e dalla disinfestazione, sopravvive un anziano e coraggioso parroco che continua il suo [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 gennaio 2013
massimo65

Lode ancora al maestro Olmi per questa delicata poesia di un vecchio inutile prete che dalla condivisione degli amati e difesi biscotti (unico cibo insieme al latte), inizia una nuova vita, Dalle sedie buone usate l'ultima volta per il vescovo nella visita pastorale, alla cantina, dalle panche alle candele per scaldare l'acqua in vista del parto clandestino.

sabato 24 settembre 2016
toty bottalla

Un gruppo di extracomunitari si rifugia in una chiesa appena sloggiata, il vecchio parroco li accoglie e difende ma, non potrà cambiare il destino di un'umanità che sa di rassegnazione, dolore e rivalsa violenta...Il cinema d'autore alle prese con l'attualità drammatica e irrisolvibile, il maestro racconta la sua storia in chiave ipnotica lasciando parlare le immagini [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2015
darkovic

Purtroppo ho potuto vedere solo ora ,ottobre 2015, questa splendida opera d'arte, ed e' veramente sbalorditivo ,che quello che il nostro Maestro Olmi ha messo in scena nel 2011, con questo claustrofobico film cosi' denso di valori e significati, sia di un attualita' veramente,veramente sbalorditiva. Visto nel 2011, avrei pensato alla gigantizzazione delle scene di violenza esagerate [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 aprile 2015
sastrugi

i primi dieci minuti sono splendidi. un bellissimo soggetto, quello della chiesa da demolire e del prete solo, che parla a voce alta con se stesso. non resta altro che attendere la filosofia Olmiana...che puntualmente arriva, purtroppo. e il film finisce lì, lì dove stava sorgendo qualcosa d'interessante. lo sguardo sugli immigrati è patetico.

martedì 27 novembre 2012
Filippo Catani

Nel nostro meridione, un anziano parroco vede demolire la sua chiesa che, da una notte all'altra, diventa rifugio per un gruppo di immigrati. Il parroco cercherà di prendersi cura di loro difendendoli da un poliziotto votato al suo lavoro di rintracciare questi esseri umani. Davvero toccante ed emozionante la pellicola del maestro Olmi.Infatti nell'arco di una durata assai breve (nemmeno [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 gennaio 2012
Abela

Un film duro e profondo, che inchioda con i silenzi, i dubbi, le paure, o talune certezze "incendiarie" dei suoi protagonisti. Il rapporto di un parroco con Dio attraverso i dilemmi della ragione, i turbamenti del cuore, un presente che smantella la scelta di una vita. Il senso della deriva. Fino a un certo punto: fino al ritrovare (e ritrovarsi in) a fianco della sofferenza di Cristo nel [...] Vai alla recensione »

domenica 13 maggio 2012
Max Ferrarini

Registicamente impeccabile, l'ultimo film di Olmi è una provocazione non soltanto nei confronti della Chiesa, come molta critica ha voluto far credere, ma alla nostra società occidentale in generale: piena di paure al sopraggiungere del povero, dell'indesiderato, dello straniero. Chiusura che colpisce tutti e dalla quale anche la Chiesa a volte fatica a scardinare, quasi avesse [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 ottobre 2011
filippomart

Dopo Terraferma, il tema dell'immigrazione clandestina torna in questo piacevole film del maestro Olmi. Il regista de Il Mestiere Delle Armi, e più recentemente di documentari dal grande spessore, ci racconta una storia triste, ben confezionata ed interpretata. Classica la regia, che dona purezza e realismo alle immagini, caratterizzate da ottime coreografie dei movimenti.

martedì 18 ottobre 2011
stefano73

Il maestro Ermanno Olmi a 80 anni, ci offre un film indoor, all'interno di una chiesa. Film a bassissimo costo per trasmettere messaggi di pietà troppo ambiziosi. Film che presenta poche speranze , tanti silenzi e zero sorrisi. Lentezza nei dialoghi. Potrebbe diventare un gran bel film e scivola in pretese e messaggi troppo impegnati. Peccato davvero! Comunque DA VEDERE e PENSARE !

lunedì 10 ottobre 2011
Liver

Pretenzioso, supponente, noioso. Mi rendo conto che ci sia sempre bisogno di ribadire l'importanza dell'accoglienza e l'urgenza di biasimare ogni forma di razzismo, ma un'opera deve essere suggestiva per unire l'evocatività al piacere. Altrimenti può risultare addirittura irritante. L'autore stesso fa dire ad un certo punto al sacerdote: "Quanta menzogna nella pietà".

domenica 16 ottobre 2011
stalker

Ho visto il film ieri sera. La sala era quasi piena e questo è già un miracolo al giorno d'oggi. Mi ha compito come con pochi mezzi: due ambienti, scenografia scarna, Olmi sia riuscito a ricavare un capolavoro. Certo gran parte del merito va alle musiche: davvero "colonna" sonora di sostegno del film. Poi l'uso magistrale del sonoro: un particolare all'inizio si fatica a capire se si tratta di un temporale [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2011
Liver

Mi aspettavo molto, ma molto di più

domenica 25 settembre 2011
marezia

Girato INTERAMENTE nel Palaflorio, un palazzetto dello sport.

venerdì 2 marzo 2012
Ragthai

Non che disdegni i film cosiddetti impegnati, ma a tutto c'e' un limite. Consiglierei di vedere questo film solo a chi soffre di insonnia. Lentissimo, noiosissimo, banalissimo, continue scene di buio. Alzi la mano chi lo ha visto al cinema e' uscito contento dicendo "e' un gran bel film"! Poi ovvviamente ci sono anche quelli che si sono annoiati a morte ma per fare gli snob [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 ottobre 2011
Nalipa

sconsacrata, priva di ogni simbolo (immagini, statue e orpelli vari) - un gruppo di clandestini si rifugia. Il vecchio prete (strepitoso Michael Lonsdale)li accoglie e non esita in più occasioni a denunciare la propria precarietà riguardo la Fede. Sin dalla prima scena in cui si vede un crocifisso schiodato dalla parete e alcune icone sacre impolverate, il regista riesce a ridare forza e potenza [...] Vai alla recensione »

sabato 17 gennaio 2015
GIARIC321

LO CONSIGLIO 

domenica 9 ottobre 2011
Flyanto

 Film sul declino dei valori della Chiesa e della società occidentale sempre più in crisi con un anelito di speranza in un qualche cambiamento da parte delle nuove civiltà provenienti dal Terzo Mondo, forse più puro e non ancora contaminato. Un pò pesante e soprattutto con scene "simboliche" abbastanza scontate e retoriche.

venerdì 1 marzo 2019
Giovanni

Ottimo film. Vero cinema. Peccato che sia troppo lento, ma questa lentezza fa sì che gli 87 minuti della durata sembrino almeno due ore. Però Olmi è sempre stato così: prendere o lasciare. Aggiungo una piccola nota sul significato: il fllm espone una tesi, quella che oggi chiamiamo "buonismo". E' chiaramente una tesi manichea, per lo meno partigiana.

mercoledì 17 dicembre 2014
Luca Scialo

Una Chiesa costruita cinquant'anni fa viene smantellata per mancanza di fedeli. Resta il suo vecchio parroco, sempre più stanco e immerso nei suoi dubbi. Nella stessa notte del trasloco un gruppo di immigrati clandestini ne prende possesso per rifugiarsi e nascondersi. Il parroco ritrova così la grinta della fede. Ermanno Olmi torna a fare film ed occuparsi di temi di stretta attualit&agr [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 marzo 2012
Marghot

un film delicato, profondo, che innalza la pietà in poesia. Bellissimo.

martedì 25 ottobre 2011
renato volpone

Se non fai nulla per cambiare la storia, la storia cambierà te. Un grande regista si pone di fronte ai grandi temi sociali della religione e dell'emigrazione e "denuncia", "accusa", con grande garbo, ma anche con decisione. I neri clandestini che si rifugiano nella sua chiesa spogliata costruiscono un villaggio di cartone che durerà il tempo dell'introspezione [...] Vai alla recensione »

domenica 9 ottobre 2011
sblob

A dover parlare di un film di Ermanno Olmi si prova un certo senso di inadeguatezza. Sarebbe un po' come dire al Padre Eterno: sì, bello 'sto tramonto, però, ecco però io a quel viola avrei dato una tonalità tendente al turchese, sfumando nella parte alta; notevole questa quercia, se soltanto non fosse così rigida ma mostrasse un accenno di cedevolezza; e [...] Vai alla recensione »

domenica 1 marzo 2015
giaric21

visto con una mia amica devo dire che non è niente male i dialoghi pero sono un po scarsi ma la storia e lo sviluppo sono assolutamente passabili un film bello e discreto che indaga sualla xhiesa mi ha colpito molto il finale a mio riguardo da vedere

domenica 4 novembre 2012
mattyfog

Premetto che non sono leghista, fascista, razzista o che dir si voglia. La xenofobia la lascio a qualcun'altro. Artisticamente bello, le immagini sono d'effetto così come le voci. Ma ciò che non ho capito è il fine per cui sono stati usati. La dura realtà dei clandestini è qui rappresentata come vittima dello stato italiano.

venerdì 4 novembre 2011
weachilluminati

Un film silenzioso che lavora sulla potenza dell'introspezione ; che si avvolge  di silenzi penetranti i per dare spazio alla "parola dell'immagine". Viene narrato ed  esposto al pubblico ludibrio,senza rete ,il vuoto assoluto che prende un poco tutta la società , in particolare  anche la struttura dell'Ecclesia.

domenica 16 ottobre 2011
chissima

La carità, l'amore, la solidarietà; il rischio, la speranza, l'opportunismo. La fede. L'umanità.

venerdì 11 novembre 2011
Spike

Un film povero di mezzi ma ricco di contenuti. Che ruolo ha la religione nella nostra società? Che ruolo abbiamo noi nelle vicende umane? Come comportarci di fronte alle necessità degli ultimi?... Olmi non perde un colpo, sebbene un gradino sotto i suoi capolavori il film è scritto divinamente. 

domenica 11 settembre 2011
Peer Gynt

Una chiesa in disarmo, nella quale entrano le ruspe per togliere il gran crocefisso che pende sulle teste degli astanti. Un prete vecchio e sfiduciato, che non vuole lasciare il posto dove ha vissuto tanto a lungo una fede incerta e dubbiosa. Nottetempo nella chiesa quasi spoglia di figure sacre entrano di nascosto degli immigrati clandestini. Una donna partorisce nel tempio una creatura silente, [...] Vai alla recensione »

FOCUS
INCONTRI
venerdì 30 settembre 2011
Paolo Calcagno

Si emoziona e si commuove il maestro Ermanno Olmi quando, a sorpresa, il sindaco di Bari Michele Emiliano, sul palco del Teatro Petruzzelli, gli porge le chiavi della città. Il nuovo Festival “Frontiere” non poteva scegliere “testimonial” migliore dell’ottantenne regista cremonese (Palma d’oro a Cannes, nel ’78, con L'albero degli zoccoli; e Leone d’oro a Venezia, nell ’88, con La leggenda del santo bevitore), autore di autentici capolavori (da Il posto a Il mestiere delle armi), acuto e generoso nel tracciare poeticamente con i suoi film i confini della dignità dell'uomo, del valore universale [...]

INCONTRI
martedì 6 settembre 2011
Ilaria Ravarino

In conferenza stampa Ermanno Olmi parla, e dice quello che Crialese, Patierno e praticamente ogni italiano transitato in questi giorni al Lido ha provato a raccontare con molta meno efficacia: provoca la platea, gestisce con straordinaria sicurezza le reazioni, incanta con la forza del suo lucido, poetico, chiarissimo pensiero. Presentato oggi «fuori concorso – specifica il moderatore della conferenza stampa - d’accordo con il Maestro», il suo Il Villaggio di cartone ha riportato ancora una volta l’attenzione sul tema dell’accoglienza e del respingimento, dell’immigrazione, della carità umana.

Frasi
"Ho fatto il prete perchè volevo fare del bene. Ma il bene si può fare anche senza avere fede. Il bene è più della fede!"
Una frase di Il vecchio prete (Michael Lonsdale)
dal film Il villaggio di cartone - a cura di Didi
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Di Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi molto si è parlato, si parla e si parlerà. È noto, dunque, che si svolge nella cornice di una chiesa dismessa, dove in una notte di tempesta un vecchio parroco ospita un gruppo di emigranti africani in transito verso la Francia, opponendosi fieramente alle forze dell’ordine che obbediscono a leggi inique. Tuttavia, anche se sull’accoglienza esprime una posizione [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Venezia 2011, dove Il villaggio di cartone è passato fuori concorso, ha espresso una tendenza: il grande tema del cinema italiano contemporaneo è l’immigrazione, il confronto con il «diverso», la possibilità – ancora remota, ma già parlarne è positivo – di costruire anche da noi una società multiculturale e multietnica. C’è una grande differenza, rispetto al modo con cui affrontano tale argomento le [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Baracche improvvisate in una chiesa smantellata (futuro supermarket?) del nord-est nel «Villaggio di cartone» di Ermanno Olmi. Un prete ha accolto quei «viandanti», pacifici o incazzati, arrivati di notte in quella ex orrida parrocchia di cemento armato anni 60, appena sconsacrata e senza luce, braccati dalla polizia e dal sentir comune medio occidentale.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Una chiesa viene dismessa, si imballano gli arredi, si stacca il grande crocefisso sospeso. Disertato dai fedeli, il tempio non serve più. Ma è veramente cosi? Un gruppo d'immigrati clandestini, senza un luogo dove andare e inseguiti dalla polizia, giunge a occupare la chiesa sconsacrata, trasformandola in un villaggio fatto di legno e cartone. Senza bisogno di oggetti "sacri" il luogo sarà ri-sacralizzato, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Il venerabile Olmi merita ogni rispetto. Ed è fuori discussione trattare con benevolenza «Il villaggio di cartone» o, peggio, appellarsi alla sua nobiltà d’intenti. Perché la parabola della chiesa dismessa e in qualche modo ri-consacrata dagli immigrati sa di approssimativo, enfatico, predicatorio e vetero-simbolistico. C’è forte discordanza, in effetti, tra l’oracolare riproposizione dei ricorrenti [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

L’ultimo film di Olmi? Semmai, il suo più recente gesto di ribellione. Nella sua chiesa, un vecchio prete assiste alla rimozione del Cristo, sacrilegio della sparizione di un Tempio. Mentre tutto sembra finito, l’edificio incomincia a popolarsi di fuggiaschi africani, clandestini tra la speranza di un futuro (con qualche eccesso di purezza) e la preparazione di un attentato (una forzatura, nel contesto [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
mercoledì 7 settembre 2011
Ilaria Ravarino

Il film a sorpresa è filippino, anzi no, è cinese. Lo proiettano di mattina, anzi di sera, ma è meglio non provare nemmeno a entrare. Perché, dopo appena venti minuti, in sala si alza una sospetta cortina di fumo e gli spettatori devono lasciare diligentemente [...]

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