serena
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venerdì 20 aprile 2007
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un film molto attuale al di là delle apparenze
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E' un film realmente benfatto, l'ambientazione impeccabilmente d'epoca, e la trama contorta donano alla vicenda un tocco in più di stile che affascina gli spettatori, con questo film ho scoperto Hug Jackman, un attore che non conoscevo, di cui ho apprezzato altre interpretazioni. Sinceramente non conoscevo neanche bene la poetica di Christofer Nolan ma sono rimasta incantata da questo suo lavoro, nella storia si comprende man mano che i due protagonisti sono ossessionati non solo da due diversi modi di inscenare illusioni ma proprio da due prospettive di vita completamente opposte che li hanno portati a diventare da complici a perfetti nemici, con questi Nolan ha voluto rappresentare i due principali emisferi in cui racchiudere la visione umana riguardo la spettacolarità e l'apparenza che da sempre ci appassiona.
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E' un film realmente benfatto, l'ambientazione impeccabilmente d'epoca, e la trama contorta donano alla vicenda un tocco in più di stile che affascina gli spettatori, con questo film ho scoperto Hug Jackman, un attore che non conoscevo, di cui ho apprezzato altre interpretazioni. Sinceramente non conoscevo neanche bene la poetica di Christofer Nolan ma sono rimasta incantata da questo suo lavoro, nella storia si comprende man mano che i due protagonisti sono ossessionati non solo da due diversi modi di inscenare illusioni ma proprio da due prospettive di vita completamente opposte che li hanno portati a diventare da complici a perfetti nemici, con questi Nolan ha voluto rappresentare i due principali emisferi in cui racchiudere la visione umana riguardo la spettacolarità e l'apparenza che da sempre ci appassiona. Angier rappresenta colui che insegue la perfezione scenica e l'assoluto riconoscimento dello spettacolo, una visione che si può ricondurre all'attuale mania che la società ha per lo sconvolgere e il voler essere sconvolti dalle novità, dalla grandezza, dalla bellezza, dalla possenza e la forza delle opere umane; Borden invece vuole indicare quella minoranza che insegue l'ingegno e la scoperta di innovazioni, un soggetto che possiede maestria nell'afferrare i segreti altrui ma che custodisce serramente i suoi, nei giorni nostri potrebbe inicare lo sforzo e il sacrificio di menti preziose che non sempre trovano i supporti adatti per ottenere le verità da cui sono attanagliati che vogliono affermare al mondo intero...
Io l'ho percepito così: un film molto attuale anche se ambientato nel diciannovesimo secolo.
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jokersparrow 723
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lunedì 27 settembre 2010
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gioco di prestigio
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Ancora una volta Christopher Nolan fa centro, e incanta il pubblico con un film abbastanza complicato, ma godibile.
Le vite di Angier e Borden, due apprendisti maghi con molto talento, vengono stravolte dalla morte della moglie di Angier durante un numero di magia. Accusato da Angier di aver sabotato il numero, Borden medita la propria vendetta. I due, ora rivali, si sfidano a colpi di numeri di magia sempre più pericolosi e straordinari, finchè Angier non otterrà da Nikola Tesla la macchina del teletrasporto.....
Finale a sorpresa, che lascia lo spettatore a bocca aperta. Come in ogni film di Nolan, cast composto da attori di ottimo livello e grande fama.
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Ancora una volta Christopher Nolan fa centro, e incanta il pubblico con un film abbastanza complicato, ma godibile.
Le vite di Angier e Borden, due apprendisti maghi con molto talento, vengono stravolte dalla morte della moglie di Angier durante un numero di magia. Accusato da Angier di aver sabotato il numero, Borden medita la propria vendetta. I due, ora rivali, si sfidano a colpi di numeri di magia sempre più pericolosi e straordinari, finchè Angier non otterrà da Nikola Tesla la macchina del teletrasporto.....
Finale a sorpresa, che lascia lo spettatore a bocca aperta. Come in ogni film di Nolan, cast composto da attori di ottimo livello e grande fama. Hugh Jackman e Christian Bale sono fantastici nei panni, rispettivamente, di Angier e Borden. Michael Caine, nella parte del maestro dei due maghi, è sempre straordinario.
Brave Scarlett Johansson e Rebecca Hall, e in grande forma anche David Bowie, nei panni di Tesla.
Nolan si dimostra ancora una volta regista di spessore, perchè riesce ad intrattenere lo spettatore fino alla fine senza annoiarlo. Unico neo, se di neo si può parlare, è forse la lunghezza del film. Ma, nonostante questo, The Prestige è un film da vedere!
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shadow
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mercoledì 20 ottobre 2010
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the prestige
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Stupefacente. The prestige non è un film normale. Il regista Christopher Nolan riesce a generare una pellicola che unisce il drammatico al thriller e alla fantascienza senza risultare essere troppo esagerata. La storia molto complessa narrata come le tre parti che contraddistinguono un trucco di magia, riesce ad ingannare lo spettatore fino a portarlo ad un colpo di scena finale studiato nei minimi dettagli. Perché come dice il film noi quando assistiamo ad un trucco di magia non guardiamoo la soluzione, vogliamo essere ingannati e Nolan riesce ad ingannarci con grande maestria. La storia sicuramente non piacerà ad una parte di chi lo guarda, troppo complicata per essere seguita, ma va bene così, lasciamo che si lamentano mentre noi ci godiamo la sua perfezione e bellezza.
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Stupefacente. The prestige non è un film normale. Il regista Christopher Nolan riesce a generare una pellicola che unisce il drammatico al thriller e alla fantascienza senza risultare essere troppo esagerata. La storia molto complessa narrata come le tre parti che contraddistinguono un trucco di magia, riesce ad ingannare lo spettatore fino a portarlo ad un colpo di scena finale studiato nei minimi dettagli. Perché come dice il film noi quando assistiamo ad un trucco di magia non guardiamoo la soluzione, vogliamo essere ingannati e Nolan riesce ad ingannarci con grande maestria. La storia sicuramente non piacerà ad una parte di chi lo guarda, troppo complicata per essere seguita, ma va bene così, lasciamo che si lamentano mentre noi ci godiamo la sua perfezione e bellezza. Regia eccellente come in ogni film di Nolan e un cast eccezionale. Ogni attore perfetto nella parte. Non mi sono mai addentrato così tanto nella psicologia dei vari personaggi del film. Scenografie e costumi bellissimi. Il film più complesso diretto da Nolan (Inception, di fronte a questo, è una storiella), ma geniale e superbo!!!
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alessio salomoni
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martedì 3 febbraio 2009
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un bel film capace di far immedesimare lo spettato
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Ambientato in una cupa Inghilterra vittoriana, The prestige narra l'interminabile sfida, professionale e umana, di due giovani intraprendenti prestigiatori,Angier (Hugh Jackman) e Borden (Christian Bale).Dopo aver iniziato come assistenti sullo stesso palco e sotto la guida del vecchio ingegnere Cutter ( Michael Caine) i due, in seguito ad un tragico incidente avvenuto in scena, intraprendono carriere separate, divenendo assoluti rivali e ingaggiando una lunga sfida fatta di sabotaggi, spionaggi e continui tentativi, con l'obiettivo di trovare finalmente il trucco perfetto, quello mai eseguito prima, e ottenere così ognuno il proprio riscatto.
Attraverso una sagace regia e una sceneggiatura costruita su continui flashback che si intersecano l'un l'altro, Nolan ci delinea da vicino la psicologia di due personaggi che, ognuno con i propri drammi personali, convergono verso la medesima esagerazione: quella di subordinare la loro umanità alla propria arte, il prestigio, e alla grande voglia di riscatto, che culminerà inesorabilmente in vera e propria ossessione esistenziale.
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Ambientato in una cupa Inghilterra vittoriana, The prestige narra l'interminabile sfida, professionale e umana, di due giovani intraprendenti prestigiatori,Angier (Hugh Jackman) e Borden (Christian Bale).Dopo aver iniziato come assistenti sullo stesso palco e sotto la guida del vecchio ingegnere Cutter ( Michael Caine) i due, in seguito ad un tragico incidente avvenuto in scena, intraprendono carriere separate, divenendo assoluti rivali e ingaggiando una lunga sfida fatta di sabotaggi, spionaggi e continui tentativi, con l'obiettivo di trovare finalmente il trucco perfetto, quello mai eseguito prima, e ottenere così ognuno il proprio riscatto.
Attraverso una sagace regia e una sceneggiatura costruita su continui flashback che si intersecano l'un l'altro, Nolan ci delinea da vicino la psicologia di due personaggi che, ognuno con i propri drammi personali, convergono verso la medesima esagerazione: quella di subordinare la loro umanità alla propria arte, il prestigio, e alla grande voglia di riscatto, che culminerà inesorabilmente in vera e propria ossessione esistenziale. Le belle scenografie e una fotografia sempre molto ben calibrata fanno da cornice ad una vicenda costantemente sospesa tra realtà e pura invenzione, le cui apparenti esagerazioni ( come la macchina del trasporto) possono essere condonate come normali licenze cinematografiche.
Ottima la prova di tutti gli attori, da Jackman e Bale che appaiono perfettamente calati nel loro ruolo, al veterano Michael Caine,come al solito nei panni del vecchio saggio con la risposta sempre pronta e capace di affrontare con serenità qualsiasi situazione ( anche se a volte sembra essere un tantino ridondante).Da segnalare anche il perfetto David Bowie nei panni dello storico scenziato Tesla e la sempre dolce e affascinante Scarlett Johansson.
Insomma, un bel film capace di far immedesimare lo spettatore e di catturare l'attenzione dall'inizio alla fine.
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delilah_
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venerdì 4 luglio 2008
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il vero prestigio
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Un vero spettacolo, su questo film non ci sono dubbi. Nolan ha veramente confezionato un prodotto buonissimo che tiene lo spettatore legato alla sedia fino alla fine dove si scoglie finalmente il mistero.
The prestige e' un film molto ben fatto e altrettanto riuscito, dove il mistero con la suspence si legano benissimo, creando l'atmosfera giusta per questo vero capolavoro.
Bravissimi gli attori, come sempre, e la capacita' del regista.
Un film che vuole andare in profondita' conoscendo e svelando i misteri della magia, dei prestigiatori e dei loro trucchi per farci entrare in quel mondo oscuro e ignoto di Londra, nel vero mondo del prestigio. Li dove ognuno e' disposto a pagare qualsiasi prezzo pur di avere i segreti dei trucchi, di ciascuno e venderli il meglio possibile al pubblico.
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Un vero spettacolo, su questo film non ci sono dubbi. Nolan ha veramente confezionato un prodotto buonissimo che tiene lo spettatore legato alla sedia fino alla fine dove si scoglie finalmente il mistero.
The prestige e' un film molto ben fatto e altrettanto riuscito, dove il mistero con la suspence si legano benissimo, creando l'atmosfera giusta per questo vero capolavoro.
Bravissimi gli attori, come sempre, e la capacita' del regista.
Un film che vuole andare in profondita' conoscendo e svelando i misteri della magia, dei prestigiatori e dei loro trucchi per farci entrare in quel mondo oscuro e ignoto di Londra, nel vero mondo del prestigio. Li dove ognuno e' disposto a pagare qualsiasi prezzo pur di avere i segreti dei trucchi, di ciascuno e venderli il meglio possibile al pubblico. Un film che ci pone dei dubbi verso l'esistenza della vera ''magia'' e della capacita' dell' uomo ovvero della tecnica, a venderla come tale. Ogni segreto e' una chiave che apre la porta ad un nuovo segreto, fino ad arrivare alla fine, dove avviene la soluzione di questo continuo mistero. Chiaramente non manca la suspence, perche' il tutto e' confezionato magistralmente, in un film vero e proprio capolavoro, sotto ogni punto di vista!
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jimmyno
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giovedì 23 settembre 2010
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non ci siamo...
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questo è un film sicuramente per studiosi di cinema inanzi tutto. il film parla del cinema stesso, ma tralasciando questo che esigerebbe ben più di 3500 battute vorrei tornare sull'argomento lanciato. la maccina di tesla non funziona esclusivamente perchè non fa alcun trasporto umano, ma bensi è una sorta di, passatemelo, fotocopiatrice. nel film fin dall'inizio viene spiegato tutto...dal trucco del trasporto umano (sosia o gemello), alla macchina che fa "magia" vera. quando <mezzo vampiro> dice che vi è qualche lacuna narrativa, si sbaglia. il motivo è spiegato dal finale del film "voi non state guardando, volete solo essere ingannati", è il cinema del resto e credo che il tutto sia perfettamente studiato.
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questo è un film sicuramente per studiosi di cinema inanzi tutto. il film parla del cinema stesso, ma tralasciando questo che esigerebbe ben più di 3500 battute vorrei tornare sull'argomento lanciato. la maccina di tesla non funziona esclusivamente perchè non fa alcun trasporto umano, ma bensi è una sorta di, passatemelo, fotocopiatrice. nel film fin dall'inizio viene spiegato tutto...dal trucco del trasporto umano (sosia o gemello), alla macchina che fa "magia" vera. quando <mezzo vampiro> dice che vi è qualche lacuna narrativa, si sbaglia. il motivo è spiegato dal finale del film "voi non state guardando, volete solo essere ingannati", è il cinema del resto e credo che il tutto sia perfettamente studiato. molto spesso nel film capita che le frasi dei personaggi siano riferite a noi spettatori, il film è uno spettacolo d magia dall'inizio alla fine e questo espediente è un modo, come dice l'impresario dell'ultimo spettacolo di angier, per creare dubbi, affascinare. anche io sto cercando da tempo di capire il piano finale di angier ma probabilmente non c'è una spiegazione è un "segreto" di nolan e noi ci stiamo solo ossessionando a capirlo come i protagonisti del film. ditemi voi se i fratelli nolan (guardacaso, christopher è l'uomo del prestigio, ma non dimentichiamo jonathan sotto la botola) non sono dei geni ad aver creato un opera tale mentre in realtà dovremmo gustarci il film esattamente come vedremmo lo spettacolo di un illusionista sapendo di essere semplicemente ingannati.
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(di pjmix)
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gert dal pozzo
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venerdì 26 gennaio 2007
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bonder ha un gemello, ma se avesse un clone...?
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Il film è da vedere e rivedere,un film ke fà discutere è sempre un buon film!passioni ke diventano ossessioni,morti parallele(borden come sara e angier come la moglie),inversione dei ruoli(Angier è ingannato quando pensa di ingannare e lo stesso per Bonder),rivalità per essere il più prestigioso(titolo ambiguo quello del film),e poi l'illusione!lo spettatore se razionalizza fà il gioco di nolan,è inutile cercare di capire!credo che borden avesse un gemello e che abbia fatto come il cinese con la vasca dei pesciolini,immolando la vita al prestigio,a costo di amare la moglie solo a metà!se avesse un clone,quest'ultimo dovrebbe avere già le dita mozze,infatti i cloni di Angier credo siano zoppi anche se si deduce solo, inoltre il Bonder-clone dovrebbe amare sempre sara e invece non è cosi'(approposito, come fà Bonder a salutare sara sull'uscio e poi a ritrovarsi in casa di lei? teletrasporto o gemello?)però l'idea ke Bonder avesse un clone è stupenda!perkè significherebbe che Bonder ha previsto tutto(gli inganni Angier,il viaggio di Angier in america,la clonazione,finanche il proprio arresto,e che abbia voluto vendicarsi del proprio clone che ha causato il suicidio di sara, facendolo impiccare!)Bonder in effetti come Angier assiste alla presentazione della mcchina di Telsa,forse la prova una volta, ma non uccide il clone, ci lavora assieme per illudere il pubblico, per fare magia! ha ragione l'ingegnere quando prova a convincere Angier che Bonder usi SEMPLICEMENTE un sosia!ma il trucco non si svela, se si svela a nessuno importa più!ma il pubblico come Angier va oltre e vuole capire il segreto.
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Il film è da vedere e rivedere,un film ke fà discutere è sempre un buon film!passioni ke diventano ossessioni,morti parallele(borden come sara e angier come la moglie),inversione dei ruoli(Angier è ingannato quando pensa di ingannare e lo stesso per Bonder),rivalità per essere il più prestigioso(titolo ambiguo quello del film),e poi l'illusione!lo spettatore se razionalizza fà il gioco di nolan,è inutile cercare di capire!credo che borden avesse un gemello e che abbia fatto come il cinese con la vasca dei pesciolini,immolando la vita al prestigio,a costo di amare la moglie solo a metà!se avesse un clone,quest'ultimo dovrebbe avere già le dita mozze,infatti i cloni di Angier credo siano zoppi anche se si deduce solo, inoltre il Bonder-clone dovrebbe amare sempre sara e invece non è cosi'(approposito, come fà Bonder a salutare sara sull'uscio e poi a ritrovarsi in casa di lei? teletrasporto o gemello?)però l'idea ke Bonder avesse un clone è stupenda!perkè significherebbe che Bonder ha previsto tutto(gli inganni Angier,il viaggio di Angier in america,la clonazione,finanche il proprio arresto,e che abbia voluto vendicarsi del proprio clone che ha causato il suicidio di sara, facendolo impiccare!)Bonder in effetti come Angier assiste alla presentazione della mcchina di Telsa,forse la prova una volta, ma non uccide il clone, ci lavora assieme per illudere il pubblico, per fare magia! ha ragione l'ingegnere quando prova a convincere Angier che Bonder usi SEMPLICEMENTE un sosia!ma il trucco non si svela, se si svela a nessuno importa più!ma il pubblico come Angier va oltre e vuole capire il segreto...ma è un errore fatale cercare di conoscerlo! il numero di Angier è frutto della scienza e non dell'illusione (alla fine sono due scuole di pensiero diverse quelle di Bonder e Angier: il vero illusionista è Bonder, che inganna tutti moglie compresa!),Angier invece si sporca le mani e bada all'apparenza(i suoi spettacoli sono esteticamente più belli di quelli di Bonder), Angier usa la macchina di Telsa per fare il gioco dell'uccellino in pratica, pensateci: uno sparisce (muore), l'altro Angier riappare per ricevere l'applauso! ad Angier interessano solo gli applausi, mentre Bonder ed il gemello hanno l'idea di scambiarsi sempre il ruolo!domande:Se i due Bonder (il vero e il clone) sanno della macchina perchè si meravigliano del numero del trasporto di Angier?ancora:come fà Angier a sapere di riapparire sui palchetti del tatro? forse si clona prima dello spettacolo?ci sarebbe quindi un terzo Angier(quello della scena finale nella vasca)?, poi come fà Angier a sapere ke quella sera Bonder sarà sotto al palco? perchè non riappare altrove un secondo dopo per ricevere gli applausi la famosa sera dell'arresto di Bonder? forse perchè sente Bonder gridare aiuto e si nasconde? e ancora perchè Nolan non mostra mai i cadaveri? (forse perchè il trucco non si svela?), perchè dovremmo credere alla storia raccontata da Angier in punto di morte? almeno la storia di Bonder è sostenuta dalle immagini del film stesso viste da noi spettatori! i cloni di Angier, se fosse vera la sua storia, sono uguali a lui in tutto visto che lui stesso ammete di non sapere mai ad ogni spettacolo se sarà o meno il prestigio o il morto!perchè Telsa clona solo gatti e cappelli?troppo facile!cmnq il film è da avere in dvd!
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killbillvol2
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sabato 2 aprile 2011
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bravo.
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Un film emozionante e intrigante, un thriller d'autore, una regia fluida e partecipe alla complicatezza della storia. Hugh Jackman e Christian Bale sono tutti e due bravi e accativanti come la sensuale S. Johansson focosa ammiratrice di entrambi i personaggi. M. Caine affievolisce la tensione che cresce per tutto il film(le battutte divertenti sono solo sue) fino al colpo di scena imprevedibile. Spanne più in alto del seguente "The Illusionist", di meno successo, ma comunque con le belle interpretazioni di P. Giamatti e E.Norton. Tratto dal romanzo di Christopher Priest.
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ultimoboyscout
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sabato 3 marzo 2012
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abracadabra.
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Nella Londra di fine '800 due prestigiatori di fama e successo da amici diventano rivali prima, nemici giurati poi. Film bellissimo, magistralmente diretta da un regista sempre più bravo e sorprendente e attori in stato di grazia. L'illusione contrapposta alla realtà (che poi è tema caro al regista e tipico dei suoi film), vendette, inganni, gelosie ed ossessioni sono i temi trattati e approfonditi da Nolan che grazie a una convincente sceneggiatura scritta col fratello Jonathan e a un'ottima fotografia, confeziona un prodotto fuori dagli schemi e di grande atmosfera. Il film è concepito totalmente come un gioco di prestigio, la verità è li davanti ma non si riesce a vederla facilmente, flashback vertiginosi e colpi di scena continui ingarbugliano e non aiutano e su tutto c'è una profondissima riflessione: quanto sei disposto a sacrificare in nome dell'ambizione e del raggiungimento dell'apice? In più si notano forti risvolti sociali dell'epoca vittoriana, col dandy contrapposto al proletario.
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Nella Londra di fine '800 due prestigiatori di fama e successo da amici diventano rivali prima, nemici giurati poi. Film bellissimo, magistralmente diretta da un regista sempre più bravo e sorprendente e attori in stato di grazia. L'illusione contrapposta alla realtà (che poi è tema caro al regista e tipico dei suoi film), vendette, inganni, gelosie ed ossessioni sono i temi trattati e approfonditi da Nolan che grazie a una convincente sceneggiatura scritta col fratello Jonathan e a un'ottima fotografia, confeziona un prodotto fuori dagli schemi e di grande atmosfera. Il film è concepito totalmente come un gioco di prestigio, la verità è li davanti ma non si riesce a vederla facilmente, flashback vertiginosi e colpi di scena continui ingarbugliano e non aiutano e su tutto c'è una profondissima riflessione: quanto sei disposto a sacrificare in nome dell'ambizione e del raggiungimento dell'apice? In più si notano forti risvolti sociali dell'epoca vittoriana, col dandy contrapposto al proletario. Il passaggio da thriller a film drammatico e psicologico si materializza presto, palesando le introspezioni dei personaggi tipiche di Nolan: il film segna la completa maturità raggiunta dal regista inglese e il suo stile è ormai marchio di , con tanto di indagine sulla natura dell'uomo e scontro scienza-natura. La confezione è accuratissima ma all'interno batte un cuore pulsante vivissimo che rende lo spettacolo semplicemente sontuoso. Il vero illusionista però, è proprio Cristopher Nolan, che racconta la sua illusione senza voler ingannare ma dimostrando che l'arte è l'imitazione della vita come la vita lo è dell'arte.
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ggmymovies
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martedì 14 luglio 2009
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il manifesto "nolaniano"
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"The prestige" rappresenta tutto ciò che vuol dire cinema per Nolan. Strabilia lo spettatore con effetti di magia e usa come background una Londra molto cupa (nonostante parliamo del periodo vittoriano) che ricorda molto la "sua" Gotham, e il "solito" Bale, che lascia un pò a desiderare dal punto di vista delle emozioni che trasmette, ed è per questo che lo preferisco nel ruolo dell'uomo freddo e duro (Wayne). Nolan riesce a rapprpesentare il mondo degli illusionisti in maniera impeccabile, specialmente nel far capire allo spettatore come, un vero illusionista, rimanga tale anche nella vita privata, e il confine tra prestigiatore e uomo è talmente sottile che spesso non riusciamo a notarlo (evidente nel caso di Borden e soprattutto nel caso del "mago" cinese all'inizio del film).
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"The prestige" rappresenta tutto ciò che vuol dire cinema per Nolan. Strabilia lo spettatore con effetti di magia e usa come background una Londra molto cupa (nonostante parliamo del periodo vittoriano) che ricorda molto la "sua" Gotham, e il "solito" Bale, che lascia un pò a desiderare dal punto di vista delle emozioni che trasmette, ed è per questo che lo preferisco nel ruolo dell'uomo freddo e duro (Wayne). Nolan riesce a rapprpesentare il mondo degli illusionisti in maniera impeccabile, specialmente nel far capire allo spettatore come, un vero illusionista, rimanga tale anche nella vita privata, e il confine tra prestigiatore e uomo è talmente sottile che spesso non riusciamo a notarlo (evidente nel caso di Borden e soprattutto nel caso del "mago" cinese all'inizio del film). Ancora una volta, però, lo stesso regista diventa un prestigiatore, in quanto preferisce impressionare il pubblico, e invece nasconde un pò le emozioni e, soprattutto, la trama della storia, che risulta un pò confusa, ma soprattutto un pò banale nel finale, soprattutto se paragonata ad un film dello stesso periodo e di tematiche simili, "The Illusionist", nel quale lo spettatore è all'oscuro della verità fino all'ultimo atto (fino al "prestigio" per dirla alla Nolan), e che rimane di qualche gradino superiore anche grazie a Edward Norton, che rimane ancora superiore sia Bale che a Jackman.
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[+] hai ragione ma..
(di simonex94)
[ - ] hai ragione ma..
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