Titolo originale | Beowulf |
Anno | 2007 |
Genere | Azione, |
Produzione | USA |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Robert Zemeckis |
Attori | Ray Winstone, Anthony Hopkins, John Malkovich, Robin Wright, Brendan Gleeson Crispin Glover, Alison Lohman, Angelina Jolie, Costas Mandylor, Paul Baker (III), Sonje Fortag, Sharisse Baker, Charlotte Salt, Julene Renee, Greg Ellis, Rik Young, Sebastian Roché, Leslie Zemeckis. |
Uscita | venerdì 16 novembre 2007 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,78 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 7 febbraio 2020
L'invincibile Beowulf ha la meglio su Grendel, creatura mostruosa che mette a ferro e fuoco la terra governata dal Re Hrothgar. Ma i pericoli per lui non sono ancora finiti... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office La leggenda di Beowulf ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 3,4 milioni di euro e 148 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Vi è del marcio in Danimarca: è Grendel, creatura mostruosa che mette a ferro e fuoco la terra governata dal Re Hrothgar. In aiuto di questo ultimo arriva il più valoroso tra tutti gli eroi, il giovane ed apparentemente invincibile Beowulf che, dopo un lunga lotta, ha la meglio sul mostro. Le fatiche dell'eroe però, sono appena cominciate: la madre di Grendel, vuole vendicare il figlio morto e così pone Beowulf di fronte ad una scelta che avrà per lui e per il suo popolo conseguenze imprevedibili...
Cosa poteva venire fuori dall'incontro di alcune tra le menti più brillanti di Hollywood (Zemeckis, Gaiman, Avary), alle prese con la trasposizione cinematografica di uno dei personaggi più famosi della storia della mitologia nordica? Di certo un film fuori dall'ordinario e La leggenda di Beowulf, almeno sotto il profilo dell'innovazione, lo è.
Si badi, non parliamo solo di innovazione tecnica, per quanto i risultati ottenuti siano strabilianti, ma anche di un nuovo modo di trattare il cinema di animazione, trasformando quest'ultimo in mezzo di intrattenimento per adulti, stavolta in termini assoluti e definitivi. Sangue, combattimenti cruenti, donne discinte, ammiccamenti sessuali, nudità: Walt Disney probabilmente si starà rivoltando nella tomba ma, a conti fatti, la scelta dei realizzatori e di Zemeckis, molto coraggioso, dobbiamo ammetterlo, alla fine paga.
L'epicità della storia ed il suo incedere lento ma solenne, è il giusto tributo alla saga originale: lo script, pur presentando personaggi sostanzialmente bidimensionali e non particolarmente carismatici, offre numerosi spunti di riflessione e sottotesti che toccano il tema della religione, della caducità della vita, il conflitto tra bene e male, le tentazioni cui chi detiene il potere deve combattere, la menzogna che viene preferita alla verità, per il bene comune. Una sfida difficile che più o meno tutti i componenti del cast "semivirtuale" e dello staff realizzativo (Alan Silvestri in testa, ottima la sua colonna sonora) hanno vinto.
Consiglio spassionato ai genitori di pargoli minorenni (almeno under 14): non portate i vostri figli al cinema, questo è sì un film di animazione, ma il concentrato di sesso e violenza presente potrebbe turbare gli animi meno avvezzi a questo tipo di sollecitazioni visive.
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Tipico prodotto alla Zemeckis, che ha ormai posto il suo marchio di fabbrica su cartoon del genere. Il film si fregia della motion capture, tecnica decisamente nota che utilizza attori autentici per dare vita a figure tridimensionali. E che attori! Il cast comprende tra gli altri, star di primissimo livello quali Sir Anthony Hopkins, Angelina Jolie, John Malkovich, Brendan Gleeson, Robin Wright Penn [...] Vai alla recensione »
Un buon film tra fantasy e avventura. La storia è tratta da una leggenda vichinga, davvero affascinante. Peccato che sia poco conosciuta. E una volta tanto, il film sembra essere completamente fedele al libro. Ottima cosa, anche se naturalmente il libro è comunque probabilmente meglio. Il film si avvale comunque di effetti speciali nel complesso buoni, eccetto che per una cosa: Grendell non è stato [...] Vai alla recensione »
Beowulf è un eroe delle terre del nord,si parla di lui in alcuni antichi canti tedeschi. Il film parla di tutta la sua vita,da quando arriva in queste terre dove un mostro sanguinario terrorizza un piccolo regno da decenni,ma beowulf è in grado di mozzargli un braccio e farlo scappare via! Questo mostro però non è l'unica avversità che Beowulf dovrà affrontare [...] Vai alla recensione »
Danimarca, 500 a.C. Il guerriero sbruffone Beowulf approda alla corte di re Hrothgar che gli chiede di affrontare il 'demone' Grendel e gli offre in cambio trono e moglie. Beowulf lo uccide, ma la strega madre del mostro lo irretisce con un patto faustiano: e genera con lui un nuovo essere che cinquant'anni dopo, vecchio e stanco, Beowulf dovrà nuovamente affrontare.
Quuesto"Beowulf"(Robert Zemeckis, sceneggiatura di Neil Gaiman, Roger Avary, dal poema medievale sassone/scritto in antico inglese, 2007)e'una trasposzione in motion capture e in computer grafic, con effetti scenici noteovlissimi. La vicenda di Beowulf, eroe dei Geati(Svezia meridionale)che arriva in Danimarca per salvare il paese e il suo re da un morsruoso demone, riuscendo nell'im [...] Vai alla recensione »
Dopo i deludenti "Beowulf" del '98 e "Beowulf e Grendel" del 2005,il terzo adattamento del poema epico inglese,si ispira all'omonimo fumetto di Neil Gaiman e Regoer Avary(che sceneggiano).Un cartoon realizzato in performance capture,come il precedente film del regista "Polar Express",che sembra citare a tratti storici videogames come "Resident Evil"(il [...] Vai alla recensione »
Film animazione con effetti speciali 3d computerizzata d'effetto visivo tanto che gli attori sembrano persone reali(o quasi).La trama e' simpatica come lo e' tutto il film che prende lo spettatore, lo incuriosisce per la novita' degli effetti speciali computerizazti.Voto 7
aggiungete anche un mezzo voto. Con "la leggenda di Beowulf" ho una storia particolare. Precisiamo innanzitutto che sono un grande fan del fantasy. Mi ci sono appassionato alle medie col gioco Warhammer (e tutti i sostenitori delle Bestie del Caos mi diano voto positivo) e successivamente leggendo i vari Harry potter e ovviamente Il signore degli anelli, il silmarillion e lo Hobbit.
Questo film è troppo sottovalutato,ma l'innovativa tecnica impiegata da Zemeckis,ovvero la motion capture(già adottata nel,che consiste nel "catturare" i movimenti di attori veri e poi trasformarli in una sorta di cartone animato risulta molto efficace.A parer mio questo film vanta di numerosi punti di forza;vuoi per il cast insuperabile,per il grandioso Robert Zemeckis(per intenderci il regista di [...] Vai alla recensione »
Beowulf è un film tutto particolare a partire da tecnica visiva,Zemeckis infatti è diventato ormai il pioniere della motion capture,tecnica sperimentale che non va incontro ai gusti di tutti,ma che a me non dispiace sopratutto se in blu-ray in modo da apprezzare ogni dettaglio. Il film è l'adattamento del poema epico Beowulf solo con molta più azione e violenza,anch'esso elemento che ha creato controversie [...] Vai alla recensione »
Feconda contaminatio tra animazione e film d'attori/attrici, "Beowulf"di Robert Zemeckis(2007)non tradisce le attese: superando l'inizio"terribile"(ma tale è nel grande poema originale, uno degli incipit veri della letteratura inglese, nonostante la collocazione danese-ma, "c'è del marcio nel regno di Danimarca", ut inquit Hamlet), quasi [...] Vai alla recensione »
E' stato uno dei primi films che visto in Digital-3D e, come spettacolo, mi era piaciuto molto! Visto in TV dopo vari anni l'ho trovano più o meno sufficiente. Buona la tecnica dell'animazione con i volti degli attori (specialmente Angelina Jolie che esce dall'acqua tutta d'oro!) Per il resto è un film di passatempo a volte, forse, troppo intriso di violenza!
Sempre bello vedere i film digitalizzati di Zemeckis! Un paio d'ore di evasione tutte da godere
film con un grande cast e sicuramente molto epico,però...fa veramente schifo!!!è interminabile,alla fine sembra un trita e ritrita di tutta la storia,non si capisce più chi è buono e chi cattivo,chi e sano e chi pazzo...un casino indescrivibile!!!!non guardatelo,e zemeckis è uno dei miei registi preferiti......
L'ho visto in dvd e per fortuna ke nn lo avevo comprato io. La storia c'è mah è lento e neanche cosi' bello dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi. il finale poi è anche scontato.
Mio Dio che schifezza, un obrobrio che chiamare film o addirittura un bel film è un'autentica blasfemia! Al confronto, Dungeons and Dragons è un capolavoro. Tutta colpa dell'animazione degli attori, inutile e semplicemente resa male, di una sceneggiatura sconclusionata e un ritmo penosamente lento, in cui i personaggi si muovono senza un motivo preciso (ancora devo capire perché il re si suicida). Vai alla recensione »
Il cast di questo film è più che invidibile ma il contenuto.... penoso....
premetto che non conosco questo mito nordico, ma che non disdegno affatto film del genere, anzi... ma a malincuore, devo ammettere che sono stato tremendamente deluso da questa pellicola e soprattutto dai suoi famosissimi artefici. Film da evitare come la peste, film dove non esiste trama (e se si è rimasti fedeli al mito, beh, nel 2010 resta una storia improponibile), film con dialoghi assenti, film [...] Vai alla recensione »
Un poema nordico medievale amato e saccheggiato da Tolkien e da molti altri. Un regista pazzo. Due sceneggiatori sanguinari. Un'industria a caccia di immagini (e storie) per le nuove tecnologie. Una tecnica, inaugurata in Polar Express, che trasforma gli attori in docili cartoons (anche visivamente purtroppo: Robin Wright Penn e John Malkovich sono irriconoscibili, mentre Anthony Hopkins è il pupazzo [...] Vai alla recensione »
Di diavolesse indorate e seminude come la Jolie si sente certo la mancanza nel plumbeo regno del realismo... Riguardo a «La leggenda di Beowulf» il giudizio si misura, in effetti, sull'approccio: se si è sensibili al connubio sempre più spinto tra la tecnologia e l'inventiva, il nuovo film di Robert Zemeckis apparirà spiazzante ed eccitante; mentre per chi è avvezzo a denunciare l'invadenza degli effetti [...] Vai alla recensione »
Bentornato Pinocchio di Orlando Corradi è un oggetto misterioso. La storia è un ipotetico sequel della fiaba originale o, meglio, del celeberrimo cartone animato della Disney. Pinocchio, oramai diventato un bambino, vive la sua vita da scolaro un po' distratto ma diligente. I pericoli però sono sempre in agguato perché la sua trasformazione è reversibile e l'Omino di Burro, il Gatto e la Volpe, Arlecchino [...] Vai alla recensione »
You don’t need to wait for Angelina Jolie to rise from the vaporous depths naked and dripping liquid gold to know that this “Beowulf” isn’t your high school teacher’s Old English epic poem. You don’t even have to wait for the flying spears and airborne bodies that — if you watch the movie in one of the hundreds of theaters equipped with 3-D projection — will look as if they’re hurtling directly at [...] Vai alla recensione »
Il re: Anthony Hopkins è vestito con un lenzuolo che lascia vedere il corpo un poco flaccido. Arriva dal mare l'eroe Beowulf («Sono qui per uccidere il mostro»), per affrontare il nemico nudo e disarmato, pure lui rifiuta le armi, si denuda, e bisogna vedere gli espedienti usati durante la lotta fatale per nascondergli i genitali: col gomito alzato, con un elmo, col ginocchio (più tardi, esasperati, [...] Vai alla recensione »
Per il suo «Beowulf » Zemeckis mi ha fatto recitare con una ridicola tuta di lycra e sensori su tutto il corpo. Del resto, dice Sir Anthony Hopkins, prossimo al compleanno, «l'attore è un mestiere insignificante» Sir Anthony Hopkins («Ma chiamatemi semplicemente Tony» dice il grande attore gallese), stiracchia i suoi sessantanove anni fino all'estremo: ne compirà, infatti, settanta il 31 dicembre. [...] Vai alla recensione »
Robert Zemeckis riappare dall'oblio in cui era caduto dopo il sonnolento Polar Express con La leggenda di Beowulf, testo del medioevo inglese che aveva studiato, senza amarlo, a scuola. Si sente che non l'ama nemmeno ora, solo che qualcuno deve pur fare film; e poiché il fantastico è di moda, il regista brioso di vent'anni fa è stato rimesso in pista.
Ammazziamo il diavolo volante e riprendiamoci la nostra maledetta vita", dice Wiglaf a Beowulf, mentre un dragone sputafuoco si aggira tra i torrioni. Il povero Tolkien – nel 1936 celebrò il poema che diede origine alla letteratura anglosassone con una conferenza intitolata "The Myth and the Monster" – deve aver avuto un sussulto, là dove si trova (il dubbio è se sia attualmente circondato da cherubini [...] Vai alla recensione »
«Non prendere nessun corso dove sei costretta a leggere Beowulf»: così Woody Allen in Io e Annie metteva in guardia Diane Keaton nei confronti del più antico (risale a prima dell'anno Mille) poema epico della letteratura anglosassone, incubo di parecchi studenti. Incluso il regista Robert Zemeckis, che si è convinto ad affrontarne l'adattamento solo dopo aver letto la sceneggiatura di Avery e Gaiman, [...] Vai alla recensione »
Elogio di Robert Zemeckis, e del fanciullino che ancora si nasconde in lui. Pur essendo secondo solo agli amici Spielberg e Lucas nella classifica degli incassi di tutti i tempi, trova ancora il tempo e la voglia di giocare al cinema. Le persone snob lo chiamerebbero guilty pleasure, in realtà Beowulf è un meraviglioso giocattolone che Zemeckis ha voluto regalare prima di tutto a se stesso senza aspettare [...] Vai alla recensione »
Ci sono più muscoli che carne, sangue e anima in questa epica pop hollywoodiana che celebra l’unione tra il più antico poema in lingua inglese e tecnologie avanguardistiche capaci di catturare in un computer la performance degli attori. Se alcune libertà poetiche sono giustamente sfrontate, l’umorismo boccaccesco e fallocentrico sembra uscito da una sceneggiatura dei fratelli Farrelly, mentre tutti [...] Vai alla recensione »
A volte, di fronte a certi film, la mente del critico è invasa dai «perché». Perché un altro film ispirato a Beowulf, il poema epico che è fra i testi fondanti della cultura anglo-sassone? E perché farlo scrivere a Roger Avary, ex sceneggiatore di Quentin Tarantino? E soprattutto, perché utilizzare la tecnica della «performance capture», un arzigogolato sistema elettronico che prevede di appiccicare [...] Vai alla recensione »