Costas Mandylor, nato a Melbourne (Australia) e di origini greche, era una stella del calcio in Grecia e Australia. Quando la sua carriera di calciatore professionista è stata interrotta da diverse fratture da stress ai suoi stinchi, ha fatto le valigie e si è trasferito a Hollywood, dimostrando di poter diventare un attore acclamato negli Stati Uniti.
E’ diventato improvvisamente popolare quando è stato scelto nel cast di Oltre la vittoria (The Triumph of the Spirit), un dramma sull’Olocausto girato ad Auschwitz. Oliver Stone gli ha fornito un piccolo ruolo in The Doors, mentre la sua prima parte da protagonista è arrivata con L’impero del crimine (Mobsters).
Mandylor può vantare una celebrata carriera televisiva grazie al ruolo di Kenny Lacos, l’amabile e impulsivo personaggio della serie drammatica di David E. Kelley La famiglia Brock (Picket Fences), mentre in seguito ha sfruttato il suo aspetto mediterraneo nei panni di Alphonse Royo nella serie drammatica di Dick Wolf Players. E' stato descritto come uno degli uomini più belli del mondo dalla rivista People nel 1991 e uno dei volti più esotici del piccolo schermo ai giorni nostri. Tra le sue altre apparizioni televisive importanti, ricordiamo Sex and the City, Andromeda, Streghe (Charmed), Settimo cielo (7th Heaven) e Fastlane.
Dopo Players (1997) sono arrivati tanti film per il piccolo schermo e progetti più importanti. Ha avuto un piccolo ruolo nella pellicola di Sean Penn La promessa (The Pledge) e in Above and Beyond con Alexandra Paul. Recentemente, ha prestato la sua voce al personaggio di Hondshew nel film del 2007 Beowulf, che vedeva protagonista Angelina Jolie. Continua a recitare in televisione, con lavori come Solo desserts (Just Desserts) dell’Hallmark Channel, al fianco di Lauren Holly, e in numerosi film indipendenti, mentre è stato il protagonista della serie (che ha avuto vita breve) di David E. Kelley Wedding Bells. Un ruolo che lo ha fatto conoscere al grande pubblico è stato ovviamente quello del Detective Hoffman nella serie horror di Saw.
