Mio fratello è figlio unico

SPERIAMNO VINCA!!!!

noioso...incoerente...il primo tempo interessante perchè ognuno seguiva le sue idee e questo portava a molti confronti . il secondo tempo perde molto! è diventata quasi una propaganda! cmq potrebbe piacere a molti

credo che sia politicamente schierato, sembra una propagando politica....bello solo il primo tempo dove ognuno segue la sua idea!

Carino, curioso il modo in cui narra la tipica famiglia degli anni settanta in una chiave un pò ironica! non è un film da oscar xò è abbastanza piacevole... Ho trovato molto bravo Elio Germano

mi e piaciuto da morire e non posso dirvi nulla dovete assolutamente andarlo a vedere........ voto 10

Si respira una voglia di autenticità, una voglia di riscatto sociale, una ricerca di identità politica forte che non mette in discussione i valori familiari anche se non sono espressi con dolcezza bensì a forza di botte. L'amore verso la donna del fratello che però non potrebbe mai mettersi in mezzo tra i due anche se Accio è disperatamente innamorato. Riesce a far ridere in un contesto sociale abbastanza drammatico. Elio Germani è veramente "grande".

Tratto da un romanzo di Antonio Pennacchi, "Mio fratello è figlio unico" è una foto di famiglia popolana all'interno di un periodo storico compreso tra il 68 e gli anni di piombo. Un 68 vissuto mangiando quadrucci in brodo e tra uno schiaffone e un pugno si arriva al drammatico epilogo negli anni di piombo. 15 anni di Italia vista dagli occhi della famiglia Benassi formata da un padre operaio cattolico che usa il crocifisso come un arma, una madre che cresce i figli a schiaffoni (una Angela Finocchiaro bravissima) e 3 figli uno diverso dall'altro soprattutto i 2 maschi uno un intellettuale di sinistra amante del popolo e delle donne e il nostro protagonista Accio ragazzo istintivo che diventa un picchiatore fascista e interpretato magistralmente sia da Elio Germano che dal piccolo Vittorio Emanuele Propizio. [+]

Tratto da un romanzo di Antonio Pennacchi, "Mio fratello è figlio unico" è una foto di famiglia popolana all'interno di un periodo storico compreso tra il 68 e gli anni di piombo. Un 68 vissuto mangiando quadrucci in brodo e tra uno schiaffone e un pugno si arriva al drammatico epilogo negli anni di piombo. 15 anni di Italia vista dagli occhi della famiglia Benassi formata da un padre operaio cattolico che usa il crocifisso come un arma, una madre che cresce i figli a schiaffoni (una Angela Finocchiaro bravissima) e 3 figli uno diverso dall'altro soprattutto i 2 maschi uno un intellettuale di sinistra amante del popolo e delle donne e il nostro protagonista Accio ragazzo istintivo che diventa un picchiatore fascista e interpretato magistralmente sia da Elio Germano che dal piccolo Vittorio Emanuele Propizio. Il pregio di Luchetti è quello di aver raccontato tutto con un sorriso bello stretto tra i denti orchestrando come un direttore il cast a sua disposizione. Voto 7.5 [-]

Film molto piacevole ed interessante con un ritmo sempre incalzante e mai noioso di un Italia passata e neanche da molto........ inutile ribadire la superiorita' di Elio Germano a confronto di Scarmascio.

Ero molto scettico a vedere un film con Scamarcio, infatti come pensavo.... la sua prestazione è stata molto mediocre ma la vera sorpresa e rivelazione è stato Elio Germano. Complimenti ha totalmente oscurato la figura di scamarcio e ha reso il film nel complesso interessante.

Bene, vedo che non sono l'unica a pensarla cosi.. Anche agli altri è risultato che Elio Germano abbia delle capacita' e una bravura assai piu' spiccata rispetto a Riccardo Scamarcio.. A me personalmente attrae anche di piu'dal punto di vista estetico.. Comunque credo che fara' strada.. Bravo Elio! Il film è molto molto bello e interessante, da vedere!