•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Maria Jacobini

Maria Jacobini è un'attrice italiana, è nata il 17 febbraio 1892 a Roma (Italia) ed è morta il 20 novembre 1944 all'età di 52 anni a Roma (Italia).

Fra le dive, le donne fatali che hanno imperversato folgoranti sugli schermi del cinema muto italiano, Maria Jacobini è stata un'isola di serenità, l'immagine personificata della dolcezza, della bontà, dell'amore semplice. Non ha trascinato gli uomini nel «gorgo del peccato,», ma li ha consolati, li ha fatti partecipi della sua garbata delicatezza. La sua arma è stata il sorriso, un inconfondibile, grazioso sollevare la bocca ad arco, le cui estremità erano le fossette delle guance.
Anche se all'inizio della sua carriera i ruoli interpretati da questa donna dalla bellezza calma e riposante sembrano contraddire quanto ora affermato. Infatti, alla Savoia di Torino e poi anche alla filiale romanda della Casa, i primi film della Jacobini sono quasi tutti delle truculente vicende dove la liliale protagonista si trova nei panni di una aggressiva seduttrice mangiauomini: è il caso di Pantera (1912), di La zingara (1912), di L'onta nascosta (1913). Ma sa anche essere una vibrante interprete della trepida e volitiva pulzella d'Orleans in Giovanna d Arco (1913) e in Ananke (1915), complicata vicenda di intrighi di corte.
Il meglio di sé lo dà però in Come le foglie (1916), dalla commedia di Giacosa, regia di Righelli, ove è Nennele tutta soffusa di un'accorata malinconia e in Addio giovinezza! (1918), regia di Augusto Genina, un tenero omaggio ad Oxilia, caduto l'anno prima sul fronte orientale.
Dopo vari film con Righelli, tra i quali spiccano Il viaggio (1921), dalla novella di Pirandello, Amore rosso (1922) da Théophile Gautier e l'aspro Cainà (1923), girato in Sardegna, l'attrice e il regista vengono scritturati dal produttore tedesco Jakob Karol, e a Berlino, costituita una Maria Jacobini GmbH, il primo film che mettono in cantiere è una Bohème (1923), in cui l'azione lunga e patetica appare sfrondata da molte delle superflue monotonie, mentre il progressivo sfiorire di Mimì è reso dalla Jacobini con toccanti espressioni di dolore e di spasimo per la vita che vien meno.
Sono molti i film che la coppia Righelli Jacobini, ora legati anche nella vita, realizza in Germania, oltre una dozzina, con cast internazionali e locations in tutt'Europa e spesso anche in Africa, affermandosi come figure di spicco del cinema europeo degli anni Venti. Né mancano ritorni in patria per film di tutto rispetto, come La bocca chiusa (1925) di Guglielmo Zorzi, Beatrice Cenci (1926) e Il Carnevale di Venezia (1927) o trasferte parigine come Maman Colibrì(1929), per la regia di Julien Duvivier.
Col sonoro, l'attività della Jacobini si dimensiona su partecipazioni marginali: nel 1937 diviene insegnante di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dai suoi corsi trarranno profitto future attrici come Adriana Benetti, Clara Calamai, Elli Parvo, Alida Valli e altre.

Da Le dive del silenzio, Le Mani, Genova, 2001.

Ultimi film

Drammatico, (Italia - 1942), 93 min.
Commedia, (Italia - 1942), 92 min.
Commedia, (Italia - 1942), 91 min.
Biografico, (Italia - 1940), 101 min.
Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati