I primi cinque minuti del film di Nicolas Winding Refn, miglior regista a Cannes 2011.
di Nicoletta Dose
Poche parole, sguardo inquietante. «Il mio nome è Charles Bronson e per tutta la vita ho cercato di diventare famoso». Così inizia il film Bronson, bio-pic sulla vita criminosa di Michael Gordon Peterson. Dopo la prima rapina agli uffici postali, dallo scarso bottino ma dalla pesante punizione, finisce in carcere per qualche anno; lì dentro, tra le quattro mura di una cella che si ostina a chiamare camera d'albergo, lotta contro i secondini, organizza ribellioni assieme agli altri prigionieri e riempie di botte i pedofili. Diventare popolare è il suo obiettivo, finire sui giornali e sulla bocca della gente, farsi conoscere da più persone possibili è la sua missione. Il modo violento, forsennato, amorale, in cui lo fa non conta. Almeno per lui. Con un montaggio estetizzante e accurate coreografie che mostrano la violenza senza risparmiarne le punte più estreme, il regista Nicolas Wending Refn gira un film di grande impatto visivo basato su un'incredibile storia vera. I primi cinque minuti, in esclusiva su MYmovies, mostrano come il personaggio (interpretato dall'attore Tom Hardy), con muscoli gonfiati e un ego ancora più ingombrante, non sia altro che un'inquietante estremizzazione di un desiderio fin troppo diffuso: diventare famosi a tutti i costi, anche solo per un momento.