Presentato al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, l'opera prima della regista e fotografa Stéphanie Di Giusto sarà al cinema dal prossimo 15 giugno.
Loïe Fuller, adolescente irrequieta che legge Shakespeare e tira col lazo, cresce col padre nel West americano. Alla morte violenta del genitore ripara in città dalla madre, una donna timorata di dio che vorrebbe farne una bigotta. Stretta negli abiti che la madre le cuce addosso, Loïe sogna di fare l'attrice e di calcare il palcoscenico. Tra un'audizione e una delusione trova il gesto che cambierà la sua vita e la condurrà dall'altra parte dell'oceano. Sprofondata dentro un mare di seta e attrezzata con lunghe bacchette inventa una danza impalpabile e illuminata da effetti cromatici. Ma l'America non è ancora pronta ad accogliere la sua visione, traslocata a Parigi trova un mondo all'altezza del suo talento. A contatto con i teatri e i movimenti artistici perfeziona la sua performance e diventa icona indiscussa al debutto del Ventesimo secolo.
Tutto ha avuto inizio con la fotografia in bianco e nero di una ballerina che fluttuava nell'aria avvolta in un vortice di veli. La didascalia recitava: Loïe Fuller: icona della Belle Époque. Ero curiosa di conoscere la storia della donna che si celava dietro a quei lunghi lembi di stoffa e ne sono rimasta sbalordita.
Opera prima della regista e fotografa francese Stéphanie Di Giusto, conosciuta anche con lo pseudonimo "Paf le chien", Io danzerò - di cui mostriamo in anteprima 13 minuti - sarà al cinema dal prossimo 15 giugno, distribuito da I Wonder Pictures