Nipote dell'architetto Frank Lloyd Wnight, studia recitazione con Maria Ouspenskaya e fa il suo esordio in teatro nel 1935 mentre si dedica al cinema dal 1940 con Twentieth-Mule Team (Giuramento di sangue) di Richard Thorpe. Firma un contratto con la 20th Century Fox e interpreta film con i registi più celebri dell'epoca, anche se spesso in parti di secondo piano, come in The Magnificent Ambersons (L'orgoglio degli Amberson, 1942) di Orson Welles. Alcuni anni dopo vincerà l'Oscar come attrice non protagonista per l'interpretazione fornita in The Razor's Edge (Il filo del rasoio, 1946) di Edmund Goulding. La sua bellezza apparentemente fresca e giovanile (una delle tante ragazze della porta accanto del cinema Usa) nasconde risvolti sensuali e una complessità psicologica a prima vista insospettabile. Oppure come in All about Eve (Eva contro Eva, 1950) di J. Mankiewicz, dietro un aspetto ingenuo e umile si celano ipocrisia e calcolo. Il ruolo della giovane attrice che a poco a poco arriva a scalzare quella già arrivata le procura una nomination all'Oscar e conferma le sue possibilità drammatiche. Tra gli altri film interpretati ricordiamo The Sullivans (La famiglia Sullivan, 1944) di Lloyd Bacon, Yellow Sky (Cielo giallo, 1948) di William A. Wellman You're My Everything (Sono tua, 1949) di Walter Lang, dove B. è Clara Bow, I Confess (Io confesso, 1953) di A. Hitchcock, The Blue Gardenia (Gardenia blu, 1937) di F. Lang, di cui è protagonista al fianco di Raymond Burr. Per la seconda metà degli anni '50 (ormai non è più sulla cresta dell'onda) i film da citare sono pochi: The Spoilers (I pionieri dell'Alaska 1956) di Jeff Hibbs, in cui si esibisce in uno spogliarello; la partecipazione al kolossal The Ten Commandments (I dieci comandamenti, 1956) di C.B. De Mille, Cirnarron (1960) di A. Mann e Walk on the Wild Side (Anime sporche, 1962) di E. Dmytryck. Alcuni critici hanno particolarmente apprezzato la sua interpretazione in un thriller di serie B, inconsueto, e un po' bizzarro dove la B. è un'assassina (con i capelli diventati biondi per l'occasione): The Come On (Colpo proibito, 1956) di Russel Bridwell. Negli anni '60 le sue apparizioni sullo schermo si diradano fino all'assenza completa, quando assieme al secondo marito (Randolph Galt, sposato nel 1960, dopo il fallimento del matrimonio 1946 53 con 1'attore John Hodiak) va a vivere in un luogo deserto dell'Australia. Esperienza di cui scriverà in un libro ben accolto dalla critica: 'Intermission: A True Story' (1976). Nel 1971 intanto era tornata al cinema e soprattutto sul palcoscenico, recitando il ruolo che nel film era di Bette Davis in 'All about Eve'. È apparsa anche in serial televisivi. Ha letto il commento del documentario The Architecture of Frank Lloyd Wright (1983), ha interpretato un film tv di James Ivory, Jane Austen in Manhattan (1980).
Da F. Di Giammatteo, Nuovo dizionario universale del cinema. Gli autori, Editori Riuniti, 1996, Roma
