The Prestige |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Hugh Jackman, Christian Bale, Scarlett Johansson, Michael Caine.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- USA, Gran Bretagna 2006.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 22 dicembre 2006.
MYMONETRO
The Prestige
valutazione media:
3,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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film "d'esplorazione"di elgatolocoFeedback: 257582 | altri commenti e recensioni di elgatoloco |
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martedì 22 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film veramente"d'esplorazione", questo"The PRestige"(da tradurre come"prestigio"ma anche come risultato dell'opera del prestigiatore, dove i due significati confluiscono nel reale prestigio conseguito dall'"illusionista"realizzando la sua opera al meglio), non in senso documentaristico(che è l'ambito dei TG, delle trasmissioni TV d'inchiesta, del documentario)ma in senso"gnoseologico", rivolto cioè alla conoscenza, meglio a come la si può conseguire-raggiungere. La prestidigiazione (illusionismo)è l'ambito in cui si può giocare sulla dicotomia illusione-"realtà", ma anche(e questo film di Nolano lo dimostra, contro vari tentativi, abbastanza limitati, di film anche molto recenti, sul tema)sullo svelamento di quel"velo di Maja"che ricopre la "realtà"quale la percepiamo, con gli strumenti limitati delle nostre capacità sensoriali. E' noto che anche una persona dalla vista e dall'udito perfetto non raggiunge mai la conoscenza totale del reale, per es., che, cioè, la percezione sensoriale ci dà una conoscenza comunque"monca"e limitativa-limitata-limitante del"reale"; sarà opportuno, per comodità, fare riferimento alla dicotomia kantiana del"fenomeno"(la realtà come appare, per semplificare)versus il"noumeno"(la"cosa in sé", ossia la "realtà"com'è veramente). IN questo senso, Arthur Schopenhauer, continuatore e(a suo parere), "perfezionatore"di Kant, con la sua apertura verso ambiti inesplorati(soprattutto allora, ossia nel 1800)della"realtà"(il pensatore si rivolgeva all'extra-sensoriale in senso"magico", ma noi non possiamo non pensare, oggi, alla scienza e il film è ambientato precisamente alla fine dell'Ottocento, quando molte conoscenze scientifiche, ancora"abbozzate", tendono ad affermarsi) , andava oltre, preconizzando altri ambiti di conoscenza. Il film, che rinuncia ad esibizioni"teratologiche"e"oscene"(ob scenam, letteralmente, cioè oltre l'ambito della "scena")di mostri, ghosts etc., allude invece, intelligentemente, a quanto può star dietro ciò che definiamo "realtà"o meglio il velo della stessa... E il cinema questa capacità di "mostrare alludendo"l'ha, se è cinema vero e di alta qualità, al sommo grado. Degli attori, eccelsi, è "inutile"(?) dire, da Caine a Bowie(partecipazione straordinaria)da Bale a Jackman alla Johansson. El Gato
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