Universal Soldier: Regeneration

Un gruppo armato, che rivendica la liberazione di combattenti per l'indipendenza di uno dei tanti territori rimasti sotto l'influenza russa dopo il crollo dell'URSS, sequestra i figli del presidente russo. I terroristi minacciano anche di far saltare la infaustamente storica centrale di Cernobyl se le loro richieste non saranno accolte. Viene creata una task force russo statunitense pronta ad intervenire. Di essa fanno aprte anche quattro Universal Soldier (soldati morti e rigenerati praticamente imbattibili). Anche l'avversario però ne possiede uno creato da uno scienziato mercenario. Nel frattempo Luc Devereaux, Universal Soldier del passato, è sottoposto a un lungo processo psicologico per il suo reinserimento nella società. Anche il suo rivale Andrew Scott ritornerà in azione. I due sono destinati a incontrarsi.
Correva l'anno 1992 quando un Emmerich in trasferta hollywoodiana ci proponeva I nuovi eroi (questo il titolo italiano). Nel frattempo i soldati imbattibili hanno fatto in tempo ad avere un ritorno e ora risorgono. Ne valeva la pena? All'inizio, vedi la sequenza del sequestro dei due figli del presidente russo, si direbbe di sì. La sequenza di azione è ben girata e ricca di tensione. Il seguito (collocazione a Cernobyl a parte con quel sapore di archeologia industriale) risulta già visto. Ci sono i terroristi con un capo determinato, ci sono i buoni, ci sono i due scienziati dai lati opposti (uno dei quali perfido all'ennesima potenza). Ci sono poi i due eroi i quali però si risparmiano al massimo. Se contassimo i minuti di loro presenza sullo schermo vincerebbe Van Damme ma su una durata complessiva che non supera la mezzora.
Nel frattempo non ci vengono ovviamente risparmiate riunioni per decidere che fare, counter che ci avvicinano all'esplosione e scontri senza esclusione di colpi. Non ci viene neppure risparmiata una (citazione? ma figurarsi!) copia spudorata di una delle scene cult di Blade Runner . Il che marca ancora di più la differenza di qualità. Attenzione: si prevede un ulteriore seguito. 