Happiness

Film 1998 | Drammatico, 140 min.

Regia di Todd Solondz. Un film Da vedere 1998 con Ben Gazzara, Lara Flynn Boyle, Jared Harris, Dylan Baker, Jane Adams, Philip Seymour Hoffman. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 1998, durata 140 minuti. distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 3,34 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 giugno 2017

Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalment... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa Happiness ha incassato 3 milioni di dollari .

Consigliato sì!
3,34/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,69
CONSIGLIATO SÌ
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 25 marzo 2013
vooodoo

Il soggetto racconta e mette a nudo le contraddizioni e il bigottismo della società contemporanea, dipingendo il ritratto di una famiglia della medio-alta borghesia del New Jersey e di altri personaggi che casualmente vi vengono a contatto. Attraverso i molti caratteri vengono analizzate le diverse crisi generazionali, dal bambino undicenne che muore dalla voglia di crescere al sessantacinquenne [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 dicembre 2010
Sinkro

Bello che ogni tanto qualcuno guardi la società e la riesca ad osservare senza le fette di salame sugli occhi. Film sgradevole da vedere, e, per la sua "cattiveria", piace. Poche volte ho visto operazioni simili. Mi vengono in mente "Festen" (Vintemberg) e "Il ladro, suo moglie, l'amente, il cuoco" (Greenaway) anche se quì c'è una [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 ottobre 2016
no_data

Happiness secondo me è uno dei film più sottovalutati della storia del cinema, è un film tipo PVC-1, viene osannato dalla critica e poi viene buttato nel dimenticatoio, destinato a rimanere nell'underground e, al limite, essere rivalutato grazie a YouTube (un po' come "... E ora parliamo di Kevin"); come disse Andrea di ShivaProduzioni, "prendete American [...] Vai alla recensione »

domenica 4 maggio 2014
Dandy

Al suo secondo film,Solondz(anche sceneggiatore)organizza un abile mosaico sullo stile di Robert Altman,e mostra gli  orrori quotidiani di un gruppo di squallidi medio-borghesucci che tentano in tutti modi di dissimulare il proprio vuoto interiore o i propri scheletri nell'armadio nella finzione del quieto vivere.Un gruppo di "mostri" di tutti i giorni descritti con un humor nero [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 marzo 2015
stefano capasso

Le tre sorelle Jordan, la loro famiglia e le persone che ruotano attorno. Sono tutti alla ricerca di qualcosa di bello nella vita, alternando delusioni e speranze. Joy vorrebbe fare la musicista, colleziona insuccessi sentimentali e lavora ad un call center.  Helen è una scrittrice di buon successo, ma che non è felice di raccontare storie che non le appartengono.

martedì 20 aprile 2010
astromelia

la realtà è anche questa,perchè no? divertente a tratti ironico,mette in risalto le "difficoltà" della gente,mi ha strappato pure due risate,comunque ottimo film,bravi attori,seymour-hoffman sempre sopra le righe.

giovedì 1 novembre 2012
paride86

Commeda nerissima che si propone di scorticare la società americana e i suoi stereotipi. Brillante nella regia e nello svolgimento, come pure per gli attori; un po' meno per il pessimismo a senso unico che non riguarda unicamente i personaggi, ma tutto il genere umano.

domenica 3 novembre 2019
R.A.F.

Film caustico, coraggioso e straordinario, che dipinge in maniera cinica e spietata la media borghesia americana, così impegnata nella ricerca affannosa della felicità da essere sempre più infelice e sola. La storia ruota intorno a tre sorelle, tutte immancabilmente frustrate (anche se due di loro si ritengono realizzate), e al mondo apparentemente normale in cui si muovono, popolato [...] Vai alla recensione »

martedì 10 marzo 2015
il befe

bello

sabato 2 gennaio 2010
cambiof

Bellissimo film stile american beauty...migliore secondo me...

mercoledì 29 aprile 2009
il conte di montecristo

Todd Solondz mette inn scena un racconto cinico e lineare di ciò che è anche la vita americana borghese. Tutto ciò che gli uomini non dicono e fanno, sempre a volte esagerato, ma è verisimile. Ben costruito meriterebbe miglior successo. Chiunque l'ha visto è rimasto favorevolmente colpito

Frasi
"Vivo in uno stato di costante ironia!"
Una frase di Helen Jordan (Lara Flynn Boyle)
dal film Happiness - a cura di nic
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

New Jersey, "Garden State": a pochi minuti da Manhattan sembra esserci la felicità. Un piccolo Stato-giardino, disseminato di casette linde, abitato da famigliole tranquille, lontano dagli incubi del Central Park e ancora vicino, molto vicino al "sogno americano". Che però, come ci hanno insegnato schiere di sceneggiatori e registi, da tempo si è trasformato in un vero e proprio incubo.

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Si vede con pena profonda, Happiness (Usa, 1998). La felicità dichiarata nel titolo è il capovolgimento dell'infelicità mostrata nelle immagini, o almeno da esse suscitata. In questo consiste l'ironia: nel capovolgimento retorico del senso d'un discorso, o d'un film. A tale scopo, le sono essenziali un distacco (apparente) dal proprio oggetto e però, insieme, un solido punto di vista morale, per quanto [...] Vai alla recensione »

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