capitan barbossa
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martedì 13 marzo 2007
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ottimi elementi affogati in un pastrocchio
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Il film non convince assolutamente, al di fuori dell’indubbia bellezza di scenografie, fotografie, effetti speciali e colonne sonore eleganti e raffinate, avvince poco e sorprende per la sua infinita superficialità e stupidità, nella boria con cui si propone, nel tentativo di apparire un kolossal originale, colto ed avvincente.
Alla fine rimane solo il rimpianto di aver perso l’opportunità di creare un grande thriller, la delusione di un Howard, persosi completamete nella cura maniacale di ogni dettaglio, ed un Hanks, terribilmente fuori luogo e spaesato, mai visti in così pessima condizione e il dubbio che "il codice DaVinci sia stato fatto in velocità e con superficialità non per creare un film con la “F” maiuscola, c’erano tutti i presupposti perché questo avvenisse, ma un qualcosa che s’inserisse al tempo giusto nel dibattito scatenato sul libro e che, sfruttandolo nel modo giusto, sbancasse letteralmente il botteghino…almeno in questo Hanks e Howard hanno fatto un capolavoro.
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gaia
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lunedì 30 luglio 2007
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film venuto meno a delle grandi aspettative
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Se posso permettermi trovo che questo film è stato parecchio deludente. Questo potrebbe essere uno dei rarissimi casi in cui sia il pubblico, sia la critica sono d'accordo. Certo, ha battuto ogni record d'incassi sia in Italia che nel mondo, ma ritengo che questo primato sia dovuto alla grande fama scandalistica del romanzo: 52 milioni di persone (e ritengo che questo numero continuerà a salire) avevano letto il libro e ne erano rimaste colpite (chi positivamente, chi negativamente); è NATURALE che, all'uscita del film, queste si presentino puntuali all'entrata dei cinema per vederlo insieme a, aggiungerei, altri milioni di curiosi.
La trama è molto comune, la classica caccia al tesoro che fanno fare ai bambini durante le feste; ma il ritmo è molto veloce ed è alquanto difficile l'immediata comprensione degli indizi.
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Se posso permettermi trovo che questo film è stato parecchio deludente. Questo potrebbe essere uno dei rarissimi casi in cui sia il pubblico, sia la critica sono d'accordo. Certo, ha battuto ogni record d'incassi sia in Italia che nel mondo, ma ritengo che questo primato sia dovuto alla grande fama scandalistica del romanzo: 52 milioni di persone (e ritengo che questo numero continuerà a salire) avevano letto il libro e ne erano rimaste colpite (chi positivamente, chi negativamente); è NATURALE che, all'uscita del film, queste si presentino puntuali all'entrata dei cinema per vederlo insieme a, aggiungerei, altri milioni di curiosi.
La trama è molto comune, la classica caccia al tesoro che fanno fare ai bambini durante le feste; ma il ritmo è molto veloce ed è alquanto difficile l'immediata comprensione degli indizi. A questa confusione si devono aggiungere anche gli sfumati flashback, che non sono molto esaurienti.
Tom Hanks francamente è ridicolo nei panni dell'avvenente professore (e pensare che il Brown suggeriva dei probabili interpreti nel libro!) e la Toutou sembra una bambolina che cerca di sembrare adulta. L'unico che si salva, a mio parere, è l'attore albino: grandissima la sua interpretazione con il cilicio.
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(di byba)
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taniamarina
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sabato 23 maggio 2009
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non piace
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Già solo il libro di Dan Brown è discutibile per la sua (fatevelo dire) mancanza di originalità, giacché la famosa V di Leonardo e l'ipotesi che Maddalena fosse sua moglie, erano ipotesi vagliate da scienziati tacciati come dissacratori. Si aggiunge questa pellicola che di spettacolare non ha nulla (se non la perversa recitazione del più famoso albino di Holliwood) con un Tom Hanks che non convince e che, se continua di questo passo, rischia di perdere la sua credibilità di grande attore quale è. Film becero da perdere, assolutamente! Clicca taniamarina su google :)
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(di criticoso)
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mister bluff
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domenica 31 maggio 2009
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ce n'è da dire...
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Il film non è niente in confronto al libro. Quando ho saputo il nome degli attori principali (Hanks, Tautou, McKellen, Reno e compagnia bella) mi son detto: i casi sono due: o ne viene fuori il più grande capolavoro di tutti i tempi, oppure è la peggior fesseria mai venuta fuori da una pellicola! Ebbene, se consideriamo solo l'aspetto stilistico (regia, recitazione, fotografia e sceneggiatura), di certo ci troviamo di fronte alla seconda possibilità, fatta eccezione per il mitico albino Silas, l'unico che riesce dare un tocco in più a questo film. Tom è spento, quasi svogliato, mi sembra incredibile che sia lo stesso attore di tanti film che amo, per non parlare della Tautou, una delle mie attrici preferite, che però in questo film fa veramente schifo(da antologia la sua recitazione nella battuta:"Sporco bastardo fanatico!").
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Il film non è niente in confronto al libro. Quando ho saputo il nome degli attori principali (Hanks, Tautou, McKellen, Reno e compagnia bella) mi son detto: i casi sono due: o ne viene fuori il più grande capolavoro di tutti i tempi, oppure è la peggior fesseria mai venuta fuori da una pellicola! Ebbene, se consideriamo solo l'aspetto stilistico (regia, recitazione, fotografia e sceneggiatura), di certo ci troviamo di fronte alla seconda possibilità, fatta eccezione per il mitico albino Silas, l'unico che riesce dare un tocco in più a questo film. Tom è spento, quasi svogliato, mi sembra incredibile che sia lo stesso attore di tanti film che amo, per non parlare della Tautou, una delle mie attrici preferite, che però in questo film fa veramente schifo(da antologia la sua recitazione nella battuta:"Sporco bastardo fanatico!"). Reno si merita la sufficienza, anche perchè, a parte l'inizio, compare a saltelli. Ian McKellen è medio, niente da dire, senza infamia e senza lode. La regia fà veramente schifo, in certi passaggi è talmente banale... in altri è allucinata, non si capisce cosa stia riprendendo (non a caso Ron si è beccato un Razzie...)! La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, è uno strano incrocio fra il libro e "altro". A me lo stile di Dan Brown piace, non sarà originale, ma sa come tenere il lettore incollato alla pagina. Qui, però, si fatica ad arrivare alla fine. Ci sono dei passaggi, poi, che fanno addirittura piangere (la scena dell'inseguimento in retromarcia è una delle più tamarre che abbia mai visto in tutta la mia vita!). Infine le tematiche: qui è molto dura! Premetto di non credere nelle divinità propinateci dalle religioni ufficiali, pur nella mia democrazia detesto quei fanatici che credono in ogni sillaba dei Vangeli e della Bibbia (qui libro e film dicono una "santa" verità, ovvero che le Scritture le hanno realizzate degli uomini in carne ed ossa come noi), ma ho le mie idee. Secondo me queste sono ipotesi, per'altro già avanzate, per nulla originali, del tutto legittime, non vedo per quale motivo tacciarle e definirle eretiche. L'esistenza di un Cristo uomo e non divino non toglierebbe nulla al suo messaggio d'amore e fratellanza (io, da ragazzo di sinistra, ci tengo almeno a credere che Gesù sia stato il primo socialista della Storia), bensì permetterebbe alla Chiesa di abbracciare anche la frangia più materialista della popolazione. Secondo me ha fatto un grave errore a criticare libro e film, avrebbe fatto meglio a tentare di unire i due messaggi. Tornando al film, però, dico che queste tematiche vengono lasciate praticamente in secondo piano e non emergono realmente se non alla fine, quando Hanks dice:- Cristo potrebbe essere sia Uomo sia Divino.- Grazia al c... Ogni cristiano con un pò di cervello dice questo, non ci vuole un prof di simbologia!
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filippo catani
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sabato 9 luglio 2011
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quella volpe di dan brown
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Un esperto di codici e simboli di tutte le epoche è a Parigi per presentare il suo nuovo libro. Verrà chiamato con urgenza per raggiungere il Louvre dove è stato commesso un atroce delitto.
Versione cinematografica dell'omonimo bestseller che ha portato nelle tasche di Brown milioni di dollari. Diciamo che la trama e quanto viene spiegato è sì suggestivo ma non c'è nulla che non si sapesse già. Templari, streghe e Opus Dei sono da sempre terreni difficili per la Chiesa. D'altra parte è vero anche che la storia di Maria Maddalena può magari affascinare ma non ha nulla di mirabolante. Un grande cast al servizio di un film che si basa su uno di quei romanzi su cui dopo averlo letto ci si fa la fatidica domanda: ma come ha fatto a vendere così tanto? La bravura di Brown è stata sicuramente quella di aver messo insieme dati reali e tanti miti che hanno creato quella che definirei una suggestione di massa.
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Un esperto di codici e simboli di tutte le epoche è a Parigi per presentare il suo nuovo libro. Verrà chiamato con urgenza per raggiungere il Louvre dove è stato commesso un atroce delitto.
Versione cinematografica dell'omonimo bestseller che ha portato nelle tasche di Brown milioni di dollari. Diciamo che la trama e quanto viene spiegato è sì suggestivo ma non c'è nulla che non si sapesse già. Templari, streghe e Opus Dei sono da sempre terreni difficili per la Chiesa. D'altra parte è vero anche che la storia di Maria Maddalena può magari affascinare ma non ha nulla di mirabolante. Un grande cast al servizio di un film che si basa su uno di quei romanzi su cui dopo averlo letto ci si fa la fatidica domanda: ma come ha fatto a vendere così tanto? La bravura di Brown è stata sicuramente quella di aver messo insieme dati reali e tanti miti che hanno creato quella che definirei una suggestione di massa. Per chi ha studiato o si interessa dei temi sollevati non c'è nulla di particolare. Per chi si fosse appassionato consigliamo della letteratura specializzata e dei validi documentari.
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aristoteles
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domenica 15 novembre 2015
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opus dei
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Premetto che non mi interessa molto se quanto descritto nel film corrisponda a realtà o finzione,d'altronde viene chiaramente sottolineato che i personaggi sono frutto di fantasia.
Certamente se il tentativo del regista era di farci venire dei dubbi,ci riesce.
Lo fa atrraverso un'azione brillante e dinamica,misteri ben congeniati e personaggi accattivanti.
Ottima la fotografia e con ben poche falle la sceneggiatura,anche se non si entra mai nel capolavoro assoluto.
Resto fermamente convinto,ma non è merito del film,che la Chiesa qualche segretuccio nascosto ce l'ha ma a noi non è dato saperlo.
Come ancora oggi,non mi è ancora chiaro il vero motivo per cui le donne non possano celebrare messa.
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Premetto che non mi interessa molto se quanto descritto nel film corrisponda a realtà o finzione,d'altronde viene chiaramente sottolineato che i personaggi sono frutto di fantasia.
Certamente se il tentativo del regista era di farci venire dei dubbi,ci riesce.
Lo fa atrraverso un'azione brillante e dinamica,misteri ben congeniati e personaggi accattivanti.
Ottima la fotografia e con ben poche falle la sceneggiatura,anche se non si entra mai nel capolavoro assoluto.
Resto fermamente convinto,ma non è merito del film,che la Chiesa qualche segretuccio nascosto ce l'ha ma a noi non è dato saperlo.
Come ancora oggi,non mi è ancora chiaro il vero motivo per cui le donne non possano celebrare messa.
Eccellente l'interpretazione di Tom Hanks,ma lo sappiamo tutti che in qualsiasi ruolo,almeno lui,è una "sicurezza".
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esther.leonardo.it
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mercoledì 24 maggio 2006
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che delusione...
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Domenica sera sono andata a vedere il tanto atteso (e tanto discusso) "Il Codice Da Vinci". Avevo letto il libro di Dan Brown appena uscito e volevo testare se il geniale Ron Howard era riuscito a rendere quella storia così avvincente e complicata.
Il curatore del Louvre, Saunière, viene trovato morto all'interno del museo nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo. Intorno al corpo i numeri della serie di Fibonacci in ordine apparentemente casuale, delle scritte e un nome: Robert Langdon, un esperto di simbologia con il quale avrebbe dovuto incontrarsi qualche ora prima del delitto. Ma chi è stato a sparargli? E cosa significano quelle parole e il fatto che è stata la stessa vittima a disporsi in quel modo? Cosa deve riuscire capire lo studioso interpretato dal premio Oscar Tom Hanks e la nipote del curatore, Sophie (Audrey Tautou)?
In un crescendo di tensione e suspance, la storia dell'umanità cristiana viene completamente sconvolta dalle rivelazioni contenute nelle opere di Leonardo, e in particolare nell'"Ultima cena", dove l'apostolo alla destra di Gesù sarebbe in realtà Maria Maddalena.
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Domenica sera sono andata a vedere il tanto atteso (e tanto discusso) "Il Codice Da Vinci". Avevo letto il libro di Dan Brown appena uscito e volevo testare se il geniale Ron Howard era riuscito a rendere quella storia così avvincente e complicata.
Il curatore del Louvre, Saunière, viene trovato morto all'interno del museo nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo. Intorno al corpo i numeri della serie di Fibonacci in ordine apparentemente casuale, delle scritte e un nome: Robert Langdon, un esperto di simbologia con il quale avrebbe dovuto incontrarsi qualche ora prima del delitto. Ma chi è stato a sparargli? E cosa significano quelle parole e il fatto che è stata la stessa vittima a disporsi in quel modo? Cosa deve riuscire capire lo studioso interpretato dal premio Oscar Tom Hanks e la nipote del curatore, Sophie (Audrey Tautou)?
In un crescendo di tensione e suspance, la storia dell'umanità cristiana viene completamente sconvolta dalle rivelazioni contenute nelle opere di Leonardo, e in particolare nell'"Ultima cena", dove l'apostolo alla destra di Gesù sarebbe in realtà Maria Maddalena. Unica pecca: il finale. Molto deludente.
Il libro accompagna senza via di scampo alla riflessione e al dubbio. Si sfogliano le pagine con la tensione che solo pochi scrittori riescono a trasmettere. E ancora meno registi riescono a trasporre cinematograficamente.
Il film risulta lento, a tratti noioso e poco avvincente. Ambientazioni buie. Colonna sonora non azzeccata. 3/4 del film è costituito da conversazioni in francese sottotitolate. Confusa la spiegazione di quello che tante persone definiscono un'eresia. Ma non bisogna prendere tutto alla lettera. E' un film. L'altro è un libro. E come tali vanno giudicati. Ci si può affidare alla fede o ai documenti per potersi facilmente togliere qualsiasi dubbio. Perfino gli attori stessi sembrano poco convinti di quel che recitano.
In ogni caso penso valga la pena andarlo a vedere. Per chi ha letto il libro per poter fare il confronto, e per chi non l'ha letto... Anche solo per curiosità visto che già il primo giorno di proiezione ci sono stati incassi record ovunque!
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paolo ciarpaglini
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martedì 2 gennaio 2007
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film emozionante.
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Non credo vi sia il bisogno di riassumerne la trama, si tratta come ben sapete della trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Brown. Stupenda Audrey Tautou nella parte dell'ultima discendente di Maria Maddalena, affiancata da Tom Hanks, un nome una garanzia. Ottimo come sempre Jean Reno, se non avete ancora visto 'Leon', guardatelo. Non credo che il grande Ron Howard potesse estrarre dal romanzo di più. Il best-seller di Brown nasce fin dalla prima pagina di introduzione con parole ingannevoli, asserendo di non voler essere in alcun modo un libro con attinenze storiche, quando fa proprio del grande 'tema' il suo cavallo di battaglia. Quello di Brown non è un romanzo, ma il modo furbesco di un autore per dire la propria verità su fatti storici, condendo il tutto sapientemente.
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Non credo vi sia il bisogno di riassumerne la trama, si tratta come ben sapete della trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Brown. Stupenda Audrey Tautou nella parte dell'ultima discendente di Maria Maddalena, affiancata da Tom Hanks, un nome una garanzia. Ottimo come sempre Jean Reno, se non avete ancora visto 'Leon', guardatelo. Non credo che il grande Ron Howard potesse estrarre dal romanzo di più. Il best-seller di Brown nasce fin dalla prima pagina di introduzione con parole ingannevoli, asserendo di non voler essere in alcun modo un libro con attinenze storiche, quando fa proprio del grande 'tema' il suo cavallo di battaglia. Quello di Brown non è un romanzo, ma il modo furbesco di un autore per dire la propria verità su fatti storici, condendo il tutto sapientemente. E non c'è dubbio che Don Brown sappia far bene il proprio mestiere. Dobbiamo anche dire che sia l'uno, il film che l'altro il 'romanzo', debbono fortunatamente ringraziare il tempo in cui hanno visto la luce, il 21° secolo. In altri tempi 'un simile attacco' alla Chiesa non sarebbe stato ammesso. Ma per fortuna i tempi sono mutati e stanno continuando a farlo sempre più velocemente. Mentre il film vuol essere soltanto 'audace', il romanzo di Brown sfiora la comicità per la disperazione con cui cerca di convincere il lettore della veridicità di quanto afferma, con tanto di foto, gran dispiego di date e 'rivelazioni' che solo un fanta-genio come Brown, (denunciato anche per plagio) con grande faccia tosta, scrive per poi sconfessare puerilmente fin dalla prima pagina, ogni sua responsabilità, come avesse paura di quello che andrà a scrivere. Io credo in tutta serietà che la storia narrata, sia molto più accettabile nella versione filmica. I film non scrivono la storia, i libri sì. La supposizione dell'esistenza di un 'codice' nel dipinto di Da vinci, credo sia del tutto escludibile, ma la caparbietà 'cieca' con cui la comunità ecclesiastica cristiana vede solo quel che vuol vedere, è drammatica, in quanto dottrina che conta miliardi di adepti. Molti abbiamo ormai capito senza l'aiuto dell''illuminista' Don, la storia di Gesù Cristo, uomo, figlio di genitori, come tutti noi è ben lungi dalle favole arcaiche, che la Chiesa porta avanti ormai da 1500 anni. Tornando al film, a differenza di quanto sostenuto da molti, ritengo sia ben fatto. Ron Howard, regista di film come 'A Beautiful Mind', 'Cinderella Man', sa il fatto suo. Il film è emozionante, ben diretto, ottimamente interpretato, leggermente 'compresso', del resto la vastità dell'argomento è insostenibile. Perchè Leonardo da vinci 500 anni fà disegnò una donna a fianco di Gesù? perchè raffigura Pietro e non Giuda come il traditore, (con una mano consola Maddalena, nell'altra stringe un pugnale). Domande a cui non avremo mai una risposta. La V che formano le braccia dei 'due' non credo rappresenti niente, ma una forzatura in cui Brown vuol far leggere qualcosa. Il gioco di parole, Saint-Graal, Sang-Real può essere verosimile ma bisogna lavorare di fantasia. Le ultime scoperte archeologiche, ci dicono che probabilmente la tomba di famiglia di Gesù è stata ritrovata, ma le autorità Israeliane vi hanno costruito sopra un 'bell' albergo'. La tomba di 'Giacomo detto Il Giusto' anch'essa rinvenuta nel 2002, e le inscrizioni non lasciano dubbi. Era il fratello di Gesù, ma non è stato permesso di effettuare gli esami del DNA necessari per ricondurre ai resti trovati nel sepolcro di famiglia. Questa è la Chiesa
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kondor17
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mercoledì 4 marzo 2015
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così così
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Discreto filmetto adrenalin con una quantità industriale di colpi di scena. Alla fine il troppo stroppia e il ti resta in bocca il gusto di un minestrone insipido di simbolismi, sette, criptex, nonché poliziotti e preti che rincorrono un calice a forma di sarcofago. Un film raccontato e confuso, troppo simile al romanzetto di Dan Brown, lettura leggera per le vacanze estive. Per me un buon gradino sotto ad Angeli e Demoni. Passabile ma sciocco. E il bello è che molta gente anche ci crede!
Una nota al recensore. Non è il solo a leggere i libri. E anche se Dan Brown vende a palate, non vuol dire che sia un grande scrittore.
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marychan
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mercoledì 26 settembre 2018
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un capolavoro sottovalutato
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Non capisco come questo film non possa piacere, secondo me è una delle migliori pellicole dal 2000 in poi....se non è un capolavoro questo saran da oscar i film sui supereroi (visto che non si fa altro ultimamente). Il film è quasi uguale al libro, solo che in quest'ultimo ci sono molte più informazioni. Li ho adorati entrambi.I presupposti sono intriganti, e a quelli che si lamentano delle forzature vorrei far vedere la quantità di ricerche che servono per scrivere un libro del genere, tutti criticano senza saper fare. Le teorie alternative che sono state sapientemente intessute in un thriller non sono state scoperte da Dan Brown, ma a lui va il merito di averle mostrate al grande pubblico.
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Non capisco come questo film non possa piacere, secondo me è una delle migliori pellicole dal 2000 in poi....se non è un capolavoro questo saran da oscar i film sui supereroi (visto che non si fa altro ultimamente). Il film è quasi uguale al libro, solo che in quest'ultimo ci sono molte più informazioni. Li ho adorati entrambi.I presupposti sono intriganti, e a quelli che si lamentano delle forzature vorrei far vedere la quantità di ricerche che servono per scrivere un libro del genere, tutti criticano senza saper fare. Le teorie alternative che sono state sapientemente intessute in un thriller non sono state scoperte da Dan Brown, ma a lui va il merito di averle mostrate al grande pubblico. Tom Hanks è perfetto come sempre in ogni ruolo che fa mentre Ian McKellen avrebbe meritato l'oscar per la sua interpretazione dello storpio. Il film ha una colonna sonora coinvolgente, lascia lo spettatore stupito e il dubbio su cosa è realtà e cosa è fantasia. Che altro si può chiedere da un film? Forse non ci sono abbastanza gag divertenti per lo spettatore medio E per accordargli le stelle che merita.
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