Titolo originale | Reds |
Anno | 1981 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 200 minuti |
Regia di | Warren Beatty |
Attori | Diane Keaton, Jack Nicholson, Warren Beatty, Maureen Stapleton, Bessie Love, Gene Hackman Edward Herrmann, William Daniels, Josef Sommer, Paul Sorvino, Nicolas Coster, Ramon Bieri, Dave King, Kathryn Grody, Jerry Hardin, Jan Triska, Jack Kehoe, Shane Rimmer, Åke Lindman, R.G. Armstrong, Ian Wolfe, Stefan Gryff, Norman Chancer, Max Wright, Tony Sibbald, Pat Starr, Christopher Malcolm, MacIntyre Dixon, Roger Sloman, Harry Ditson, Dolph Sweet, Jack O'Leary, Jerzy Kosinski, Eleanor D. Wilson, Leigh Curran, Brenda Curran, Nancy Duiguid, Gerald Hiken, Joseph Buloff, Denis Pekarev, Stuart Richman, Oleg Kerensky, Nikko Seppala, John J. Hooker, Pertti Weckström, Nina Macarova, Jose De Filippo, Andreas La Casa, George Plimpton, M. Emmet Walsh. |
Tag | Da vedere 1981 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,63 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 novembre 2017
"I dieci giorni che sconvolsero il mondo", ovvero la Rivoluzione d'Ottobre vista con gli occhi di un giornalista americano e di sua moglie. Il film ha ottenuto 12 candidature e vinto 3 Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, 7 candidature e vinto 2 Golden Globes,
CONSIGLIATO SÌ
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"I dieci giorni che sconvolsero il mondo", ovvero la Rivoluzione d'Ottobre vista con gli occhi di un giornalista americano e di sua moglie. Storia, politica, amore e libertà si fondono in un filmone costato quasi quaranta miliardi e forse non del tutto convincente, ma pervaso da una grande passione e da un'innegabile spettacolarità.
Nel 1915 Louise Bryant, una giovane scrittrice di Portland, conosce John Reed, un brillante giornalista di sinistra; i due si innamorano e Louise si trasferisce con Reed a New York, dove l'uomo è impegnato nel dibattito sul socialismo e nella campagna contro l'intervento militare americano. Nel frattempo in Europa infuria la guerra, e nel 1917 John e Louise partono per la Russia, dove sta per scoppiare la rivoluzione.
Quella di John Reed è una delle figure più importanti nella storia del giornalismo del ventesimo secolo. Nato a Portland nel 1887, Reed fu una delle principali voci della sinistra liberale americana, e nel 1919 pubblicò il famoso libro I dieci giorni che sconvolsero il mondo, una sensazionale cronaca della Rivoluzione Russa; morì un anno più tardi a Mosca, e divenne l'unico cittadino statunitense ad essere sepolto nel Cremlino. Nel 1981, il popolare attore Warren Beatty ha coronato un progetto coltivato da lungo tempo, quello di portare sullo schermo la vita di John Reed: il risultato è Reds, seconda prova alla regia di Beatty dopo la commedia campione d'incassi Il paradiso può attendere. A metà strada fra il classico bio-picture hollywoodiano ed il kolossal storico, Reds ripercorre nell'arco di oltre tre ore gli ultimi anni nella vita di Reed, ed in particolare il suo diretto coinvolgimento nella Rivoluzione d'Ottobre e nella diffusione del pensiero comunista in Occidente.
Accolto con largo entusiasmo da parte della critica, Reds costituisce senza dubbio l'opera più personale ed ambiziosa nella carriera di Beatty, che oltre a dirigerlo e produrlo ne ha firmato la sceneggiatura insieme a Trevor Griffiths e si è riservato il ruolo del protagonista John Reed (detto Jack), mentre nella parte di sua moglie, la reporter e femminista Louise Bryant, troviamo un'intensa Diane Keaton. Il fulcro del film di Beatty è proprio il rapporto fra questi due personaggi, raccontato in parallelo con i grandi eventi storici degli anni 1915-1920 (dalla presidenza Wilson alla Seconda Internazionale, passando per la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Sovietica). Mantenendosi sempre in ammirevole equilibrio tra la sfera pubblica e quella privata, Reds narra una tormentata storia d'amore legata in maniera imprescindibile all'attività professionale (e politica) dei suoi protagonisti, in un appassionato intreccio di ideologia e sentimenti arricchito da pagine di ampio respiro epico (come le memorabili sequenze della Rivoluzione d'Ottobre scandite dalle note dell'Internazionale).
Con questo straordinario affresco d'epoca, Warren Beatty ricostruisce le radici del socialismo in America attraverso le vicende dei suoi principali esponenti (i "rossi" del titolo), e ci descrive il fervore rivoluzionario nella Russia del 1917 ed il suo immenso impatto sullo scenario mondiale. Ma nel riportare le varie fasi del dibattito politico di quel periodo (nel quale Reed svolse un ruolo di primo piano), Beatty non manca di sottolinearne gli errori, i conflitti e le contraddizioni, alludendo all'inevitabile deriva del regime bolscevico in Unione Sovietica e al tramonto dell'utopia comunista. In definitiva, Reds è un perfetto esempio di "cinema di parola" in grado di unire il valore intellettuale della sceneggiatura alla forza trascinante delle immagini e dello spettacolo. Beatty e la Keaton, entrambi nominati all'Oscar, offrono due interpretazioni magnifiche, affiancati da un cast d'eccezione che comprende un magistrale Jack Nicholson nella parte del commediografo Eugene O'Neill. Geniale l'idea di inserire, nel corso del film, brevi interviste di una trentina di testimoni di quegli anni. Considerato uno dei capolavori del cinema del decennio, Reds ha ricevuto tre premi Oscar: per la miglior regia a Warren Beatty (premiato anche con il Golden Globe), per la miglior attrice non protagonista a Maureen Stapleton nel ruolo dell'anarchica Emma Goldman e per la miglior fotografia a Vittorio Storaro.
REDS disponibile in DVD o BluRay |
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Chiamiamolo il capolavoro di W. Beatty e il suo trionfo come regista. Chiamiamolo il film dell’anno (1981). Chiamiamolo l’ultimo film ad avere ricevuto tutte e quattro le nomination per la recitazione. Chiamiamolo uno degli ultimi colossal realizzato interamente senza ricorrere ad effetti virtuali. Chiamiamolo Reds. Questo film ci racconta la storia di Jack Reed, giornalista americano vissuto [...] Vai alla recensione »
Storia di John Reed, giornalista anticonformista e socialista, appassionatosi alla rivoluzione bolscevica tanto da decidere di partire per la Russia e cercare, al ritorno, di portare nella sua liberista america quei valori solidali e rivoluzionari. Troverà molti ostacoli, ma la caparbietà lo porterà a ritornare in Russia per ottenere l'ufficializzazione del suo partito da parte [...] Vai alla recensione »
Tre ore e un quarto è un tempo molto lungo per un film che, pur essendo di ottima fattura, man mano che scorre perde quel mordente emozionale indispensabile per essere definito capolavoro.
un film potente che si avvale di interpreti mitici,beatty fa il regista in modo grandioso e anche da attore non è male,la keaton resta una grandissima attrice. la storia di john reds viene raccontata con efficacia soprattutto nella seconda parte del film. un film lunghissimo ma che non fa mai stancare questo per chi ci capisce di cinema ovviamente.
Chiamiamolo il capolavoro di W. Beatty e il suo trionfo come regista. Chiamiamolo il film dell’anno (1981). Chiamiamolo l’ultimo film ad avere ricevuto tutte e quattro le nomination per la recitazione. Chiamiamolo uno degli ultimi colossal realizzato interamente senza ricorrere ad effetti virtuali. Chiamiamolo Reds. Questo film ci racconta la storia di Jack Reed, giornalista americano vissuto ai tempi [...] Vai alla recensione »
Sceneggiatura e regia: esagerazioni a non finire. Primi piani, sguardi, cappelli e cappellini, trasformazioni esagerate e continue delle toilettes a giustificare le circostanze, fino alla scena patetica con il fularino in testa: tutto per dare una mano al personaggio di lei, trainato da quello reso perfettamente credibile dal bravissimo Warren Beatty.
Eccolo Reds, «rossi»: con meno Oscar del previsto, ma con un coro critico dagli Stati Uniti che deve fare riflettere. Se per esempio il «New York Times» scrive: «Una grandiosa avventura romantica. Drammatizza l'emozione di essere giovani, idealisti e un po' assurdi in un periodo in cui tutto sembrava ancora possibile»; se la «Washington Post» spiega: «Sembra di assistere a una superba mostra fotografica [...] Vai alla recensione »