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Avatar, tra videogioco e film

Alla grande fiera dei videogame Cameron svela i primi segreti del suo atteso film.
di Gabriele Niola

Avatar sarà una storia d'amore tra umani e alieni sullo sfondo della guerra
James Cameron (James Francis Cameron) (69 anni) 16 agosto 1954, Kapuskasing (Canada) - Leone. Regista del film Avatar.

mercoledì 3 giugno 2009 - Approfondimenti

Avatar sarà una storia d'amore tra umani e alieni sullo sfondo della guerra
Ha dribblato gli appassionati di cinema e ha svelato i primi segreti a quelli di videogiochi. James Cameron si è presentato sul palco dell'E3 di Los Angeles, il principale evento mondiale in materia di videogames, per presentare il videogioco di Avatar, il suo prossimo attesissimo film, e lì ha parlato per la prima volta della storia.
Il suo discorso è durato 14 indispensabili minuti raccontando come sarà il gioco ma di fatto spiegando per la prima volta anche quale sarà il contesto in cui si svolgerà la storia del film. Certo, gioco e film hanno trame diverse, ma l'ambientazione è quella: c'è una guerra sulla luna di un pianeta remoto, c'è una razza aliena e un amore alieno con un uomo sotto forma di avatar ma anche molto di più.
La peculiarità del gioco infatti è di essere stato sviluppato parallelamente al film, quindi anche il comparto visivo è il medesimo. "Solitamente i giochi tratti dai film fanno schifo e io non voglio che nulla associato ad Avatar faccia schifo" ha detto Cameron. Per questo gli specialisti della Ubisoft hanno lavorato a contatto con la troupe del film, con loro si sono scambiati suggerimenti, dati sulla computer grafica, disegni, informazioni e gli uni hanno contribuito alla realizzazione del lavoro degli altri. Avatar (il film) dunque sarà molto influenzato anche da quanto fatto per Avatar (il videogioco).

Avatar, the story so far
Non vuole rivelare molto Cameron sul suo prossimo film, questo lo si era capito, ma ogni tanto tra un'affermazione iperbolica e l'altra lascia trapelare qualcosa per tenere viva l'attenzione. Sapevamo già bene che si tratterà di una storia di fantascienza (siamo nel 22esimo secolo), ambientata su un pianeta remoto e da alcuni bozzetti preparatori avevamo visto come coinvolgerà molte razze aliene.
Ora invece Cameron va un po' più in profondità e racconta che la razza aliena si chiama Na'Vi e il film si svolge più che altro su Pandora, la luna di un altro pianeta chiamato Polifemo. Sul pianeta ci sono moltissime forme di vita e il paesaggio non è troppo diverso dalla Terra anche se l'aria è irrespirabile per gli uomini. Per questo si usano gli avatar, cioè dei corpi a tutti gli effetti viventi ma animati e mossi da uomini che risiedono in un altro luogo in stato comatoso (un po' come accadeva in Matrix ma senza l'inganno delle macchine). Questi avatar quindi sono ibridi tra gli umani e i Na'Vi.
Il protagonista, Jake Sulley, è un marine che è rimasto paralizzato e dunque utilizza l'avatar per combattere in una guerra spietata tra i Na'Vi, che usano gli animali giganti del luogo come armi, e gli umani tecnologizzati. L'incontro con una bella Na'Vi lo farà però innamorare scardinando alcune certezze con la battaglia finale alle porte. Da questa dinamica scaturisce quello che Cameron definisce il tema fondamentale del film: "l'esigenza di comprendere la realtà a partire dagli occhi degli altri".
Più di questo le fonti ufficiali, cioè il regista stesso, non rivelano. Il resto sono illazioni e voci non confermate.

Lo sforzo senza precedenti
Questo film è la cosa più grande che abbia mai fatto, ci ho messo 4 anni e ancora ci sono 7 mesi di lavorazione. Per Titanic lavorai 2 anni. Non sarà come vedere un film ma come partecipare ad un viaggio. I primi a cui l'ho mostrato mi hanno detto che è come sognare ad occhi aperti". Queste le parole di James Cameron.
Il miracolo dovrebbe essere raggiunto grazie ad un misto di storia fascinosa, suggestioni future e tecnologia allo stato dell'arte. Per girare il film sono state impiegate videocamere il cui sviluppo ha richiesto 9 anni, il 3D sarà come nulla che si è visto finora e allo stesso modo il motion capture sarà portato ad un ulteriore livello di sofisticazione.
Gli attori i cui movimenti sono stati catturati hanno lavorato sul set con gli altri (non in una stanza a parte come si fa solitamente) e il livello di computer grafica è da maniaco della precisione quale Cameron è. Stando alle sue parole ci troveremo di fronte a qualcosa che va oltre lo stato dell'arte per invadere il futuro del cinema, qualcosa che supera "la vallata dell'incredulità" cioè quel livello di fotorealismo oltre il quale si smette di notare le somiglianze con il vero e si cominciano a notare le differenze, senza che in nessun momento si trascuri la storia e il fascino immediato di un film che deve coinvolgere a partire dai personaggi.
A lavorare agli effetti ci sono moltissimi studi compresa la WETA arrivata ad essere una delle prime compagnie in virtù del grande e innovativo lavoro fatto per Il Signore Degli Anelli.

Avatar, il videogioco
All'E3 però, come è comprensibile, si è parlato soprattutto del videogioco Avatar, di come sarà e di come è stato realizzato. Subito va precisato che Avatar sarà il primo grande videogioco in 3D.
La trama sarà in larga parte libera, lasciata agli sviluppi dati dal gioco del singolo utente. Infatti, come molti giochi recenti, si deve scegliere da subito da che parte stare, cioè se impersonare un umano (sotto forma di avatar) o un Na'Vi, così "non ci sono nè buoni nè cattivi, i ruoli li decide il giocatore all'inizio" dice Cameron. Sarà un gioco in terza persona e prevederà sostanzialmente sequenze di guerra su veicoli e in scenari presi dal film ma anche originali.
Il lavoro di passaggio delle informazioni tra i due team (quello della Ubisoft e quello del film) è stato infatti propedeutico ad un'integrazione tra i due prodotti anche se poi molti sono gli elementi specifici di ognuno. La cosa sorprendente è però che stando la regista, il mondo di Avatar (il videogioco) è migliore di quello di Avatar (il film), più grande e più completo. Si narra infatti di quella guerra epica al'interno della quale si svolge poi la storia particolare del film. Quindi il primo è più grande del secondo.

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