Hereafter |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Matt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren, Frankie McLaren, Thierry Neuvic.
continua»
Drammatico,
durata 129 min.
- USA 2010.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 5 gennaio 2011.
MYMONETRO
Hereafter
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il testamento di Clint ?di PaoloviolaFeedback: |
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giovedì 20 gennaio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Forse a 80 anni ci si comincia a porre domande sempre più pressanti sul “dopo”, sarà per questo che il sempre più “classico “ Clint Eastwood gira un film su tre vite parallele che fatalmente vanno ad incrociarsi nel finale con i tre protagonisti il cui contatto a vari livelli con la morte cambierà la vita . Marie, giornalista famosa, in una sequenza iniziale veramente coinvolgente vive una esperienza di pre-morte durante lo tsunami in Tailandia durante la quale avrà visioni che rivoluzioneranno la sua vita, da quel momento in poi dedita alla conferma della esistenza di un aldilà.Marcus vive in simbiosi con il fratello gemello Jason, sua guida carismatica, la cui tragica scomparsa in un incidente seguita dall’abbandono della madre tossicodipendente getterà in una crisi totale. Marcus cercherà disperatamente qualcuno che possa metterlo in contatto con il fratellino scomparso. A questo punto George, ovvero Matt Damon, autore di una interpretazione straordinaria, funzionerà come racccordo tra tutti i personaggi, anche lui ha avuto una malattia che lo ha portato vicino alla morte, miracolosamente scampato è rimasto in possesso di un misterioso potere che gli permette tramite un contatto con le mani, di comunicare con i morti. Vedremo che questo potere sarà vissuto come una condanna a non avere una vita “normale”. Eastwood ci presenta la morte in diversi modi, a causa di un cataclisma naturale , a causa delle tensioni sociali, per una malattia, per un incidente stradale, ci insegna a convivere con il dolore ed a intraprendere un cammino difficile che non viene superato se non con le diverse facce dell’amore, alla fine vedremo George che intenerito da Marcus, lo consolerà mettendolo in contatto con il fratello e verrà ricambiato dal bambino che gli darà la spinta decisiva per presentarsi a Marie, bellissimo sarà il bacio che George immagina con Marie, per la prima volta una visione del futuro e non di un passato di defunti. L’esperienza estrema, sembra voler dire il regista, ci prova fino a farci rimanere “morti” anche se restiamo vivi, allora ci vuole uno scossa per “vivere” davvero e comprendere del bisogno di un amore, un amicizia, perché comunque da soli non ce la facciamo. Il film non annoia mai, ha il pregio di una scena iniziale veramente potente ( con la prima volta per Eastwood di importanti effetti speciali ) ed un finale magistrale con tanto di ripresa circolare della macchina da presa di leoniana memoria. In mezzo a tanti complimenti qualche pecca si trova nella sceneggiatura del pur titolato Peter Morgan ( premio oscar per The Queen ) non sempre l’intreccio tra le vite dei protagonisti è perfetto ma nel complesso Hereafter rimane un ottimo film in cui la cifra poetica e stilistica dello ottuagenario, splendido regista, si sente tutta.
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