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Splendor XL, il corpo della voce

Lina Sastri, Nada e il regista Alessandro D'Alatri sono gli ospiti della dodicesima puntata della terza stagione di Splendor - Suoni e visioni.

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Alessandro D'Alatri 24 febbraio 1955, Roma (Italia) - 3 Maggio 2023, Roma (Italia). Regista del film The Startup - Accendi il tuo futuro.
domenica 16 aprile 2017 - Splendor

La voce e il corpo, sono i due elementi attorno ai quali ruota il dodicesimo appuntamento della terza stagione di Splendor - Suoni e visioni, spazio di intrattenimento culturale condotto da Mario Sesti che ospita per questa puntata Lina Sastri, Alessandro D'Alatri e Nada: ma sono anche ciò che definisce personalità e talento di chi raggiunge il mondo dello spettacolo. Non solo attrici e cantanti come Lina Sastri e Nada, anche registi come Alessandro D'Alatri - che hanno iniziato da giovanissimi a teatro.

C'è un personaggio che Pirandello ha inventato nella commedia in tre atti "Trovarsi", si chiama Donata Genzi, è un'attrice e in un particolare momento di sconforto e crisi di identità rivela: 'non mi sono mai fatta una voce'.
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Questa frase rappresenta a suo dire il pensiero di Lina Sastri: "Dopo tanti anni mi accorgo che anche io non mi sono mai fatta una voce, nel senso che sono rimasta 'io'. In teatro uso la mia voce naturale, quando canto invece cambio - ha spiegato -. Il corpo è molto importante, perché non mente dice sempre la verità. Si può mentire con uno sguardo, meno con il sorriso. Il corpo è come la natura, è più forte dell'intelligenza, ha più ragione". L'attrice napoletana, artisticamente scoperta da Eduardo De Filippo, si è da poco raccontata in "Mi chiamo Lina Sastri", edito da Guida Editori e completo di un cofanetto musicale "Appunti di Viaggio": "Si tratta di un'intervista che ha voluto farmi Ignazio Senatore, una sorta di confidenza racchiusa in forma scritta".


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In foto Lina Sastri.
In foto Nada.
In foto una scena del film The Startup.

Al cinema da qualche giorno, The Start Up di Alessandro D'Alatri che ha esordito da bambino in teatro con Luchino Visconti, ne "Il giardino dei Ciliegi". "Sin da piccolo ho capito che la recitazione era il gioco più bello del mondo. Vivevo in periferia per cui la mattina ero nei prati e il pomeriggio ero in teatro, due mondi contrapposti che mi hanno formato, da una parte ho ricevuto la concretezza dall'altra il fascino, la magia, la poesia dell'arte". Il suo ultimo film da regista è in questi giorni al cinema, The Start Up: "È la storia di un ragazzino che nel passaggio dalla maturità all'università capisce come vanno le cose in questo paese, tra delusioni e raccomandazioni, e decide di creare un'applicazione che misura il valore e il merito delle persone". Tratto da una storia realmente accaduta, D'Alatri ha deciso di raccontarla in immagini per "restituire fiducia ai ventenni che spesso sono mortificati da un atteggiamento collettivo che li vede superficiali e distratti, invece io credo sia una generazione straordinaria".

A quindici anni Nada si è ritrovata a calcare uno dei palchi più importanti, quello di Sanremo. "Ero così piccola che non mi rendevo conto di quello che vivevo, piano piano mi rendevo conto e cominciavo a conoscere la musica e ad avere delle esigenze. A un certo punto avevo voglia, oltra che ad interpretare, di metterci del mio e ho cominciato a scrivere, come se avessi ricominciato daccapo, raggiungendo la consapevolezza della mia crescita, ed è tutt'ora una continua evoluzione".
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La sua ultima fatica, "La Posa", è stata realizzata con Fausto Mesolella, recentemente scomparso, e Ferruccio Spinetti. "È l'ultimo lavoro di Fausto e mi sento privilegiata, ci siamo scambiati emozioni e porterò con me questo meraviglioso ricordo, e toccherà a me far conoscere questo nostro lavoro, disco unico di questa formazione che purtroppo non si riunirà più". Il brano "Senza un perché" è stato usato da Paolo Sorrentino nella serie The Young Pope, che dopo dodici anni ha deciso di utilizzarla: "Grazie a Paolo e a quel contesto questa canzone, in cui credevo molto, è arrivata a tutti".


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