Splendida ed incantevole modella ed attrice tedesca (ma di origini indiane) che ha saputo farsi conoscere in Italia, non tanto per i suoi ruoli cinematografici, quanto per quelli televisivi. Nata a Francoforte da padre indiano e madre tedesca, a 13 anni già iniziava la sua carriera di modella pubblicizzando prodotti di bellezza. Servizi promozionali che hanno immediatamente messo in risalto il suo bellissimo ed incredibile viso, mentre in segreto covava l'idea ed il sogno di diventare un'attrice completa.
Così Mandala Tayde si iscrive alla Central School Speech and Drama dove studia recitazione, danza moderna, salsa, fandango e impara a suonare la chitarra, ma si appassiona anche agli sport come l'equitazione, il basket, la pallavolo, il nuoto ed il biliardo. Nel 1996 corona finalmente il suo desiderio e recita nella serie tv "Jungle Hospital". Nello stesso anno, approda in Italia in cerca di fortuna e qui riesce a raggiungere velocemente traguardi importanti. Una buona gavetta come modella, sulle copertine delle migliori riviste di moda e nelle campagne di bellezza, le offrono la visibilità che le serve per affermarsi anche in questa nazione e un'altra gavetta, legata a ruoli decorativi sul piccolo schermo, le permette di farsi riconoscere. E riesce nel suo intento. I Pooh la vogliono come protagonista di un loro video musicale e nello stesso anno, il 1996, è nel cast della miniserie tv in 4 episodi per Canale 5 "Il ritorno di Sandokan" di Enzo G. Castellari, nel ruolo di Lady Dora Parker, accanto a Kabir Bedi. Da questo momento in poi la sua presenza sulle reti italiane sarà frequentissima: continua con Castellari nella fiction "Deserto di fuoco" (1997) accanto ad Alain Delon e la rincontreremo in "Tristano e Isotta" (1998) ed in "Tre Stelle" (1999) di PierFrancesco Pingitore, nel ruolo dell'attrice Iris Cavalcanti, personaggio ispirato a Clara Calamai, che divenne famosa a causa di una scena in cui appariva per un attimo nuda. Ma anche il cinema, finalmente, inizia ad accorgersi di lei. Disgraziatamente, però, solo poche battute nel film campione d'incassi di Leonardo Pieraccioni Fuochi d'artificio (1997) dove sarà Demiù, la vicina di casa dello scapolo Ottone, di cui lui poi si innamorerà perdutamente.
Un ruolo molto più vitale ed ironico la aspetta nel film di Vincenzo Salemme Amore a prima vista (1999) dove è Roberta, la figlia di un boss siciliano. Dopo queste due esperienze ritorna alla fiction, ma questa volta in Germania. E dopo un film indiano ed uno sceneggiato italiano - Cefalonia, i giorni dell'amore e dell'odio (2000) di Claver Salizzato -, arriva quella che, per sua stessa ammissione, è stata una delle esperienze più belle della sua vita: la commedia di Marco Ponti Santa Maradona (2001) accanto a Stefano Accorsi, Libero De Rienzo e Anita Caprioli. Qui Mandala è Lucia, una graziosa e piacevole indo-napoletana con una travagliata vita sentimentale. Marco Ponti, visto il successo del film, cerca di replicare e la inserisce nuovamente accanto a Libero De Rienzo nella pellicola A/R Andata e ritorno (2004).
Nel 2001 è tra i protagonisti della fiction fanta-thriller-politica "Il terzo segreto di Fatima" sulla seconda rete, ma è di notevole pregio anche il suo impegno nel prestare la sua immagine per la promozione della pubblicità progresso per la lettura e l'adozione a distanza. Una cosa, però, è certa e la dichiarano i critici televisivi: "Non è una fiction se non c'è Mandala Tayde!".