iuriv
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venerdì 29 luglio 2016
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l'illusione dei nolan.
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La storia di due illusionisti e della loro lacerante rivalità, espressa come ossessione e brama di successo, che non si ferma di fronte a nulla.
I Nolan si divertono un sacco a raccontarla, precipitando lo spettatore in un mondo di trucchi, il primo dei quali è la narrazione attraverso linee temporali differenti. Come in Memento, qui si parte dalla fine, per poi, attraverso i diari dei due protagonisti, intuire un pezzo alla volta l'illusione della loro vita.
Con un'ambientazione fine ottocentesca, momento storico in cui le meraviglie dell'elettricità diventavano massive e l'illusionismo viveva la sua ultima gloria prima che il cinema lo spazzasse via, la svolta fantascientifica stile steampunk della trama è una scelta obbligata.
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La storia di due illusionisti e della loro lacerante rivalità, espressa come ossessione e brama di successo, che non si ferma di fronte a nulla.
I Nolan si divertono un sacco a raccontarla, precipitando lo spettatore in un mondo di trucchi, il primo dei quali è la narrazione attraverso linee temporali differenti. Come in Memento, qui si parte dalla fine, per poi, attraverso i diari dei due protagonisti, intuire un pezzo alla volta l'illusione della loro vita.
Con un'ambientazione fine ottocentesca, momento storico in cui le meraviglie dell'elettricità diventavano massive e l'illusionismo viveva la sua ultima gloria prima che il cinema lo spazzasse via, la svolta fantascientifica stile steampunk della trama è una scelta obbligata. Tuttavia porta verso un finale traditore che rappresenta la parte meno riuscita del racconto.
Il meglio di se stesso questo film, infatti, lo da nella prima parte, quando pone l'accento sull'aspetto psicologico insito nella sfida tra i due protagonisti, dosando bene la presenza scenica di Bale e Jackman e restituendo l'impressione che i trucchi utilizzati dai Nolan siano, tutto sommato, onesti.
Inoltre il vizietto dei fratelli N di spiegare tutto con il dito campeggia tra le pieghe della narrazione e forse contribuisce a quel finale così artificiale.
Ma The Prestige resta un'opera godibile, grazie a un incedere costruito in crescendo e a una credibile resa dell'aspetto più importante, ovvero l'ossessione degli illusionisti per la conquista del miglior trucco sulla piazza.
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jacopo
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domenica 7 gennaio 2007
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the prestige - da spettatore a spettatore
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The Prestige – Recensione
Un film nel complesso carino.
Ogni illusione si costituisce di tre atti, il primo è la promessa, il secondo è il trucco e il terzo è il prestigio.
In realtà chi guarda non bada al trucco, non osserva attentamente, viene colpito unicamente dal prestigio.
In questo breve passaggio stà tutta l’essenza del film; chi capisce cosa si intende, capisce l’intero film. Una pellicola fatta bene nel complesso(non è un giudizio tecnico), con due forti punti deboli comunque poco rilevanti dal punto di vista cinematografico, del quale parleremo tra poco.
Credo che il film si riproponga non solo come una pellicola, ma come un gioco di prestigio in sé; il film può essere diviso in 4 fondamentali parti; una premessa, un trucco, un prestigio ed infine una spiegazione.
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The Prestige – Recensione
Un film nel complesso carino.
Ogni illusione si costituisce di tre atti, il primo è la promessa, il secondo è il trucco e il terzo è il prestigio.
In realtà chi guarda non bada al trucco, non osserva attentamente, viene colpito unicamente dal prestigio.
In questo breve passaggio stà tutta l’essenza del film; chi capisce cosa si intende, capisce l’intero film. Una pellicola fatta bene nel complesso(non è un giudizio tecnico), con due forti punti deboli comunque poco rilevanti dal punto di vista cinematografico, del quale parleremo tra poco.
Credo che il film si riproponga non solo come una pellicola, ma come un gioco di prestigio in sé; il film può essere diviso in 4 fondamentali parti; una premessa, un trucco, un prestigio ed infine una spiegazione.
In questo tentativo stà il primo punto debole, lo spettatore abbastanza sveglio da cogliere gli elementi fondamentali del prestigio potrebbe arrivare durante la fase del trucco a capire come il film stesso va a finire perdendosi a questo modo il gusto del finale. Lo spettatore che al contrario non baderà e non sarà così razionale da capire rimarrà semplicemente sbalordito.
I personaggi, surreali in certi punti vengono comunque resi umani dalle loro stesse emozioni e dalle situazioni. L’ossessione di uno dei protagonisti è a parer mio il principale ingrediente, il pubblico viene fuorviato da essa; l’illusionista che Non capisce il trucco dell’avversario ed inizia così un cammino psicotico che culminerà nella vera magia.
Qui il secondo e più pesante difetto del film, un Tesla veramente poco scientifico e molto paranormale; probabilmente pensato da uno sceneggiatore/scrittore(non ho letto il libro) che di scienza ben poco ne sa. Tesla che a prescindere dalla magia manca di ogni aspetto razionale, di ogni fondamento matematico, di ogni barlume di genialità e si limita ad essere la rappresentazione di un deus ex machina che con il suo lavoro da così giustificazione all’intera trama.
Comunque nel complesso un film all’altezza delle aspettative, non sbalorditivo ma che comunque lascia all’uscita del cinema una certa soddisfazione nonostante qualche perplessità per chi è minimamente immerso della scienza.
Andate a Vederlo, non butterete via una serata; vi sfido a capire comunque il trucco.
Jacopo
http://www.silent-insurrection.com
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winifred almayer
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sabato 7 luglio 2007
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inquietante...piacevole ma un po' troppo darkkk
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Nella Londra di fine Ottocento, due illusionisti si contendono fama e celebrità: il sofisticato e affascinante Robert Angier (Hugh Jackman), vero uomo di spettacolo, e il ruvido Alfred Borden (Christian Bale) genio creativo incapace di far apprezzare al grande pubblico le proprie idee. Saranno prima complici, riuniti sotto l'ala protettiva di Mr. Cutter (Michael Caine), poi acerrimi nemici dopo un numero finito tragicamente, in cui muore la moglie di Angier. Serata dopo serata, alimentano la propria competizione oltrepassando ogni limite e non risparmiando i colpi più bassi. Fulcro della vicenda è il numero del "trasporto umano", numero magico inizialmente eseguito da Borden, il cui mistero spinge Angier a una incessante e ossessiva ricerca della verità.
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Nella Londra di fine Ottocento, due illusionisti si contendono fama e celebrità: il sofisticato e affascinante Robert Angier (Hugh Jackman), vero uomo di spettacolo, e il ruvido Alfred Borden (Christian Bale) genio creativo incapace di far apprezzare al grande pubblico le proprie idee. Saranno prima complici, riuniti sotto l'ala protettiva di Mr. Cutter (Michael Caine), poi acerrimi nemici dopo un numero finito tragicamente, in cui muore la moglie di Angier. Serata dopo serata, alimentano la propria competizione oltrepassando ogni limite e non risparmiando i colpi più bassi. Fulcro della vicenda è il numero del "trasporto umano", numero magico inizialmente eseguito da Borden, il cui mistero spinge Angier a una incessante e ossessiva ricerca della verità. L'occasione di superare il rivale gli viene improvvisamente offerta dallo scienziato Nikola Tesla (David Bowie), inventore di una misteriosa macchina elettrica... Il film iniza con il processo a Borden accusato della morte di Angier e poi con una serie di flashback si ricostruisce la storia.
Critiche e incassi [modifica]
Il film è stato accolto favorevolmente da critica e pubblico, incassando, solo nel primo fine settimana, circa 14 milioni di dollari. Nel complesso il film ha incassato 82.823.595 dollari (di cui 52.323.595, pari al 63.2%, negli Stati Uniti).[1]
Curiosità [modifica]
Christopher Nolan torna a lavorare con Michael Caine e Christian Bale dopo Batman Begins.
David Bowie interpreta Nikola Tesla, scienziato serbo emigrato negli Stati Uniti. Sono realistici i riferimenti ai suoi studi sulla corrente alternata e alla cosiddetta "guerra delle correnti" che lo vide schierato contro Thomas Alva Edison.
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franci
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mercoledì 1 agosto 2007
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svelato il mistero!
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Ciao a tutti.
Penso di aver trovato la frase che nel film conferma con certezza la tesi per cui quello di Angier era un clone e ad ogni spettacolo quello che cadeva nella vasca moriva. Ovvero cadendo nella vasca Angier moriva ma a sua volta la macchina creava un clone che compariva alle spalle degli spettatori nel teatro. Vi chiederete da dove mi viene la certezza di questo? Oltre da quello che altri hanno detto ovvero i due gatti e i numerosi cappelli che si vedono fuori nella tenuta dello scienziato c'è un'altra cosa che nessuno ha riportato. Questo particolare è a 1 ora 42 minuti e 39 secondi del film. In quel punto Angier cade nella vasca e di fronte a lui c'è Borden che urla "Dov'è la chiave?" il fatto è che non c'è nessuna chiave perchè ad ogni spettacolo Angier è destinato a morire mentre il suo clone a vivere.
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Ciao a tutti.
Penso di aver trovato la frase che nel film conferma con certezza la tesi per cui quello di Angier era un clone e ad ogni spettacolo quello che cadeva nella vasca moriva. Ovvero cadendo nella vasca Angier moriva ma a sua volta la macchina creava un clone che compariva alle spalle degli spettatori nel teatro. Vi chiederete da dove mi viene la certezza di questo? Oltre da quello che altri hanno detto ovvero i due gatti e i numerosi cappelli che si vedono fuori nella tenuta dello scienziato c'è un'altra cosa che nessuno ha riportato. Questo particolare è a 1 ora 42 minuti e 39 secondi del film. In quel punto Angier cade nella vasca e di fronte a lui c'è Borden che urla "Dov'è la chiave?" il fatto è che non c'è nessuna chiave perchè ad ogni spettacolo Angier è destinato a morire mentre il suo clone a vivere. Inoltre c'è il momento in cui Cutter vede all'obitorio il cadavere di Angier, questo conferma che lui è morto ma poi ad ogni spettacolo ricompare sempre quindi per quanto a qualcuno possa dispiacere il fatto della clonazione all'interno del film è di questo che si tratta. Inoltre il film inizia con Borden arrestato per l'omicidio di Angier, in quel caso Angier volontariamente non è ricomparso in modo tale che Borden venisse accusato del suo omicidio. Oltre al fatto che Borden viene accusato dell'omicidio, questo espediente dà a Angier la possibilità di crearsi una nuova identità in quanto per tutti lui è morto in quella vasca infatti Borden non crede ai suoi occhi quando Angier si presenta in prigione, sotto le mentite spoglie del Lord interessato all'acquisto dei suoi trucchi offrendo in cambio una vita dignitosa alla figlia di Borden stesso. FATEMI SAPERE SE MI CONFERMATE CHE A QUESTO PUNTO E' LA CLONAZIONE CHE AVVIENE A TUTTI GLI EFFETI NEL FILM. Un saluto, Francesco.
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marika77
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martedì 23 gennaio 2007
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vendetta
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Il regista ci fa capire che la magia, teletrasporto compreso,non esiste. Esistono gli arnesi del mestiere (gli anelli), i trucchetti ben congeniati (l'acchiappa-proiettili), la scienza messa al servizio dello spettacolo (la macchina imperfetta di tesla che non riesce a clonare), la mistificazione (il sosia di Angier) e la perseveranza (la scelta di vita dei fratelli Borden, che si rispecchiano nella stessa scelta fatta dal vecchio prestigiatore cinese che si finge gravemente inabile). La versione dei cloni non regge proprio ..... perche' gli inservienti erano tutti ciechi? Perche' tutte le sere veniva portata via una vasca diversa? Angier voleva vendetta, tramite la sua grande illusione di teletrasportarsi e una volta avuta , la macchina e quindi l'inganno non gli sarebbe servito più.
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Il regista ci fa capire che la magia, teletrasporto compreso,non esiste. Esistono gli arnesi del mestiere (gli anelli), i trucchetti ben congeniati (l'acchiappa-proiettili), la scienza messa al servizio dello spettacolo (la macchina imperfetta di tesla che non riesce a clonare), la mistificazione (il sosia di Angier) e la perseveranza (la scelta di vita dei fratelli Borden, che si rispecchiano nella stessa scelta fatta dal vecchio prestigiatore cinese che si finge gravemente inabile). La versione dei cloni non regge proprio ..... perche' gli inservienti erano tutti ciechi? Perche' tutte le sere veniva portata via una vasca diversa? Angier voleva vendetta, tramite la sua grande illusione di teletrasportarsi e una volta avuta , la macchina e quindi l'inganno non gli sarebbe servito più.......alla fine perde comunque 2-1 per i fratelli Borden :-)
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(di tommaso)
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the master
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venerdì 26 gennaio 2007
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teletrasporto non esiste!
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Credo oramai sia d'accordo con la teoria del complotto la maggior parte delle persone che utilizza il proprio cervello correttamente. APRITE GLI OCCHI, ECCO LA VERA SPIEGAZIONE DEL FILM: il regista mette in atto una vera e propria illusione ai danni dello spettatore facendogli credere la teoria della macchina clonatrice e che Danton uccida ad ogni spettacolo una sua copia. In realtà non è così e sapete perchè? Perchè innanzitutto la clonazione in termini meramente realistici "non esiste" (nonostante qualche visionario sia di avviso contrario)e poi perchè se guardate bene trattasi di un film proprio basato sul concetto di illusione. E lo spettatore ci casca in pieno. Nell'ultima scena noi vediamo UN SOLO CADAVERE e cento vasche, abbiamo visto i servi ciechi che portano via le vasche, tanti cappelli e tanti gatti, quindi, dirà qualcuno poco arguto, la macchina clona.
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Credo oramai sia d'accordo con la teoria del complotto la maggior parte delle persone che utilizza il proprio cervello correttamente. APRITE GLI OCCHI, ECCO LA VERA SPIEGAZIONE DEL FILM: il regista mette in atto una vera e propria illusione ai danni dello spettatore facendogli credere la teoria della macchina clonatrice e che Danton uccida ad ogni spettacolo una sua copia. In realtà non è così e sapete perchè? Perchè innanzitutto la clonazione in termini meramente realistici "non esiste" (nonostante qualche visionario sia di avviso contrario)e poi perchè se guardate bene trattasi di un film proprio basato sul concetto di illusione. E lo spettatore ci casca in pieno. Nell'ultima scena noi vediamo UN SOLO CADAVERE e cento vasche, abbiamo visto i servi ciechi che portano via le vasche, tanti cappelli e tanti gatti, quindi, dirà qualcuno poco arguto, la macchina clona...EH NO! STA QUI L'INGANNO. Danton recupera il sosia, il trucco che mette in scena è uguale a quello delle porte soltanto con qualche scossa elettrica in più; esegue il trucco finchè il professore non và a curiosare dietro le quinte, mette la vasca sotto il palco, il sosia muore e così incastra il professore (voi direte: c'era anche il cadavere all'obitorio ma niente vieta che nella vasca vada a finire lo stesso cadavere, fraudolentemente sottratto da Danton nel cimitero). E' così che funziona l'illusionismo, credi di aver visto una cosa ma in realtà ne accade un'altra: tutto ciò che vediamo, Danton che spara al suo clone o cose simili sono in realtà il racconto dello stesso Danton, non la realtà veramente accaduta. Lo spettatore vuole essere ingannato, ci viene ripetuto alla fine. Lo spettatore viene convinto di aver visto una cosa e in realtà ne è accaduta un'altra. Per quanto riguarda il fatto scientifico se Tesla abbia o meno inventato il teletrasporto è una discussione piu' grottesca che ridicola. Il teletrasporto tentato da Tesla non ha mai avuto esiti positivi e ancora oggi esistono soltanto teorie in proposito ma nulla di pratica. Discorso chiuso.
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il critico
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domenica 26 aprile 2009
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bello
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un ottimo film se non fosse per una cosa ossia che della trama non ho capito un tubo è troppo complicato per quanto mi riguarda però per il resto è bello, bravi attori,bella la scenografia,costumi ecc..., comunque per quanto ho capito della trama ci sono due prestigiatori rivali che uno ruba o copia i trucchi del secondo prestigiatore,più o meno è questo di quanto ho capito della trama.
Comunque la coppia di Christopher Nolan e Christian Bale da i suoi frutti anche se i frutti sono più maturi nel loro prossimo film che hanno fatto insieme ossia:"il cavaliere oscuro" film che della trama ne capisci di più, ritornando a noi, per concludere il film è bello ma con la trama troppo complicata e difficile da capire
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giuggianello
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domenica 29 luglio 2007
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giochi di maghi, giochi di villani!
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Ciao a tutti, sono Giuggianello e sono tornato a scrivere le recensioni per i film. Ieri sera abbiamo organizzato una festa a casa e abbiamo invitato tutti i nostri amici. C’erano Maia, Lino, Nerino, i Francesi, Castorino e tanti altri. Non c’erano Bianchina e Peppino che ultimamente abbiamo litigato. Mamma mia come sono pericolosi questi giochi di maghi, si infilano di testa nell’acqua, spariscono, riappaiono, prendono i proiettili con le mani, perche’ non fate giochi piu’ tranquilli tipo la briscola, la scopa o mosca cieca? E poi volevo dire: lasciate in pace gli uccellini, che devono essere lasciati liberi di volare dove piu’ gli piace e non devono essere chiusi nelle gabbie e importunati per i vostri giochi cretini! I film fateli un po’ piu’ semplici, perche’ i bambini che sono venuti alla festa non hanno capito niente e gli abbiamo dovuto spiegare tutto alla fine del film, chi è quello, chi è quell’ altro, il teletrasport, ecc.
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Ciao a tutti, sono Giuggianello e sono tornato a scrivere le recensioni per i film. Ieri sera abbiamo organizzato una festa a casa e abbiamo invitato tutti i nostri amici. C’erano Maia, Lino, Nerino, i Francesi, Castorino e tanti altri. Non c’erano Bianchina e Peppino che ultimamente abbiamo litigato. Mamma mia come sono pericolosi questi giochi di maghi, si infilano di testa nell’acqua, spariscono, riappaiono, prendono i proiettili con le mani, perche’ non fate giochi piu’ tranquilli tipo la briscola, la scopa o mosca cieca? E poi volevo dire: lasciate in pace gli uccellini, che devono essere lasciati liberi di volare dove piu’ gli piace e non devono essere chiusi nelle gabbie e importunati per i vostri giochi cretini! I film fateli un po’ piu’ semplici, perche’ i bambini che sono venuti alla festa non hanno capito niente e gli abbiamo dovuto spiegare tutto alla fine del film, chi è quello, chi è quell’ altro, il teletrasport, ecc. Buona la recitazione di tutti gli animali, come al solito, e dei bambini. Brutta e impacciata quella dei grandi, tranne David Bowie e Michael Caine che ci stanno simpatici. Arrivederci e alla prossima recensione!
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