gustibus
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mercoledì 2 settembre 2020
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codice di un indiscusso successo
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Stasera ho rivisto per la 4a volta "Da vinci Code"Mai visto una differenza così lontana tra centinaia di critiche negative e il debordante successo che questo film ha avuto nel mondo.Il libro di Dan Brown(50milioni di copie!)e sempre esaurito anche qua in Italia.Sono credente,ma MYmovies sa che io giudico il film nel suo insieme,storia,tecnica,recitazione,musica,fotografia,sceneggiatura.Solo la musica di Hans Zimmer salva il film!(da Oscar!)il soggetto?..tutti sappiamo che stravolge tutti i valori della teologia cristiana,qui tra fede,verita' e credenze non basterebbe la notte per addentrarsi.Robert Langdon(un ottimo Tom Hanks!) esperto nei simboli con AudreyTautou che alla fine si rivelera'la sorpresa del racconto.
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Stasera ho rivisto per la 4a volta "Da vinci Code"Mai visto una differenza così lontana tra centinaia di critiche negative e il debordante successo che questo film ha avuto nel mondo.Il libro di Dan Brown(50milioni di copie!)e sempre esaurito anche qua in Italia.Sono credente,ma MYmovies sa che io giudico il film nel suo insieme,storia,tecnica,recitazione,musica,fotografia,sceneggiatura.Solo la musica di Hans Zimmer salva il film!(da Oscar!)il soggetto?..tutti sappiamo che stravolge tutti i valori della teologia cristiana,qui tra fede,verita' e credenze non basterebbe la notte per addentrarsi.Robert Langdon(un ottimo Tom Hanks!) esperto nei simboli con AudreyTautou che alla fine si rivelera'la sorpresa del racconto.Bellissima la trasposizione dell'ultima cena con i suoi misteri,bellissimo il finale che non si puo'raccontare.Comunque bravo il regista Ron Howard(A beautiful mind-a mettere insieme una non facile situazione che mescola fantasia e sacrilego mettendo Maria Maddalena quasi la protagonista del film.Da sbigottire!Pero' se il film ha incassato 800milioni di dollari nel mondo,oltre alla curiosita'ce'stata la voglia di vederlo. Eppure voi l'avete stroncato scrivendo NI per la visione.Il film va visto nella versione di quasi 3ore!...Ma la stupidita'e'nel giudizio della critica o i milioni di persone che l'hanno visto sono tutte imbecilli?Io con sadismo avevo difeso il successo delle "50sfumature"ricordate?..ma qui siamo su un altro pianeta di valore e giudizio vero!Lo ritengo nel complesso "grande cinema"forse ho trovato inferiore Angeli e demoni,il secondo capitolo,Inferno..bello!Non pensiamo alla teologia,pensiamo che e'cinema!
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nicolò
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martedì 10 luglio 2007
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il blockbuster tratto dal best-seller del 2004
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Jacques Sauniere, uno dei curatori del Louvre, è trovato morto mezzo nudo nel museo e disposto per terra come l'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci. Autore del delitto è Silas (Paul Bettany), un misterioso killer albino, al servizio di Aringarosa (Alfred Molina), alto prelato dell'Opus Dei. Le indagini della polizia francese, capitananta dal commissario Fache (Jean Reno), coinvolgono anche lo studioso di simboli Robert Langdon (Tom Hanks) che, assieme alla crittologa Sophie Neveu (Audrey Tautou), si mette alla ricerca dei misteri del Santo Graal. Pubblicato nel 2003, 40 milioni di copie vendute, tradotto in 44 lingue, il romanzo "Il codice Da Vinci" è forse diventato il best-seller di maggior successo di inizio nuovo millennio.
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Jacques Sauniere, uno dei curatori del Louvre, è trovato morto mezzo nudo nel museo e disposto per terra come l'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci. Autore del delitto è Silas (Paul Bettany), un misterioso killer albino, al servizio di Aringarosa (Alfred Molina), alto prelato dell'Opus Dei. Le indagini della polizia francese, capitananta dal commissario Fache (Jean Reno), coinvolgono anche lo studioso di simboli Robert Langdon (Tom Hanks) che, assieme alla crittologa Sophie Neveu (Audrey Tautou), si mette alla ricerca dei misteri del Santo Graal. Pubblicato nel 2003, 40 milioni di copie vendute, tradotto in 44 lingue, il romanzo "Il codice Da Vinci" è forse diventato il best-seller di maggior successo di inizio nuovo millennio. Una scelta obbligata per il produttore Brian Grazer che da anni infila un successo dopo l'altro. Dietro la macchina da presa Ron Howard che, dopo il gran successo e i 4 Oscar di "A Beautiful Mind", s'è preso la briga di trasporre il best-seller di Brown con un film d'ottima fattura e alto costo su cui far troppe polemiche sarebbe ridicolo. Eppure i cattolici benpensanti si son fin "troppo accaniti su quello che è soltanto un fenomeno mondiale, fino a adesso letterario e ora anche cinematografico, del quale gli esercenti tutti van fin troppo fieri perché, diciamolo, "Il codice Da Vinci aiuta la produttrice Sony a batter cassa. Eppure il film non è nemmeno un gran thriller, lontanissimo da quelli che si facevano una volta: la suspense, dopo una bella prima mezz'ora, lascia presto il posto al buon mestiere e all'esperienza di Howard, che coi blockbuster senz'infamia e senza lode ha fin troppo a che fare fin dai tempi di "Apollo 13". Cosa resterà, quindi, di un film di cui sapete già tutto dalle campagne pubblicitarie, dai trailers e dal romanzo da cui è tratto? Forse soltanto il ricordo delle orrende gioie sadomasochistiche dell'albino Silas, come non se ne vedevano dai tempi dei monaci de "Il nome della rosa", e l'inseguimento sulla Smart, che vorrebbe far sembrare la pellicola un road-movie. La professionalità degli interpreti, la cui bravura è fuori discussione, soprattutto Tom Hanks, Audrey Tautou, Paul Bettany e Ian McKellen, è certamente all'attivo del film. Lo è anche l'ormai collaudata squadra al servizio di Howard: sceneggiatura di Akiva Goldsman, musiche di Hans Zimmer, fotografia di Salvatore Totino e scenografie di Allan Cameron. Manca, invece, il ritmo, l'entertainment, l'originalità che aveva il libro di Brown. Qui è tutto troppo spettacolarizzato e sensazionalizzato: la sensazione di essere finiti in un gioco troppo grande è onnipresente.
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sbattiuovo automatico
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lunedì 29 gennaio 2007
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tremate, gesù aveva figli, nipoti e bis nipoti!
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Servito in assoluta pompa magna con anesso cast da super mega kolossal il Codice da Vinci ha fatto piazza pulita di tutti gli avversari e ha frantumato il "termometro botteghino" arrivando tranquillamente a superare la scritta "record".
Logicamente gli italiani si sono subito accalcati fuori dalle sale per assistere alla "verità secondo Dan Brown" che oibò per qualche tempo è stato addirittura considerato dai pecoroni della peggior risma uno storico di prim'ordine!
Soprassiedendo per pietas ad una trama non banale ma stupida, assurda, insensata e soprattuto irreale (e con questo cito Piero Angela che nel suo libro "Viaggio nel Mondo del Paranormale" dice chiaramente 'Il cervello umano è predisposto a credere nell'insolito, anormale, non quotidiano.
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Servito in assoluta pompa magna con anesso cast da super mega kolossal il Codice da Vinci ha fatto piazza pulita di tutti gli avversari e ha frantumato il "termometro botteghino" arrivando tranquillamente a superare la scritta "record".
Logicamente gli italiani si sono subito accalcati fuori dalle sale per assistere alla "verità secondo Dan Brown" che oibò per qualche tempo è stato addirittura considerato dai pecoroni della peggior risma uno storico di prim'ordine!
Soprassiedendo per pietas ad una trama non banale ma stupida, assurda, insensata e soprattuto irreale (e con questo cito Piero Angela che nel suo libro "Viaggio nel Mondo del Paranormale" dice chiaramente 'Il cervello umano è predisposto a credere nell'insolito, anormale, non quotidiano...' e io aggiungo che non si accorge di quanto sia stupido ciò in cui crede) riprendendo il discorso, foss'anche la trama più emozionante e coinvolgente di sempre, la pellicola è un mix mal fatto, grossolano a tratti ridicolo nel suo scempio al cinema inteso come Settima Arte)
Capita che il divo Tom Hanks venga ridotto e schiacciato dal peso del suo personaggio di per se insensato; per non parlare del resto: regia e tutto l'ambardam correlato.
Dan Brown ci aveva confezionato una schifezza da porci, Ron Howard ci porta nel campo del ridicolo.
A chi lo esalta, a chi lo declama...consiglierei una cura sicuramente efficace: Hitchcock, Monicelli, De Sica, Visconti, Rossellini, Bergman, Orson Welles...e vediamo se definite ancora Il codice un capolavoro!
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il supercazzolatore
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martedì 20 febbraio 2007
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il museo...degli orrori
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Mettiamo da parte tutti i moralismi pro clericali che ci costringono ad accusare di blasfemia e eretismi questa storia.
Mettiamoli da parte, per un attimo, e basiamoci su qualche caratteristica non di certo trascendentale.
Per mia stessa ammissione oso affermare che il libro è farraginoso, avulso, macchiavellico e pure preciso storicamente esattamente come un videogioco.
In questo scialaquamento di celebrità che ronzano come delle folli api attorno al miele, nonostante l'impossibilità della storia mi aspettavo almeno delle interpretazioni, non dico eccellenti, ma almeno accettabili.
E invece nulla! esattamente nulla! se non facesse media con la già tapina media che gli intelligenti recensori di questo forum hanno già ramazzato come si fa con un cane barbone darei 0 stelle.
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Mettiamo da parte tutti i moralismi pro clericali che ci costringono ad accusare di blasfemia e eretismi questa storia.
Mettiamoli da parte, per un attimo, e basiamoci su qualche caratteristica non di certo trascendentale.
Per mia stessa ammissione oso affermare che il libro è farraginoso, avulso, macchiavellico e pure preciso storicamente esattamente come un videogioco.
In questo scialaquamento di celebrità che ronzano come delle folli api attorno al miele, nonostante l'impossibilità della storia mi aspettavo almeno delle interpretazioni, non dico eccellenti, ma almeno accettabili.
E invece nulla! esattamente nulla! se non facesse media con la già tapina media che gli intelligenti recensori di questo forum hanno già ramazzato come si fa con un cane barbone darei 0 stelle.
Questo perchè questo film è vuoto...inutilE...milioni di euro buttati nella pattumiera...
Non per essere anacronistico, ma dove sono i grandi film di una volta???? dove sono finiti, cari rispettivi dan brown & Ron Howard,Monicelli, Leone e Kubrick...lascio a voi il responso...
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pep82
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giovedì 26 giugno 2008
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iniziativa commerciale quanto il libro
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Film pessimo, se s'intende il cinema come arte. Regia asettica come la fotografia, sceneggiatura rabberciata ed attori spesso caricature dei personaggi che interpretano. Detto ciò, mi pare ovvio che il tema passi in secondo piano quando la rappresentazione è tanto sciatta. Nient'altro che un'iniziativa commerciale quanto il libro! Ah, sapevate che Brown è stato accusato anche di plagio? Film come "Il Codice Da Vinci" costituiscono l'altra faccia dei cinepanettoni. Se voleste indagare riscontrereste che il pubblico di Boldi e De Sica, quando vuole "impegnarsi" vede questa roba, ovviamente quando ben pubblicizzata ed aiutata in ciò da qualche polemica, come nel caso nostro. Eh sì, così in spiaggia potremmo atteggiarci ad intellettuali discorrendo delle boiate di Dan Brown, del "Cenacolo" di Da Vinci in cui si scorge una fantomatica Maddalena(che schifo, manipolare in questo modo un capolavoro dell'arte.
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Film pessimo, se s'intende il cinema come arte. Regia asettica come la fotografia, sceneggiatura rabberciata ed attori spesso caricature dei personaggi che interpretano. Detto ciò, mi pare ovvio che il tema passi in secondo piano quando la rappresentazione è tanto sciatta. Nient'altro che un'iniziativa commerciale quanto il libro! Ah, sapevate che Brown è stato accusato anche di plagio? Film come "Il Codice Da Vinci" costituiscono l'altra faccia dei cinepanettoni. Se voleste indagare riscontrereste che il pubblico di Boldi e De Sica, quando vuole "impegnarsi" vede questa roba, ovviamente quando ben pubblicizzata ed aiutata in ciò da qualche polemica, come nel caso nostro. Eh sì, così in spiaggia potremmo atteggiarci ad intellettuali discorrendo delle boiate di Dan Brown, del "Cenacolo" di Da Vinci in cui si scorge una fantomatica Maddalena(che schifo, manipolare in questo modo un capolavoro dell'arte...Informatevi presso un buon professore universitario e vi dirà come stanno realmente le cose e che quella di Dan Brown è una credenza priva di fondamento), del femminino e di sottocultura fantascientifica del genere. La vera cultura intanto muore se non spettacolarizzata, restando rifugio per pochi stoici. Infine, non vi chiedete perchè il capitalismo stia cercando da un po' di anni di sbarazzarsi della chiesa(tanto colpevole nel passato, quanto ignara vittima oggi)? Evidentemente, come diceva Pasolini, si sente sempre più la necessità di rendere l'uomo libero, di una libertà, però, quasi anarchica ed ovviamente consumistica, il che non prevede la religione nè alcun freno morale.In questa ottica s'inseriscono le lotte per la legalizzazione delle droghe, o per i diritti degli omosessuali(cosa giustissima, ma strumentalizzata dal potere) ed in generale per normalizzare, cioè far sì che tutti possano consumare allo stesso modo e con la stessa ferocia. In tal senso molto più pericolosa risulta la sinistra libertaria europea che inconsapevolmente fa il gioco del neo-capitalismo. D'altronde come rivelava Weber, il capitalismo nasce dallo spirito protestante, perciò già dall'inizio in conflitto con il cattolicesimo.
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drugoromano
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giovedì 12 luglio 2007
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meno brutto di quel che si dice.
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Ho visto il film pensando di vedere chissà quale immonda schifezza avendo letto le recensioni, in realtà nonostante la lunghezza per me è risultato sin troppo "veloce". Gli enigmi da risolvere si presentano uno dopo l'altro...e il buon vecchio Tom con un abilità fin troppo marcata li risolve uno ad uno. Purtroppo Howard non riesce a farci entrare nel film, si limita a riproporre con troppa velocità tutti gli argomenti del libro elencandoceli piu che analizzandoli. Alcune scene avrebbero meritato ben piu spazio. Altre sarebbero dovute essere elimnate, vedi scena flashback del pozzo e tutti i rimandi durante il film...non è assolutamente influente... Il punto piu basso del film si tocca con la faccia della Tautou dopo che Hanks gli dice di essere l'unica discendente di Gesu Cristo.
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Ho visto il film pensando di vedere chissà quale immonda schifezza avendo letto le recensioni, in realtà nonostante la lunghezza per me è risultato sin troppo "veloce". Gli enigmi da risolvere si presentano uno dopo l'altro...e il buon vecchio Tom con un abilità fin troppo marcata li risolve uno ad uno. Purtroppo Howard non riesce a farci entrare nel film, si limita a riproporre con troppa velocità tutti gli argomenti del libro elencandoceli piu che analizzandoli. Alcune scene avrebbero meritato ben piu spazio. Altre sarebbero dovute essere elimnate, vedi scena flashback del pozzo e tutti i rimandi durante il film...non è assolutamente influente... Il punto piu basso del film si tocca con la faccia della Tautou dopo che Hanks gli dice di essere l'unica discendente di Gesu Cristo....no comment.
Per quanto riguarda le discussioni della Chiesa mi sembrano abbastanza fuori luogo, è un film tratto da un romanzo basato su STUDI VERI ma EVENTI FINTI, e quindi non c'era bisogno che dicessero nulla...insomma ormai mettono il becco dappertutto, e in politica e nel cinema e nella musica...bha. Ognuno crede in quel che vuole, loro pensassero ai bambini in Africa non a Tom Hanks..
Per finire attori abbastanza sottotono, ma il film non è da buttare...certo con le attese che c'erano ci si aspettava di meglio...ma gli occhi mi continuano ad andare su quei 217mln di dollari solo in America di incasso. A Howard avevano chiesto questo, un bel filmotto commerciale per eguagliare il successo del romanzo, e mi sembra ci sia riuscito. Voto: 3
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benny90
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domenica 24 maggio 2009
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il codice da vinci: scomoda verita'?
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L'uscita nelle sale del thriller ispirato ( ma non copiato ) al best sellers di Dan Brown ha suscitato un vespaio degno della sua potenza.
La chiesa si è sentita offesa da quasi tutte le affermazioni del libro e di conseguenza del film ( come se fosse la cosa più scandalosa del mondo affermare che Gesù Cristo avrebbe potuto essere sposato con Maria Maddalena e avere da lei i suoi discendenti ).
Il pubblico ( ignorando le critiche della Chiesa e non solo quelle ) è accorso in massa nei cinema per godersi la riproduzione del libro che quasi tutti avevano letto.
I botteghini sono letteralmente impazziti e gli incassi sono stati a dir poco fenomenali.
Ora, posso capire le perplessità della Chiesa, ma se in Vaticano avessero la coscienza pulita questo film non dovrebbe essere così scandaloso e peccaminoso.
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L'uscita nelle sale del thriller ispirato ( ma non copiato ) al best sellers di Dan Brown ha suscitato un vespaio degno della sua potenza.
La chiesa si è sentita offesa da quasi tutte le affermazioni del libro e di conseguenza del film ( come se fosse la cosa più scandalosa del mondo affermare che Gesù Cristo avrebbe potuto essere sposato con Maria Maddalena e avere da lei i suoi discendenti ).
Il pubblico ( ignorando le critiche della Chiesa e non solo quelle ) è accorso in massa nei cinema per godersi la riproduzione del libro che quasi tutti avevano letto.
I botteghini sono letteralmente impazziti e gli incassi sono stati a dir poco fenomenali.
Ora, posso capire le perplessità della Chiesa, ma se in Vaticano avessero la coscienza pulita questo film non dovrebbe essere così scandaloso e peccaminoso.
E' solo un mio modestissimo parere ma in fondo credo che minacciare di bloccarlo nelle sale sia un meschino tentativo di nascondere qualcosa.
L' esistenza di un erede di Cristo ( se mai esistesse ) rovinerebbe la Fede o la rinnoverebbe?
L' idea di un Dio immortale è antica di millenni così come è antica l' idea del Dio sposato ( vedi Zeus ed Era ) e con figli ( Apollo etc ) eppure si è continuato a credere in questi Dei per secoli . Perciò, perchè il nostro Dio non può avere moglie e figli?
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antonello villani
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venerdì 26 maggio 2006
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hanks e tautou alla ricerca del santo graal
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Osteggiato dall’Opus Dei, criticato dalla Chiesa, accusato di plagio. Dan Browne, lo scrittore più chiacchierato dopo Salman Rushdie, è stato attaccato su più fronti ma si è preso la rivincita sullo schermo. A suon di dollari, ovviamente. “Il Codice Da Vinci” non poteva avere battesimo migliore, uscito in contemporanea mondiale con un battage pubblicitario da far impallidire persino i film che hanno incassato di più al botteghino, eppure accolto tiepidamente alla prima del Festival di Cannes. I critici non hanno gradito l’intreccio cervellotico dello scrittore inglese né le tracce disseminate nel corso dei millenni da abati, priori, sette e cavalieri: poco credibile per alcuni, troppo pericoloso per l’umanità secondo altri.
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Osteggiato dall’Opus Dei, criticato dalla Chiesa, accusato di plagio. Dan Browne, lo scrittore più chiacchierato dopo Salman Rushdie, è stato attaccato su più fronti ma si è preso la rivincita sullo schermo. A suon di dollari, ovviamente. “Il Codice Da Vinci” non poteva avere battesimo migliore, uscito in contemporanea mondiale con un battage pubblicitario da far impallidire persino i film che hanno incassato di più al botteghino, eppure accolto tiepidamente alla prima del Festival di Cannes. I critici non hanno gradito l’intreccio cervellotico dello scrittore inglese né le tracce disseminate nel corso dei millenni da abati, priori, sette e cavalieri: poco credibile per alcuni, troppo pericoloso per l’umanità secondo altri. Una cosa è certa, il regista Ron Howard getta alle ortiche una sceneggiatura che si affida ad ipotesi fantasiose, dialoghi appesantiti dal latino –ma perché parlare in una lingua morta?-, complotti che vedono la Chiesa ed il suo braccio “armato” complici di delitti ed insabbiamenti, vescovi che tramano nelle stanze del potere, abati che si fustigano per espiare i peccati, poliziotti corrotti . In tanto frastuono uno studioso di simboli religiosi dell’università di Harvard (Tom Hanks) e una poliziotta (Audrey Tautou) sulle tracce dell’assassino di suo nonno devono venire a capo di questo affascinante enigma. Howard incespica nella prima parte del film annoiando gli spettatori con l’inverosimile caccia al tesoro che si dipana per mezza Europa, si riprende poi nella seconda parte rendendo la storia più interessante grazie allo studioso del Santo Graal (l’attore Ian Mc Kellen è straordinario nel raccontare come un giallista i retroscena dell’enigma) e alle interpretazioni di quadri e bassorilievi di chiese per arrivare ad una verità sconcertante. Hanks è quasi stordito da tanto mistero, la Tautou scopre sulla sua pelle cosa significhi Santo Graal mentre il mondo continua ad interrogarsi sul più grande mistero della storia: Gesù Cristo era mortale o figlio di Dio? Tra storia e leggenda Dan Browne ha dato la sua versione dei fatti con un romanzo fantasioso anche quando si basa su fatti realmente accaduti; Costantino, Concilio di Nicea, vangeli apocrifi, Maria Maddalena, Priorato di Sion sono stati messi nel calderone per avallare una tesi che cambierebbe il volto della storia. La Chiesa non ha gradito ed ha pure parlato di blasfemia. Ron Howard riceve il testimone dallo scrittore portando sullo schermo “Il Codice Da Vinci”, ma il suo progetto sembra naufragare miseramente tra mille polemiche: troppo hollywoodiana e troppo cervellotica questa versione cinematografica che non convince neppure volendo sposare la tesi del libro. Al pubblico l’ultima parola.
Antonello Villani
(Salerno)
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[+] scrittore inglese?
(di ben2006)
[ - ] scrittore inglese?
[+] errata corrige: scrittore inglese
(di antonello villani)
[ - ] errata corrige: scrittore inglese
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