Advertisement
Il cinema ritrovato a Firenze, al via oggi con L'armata Brancaleone

La seconda edizione del festival, in programma fino al 24 novembre.
di Olivia Fanfani

In foto Vittorio Gassman in una scena de L'armata Brancaleone di Mario Monicelli.
lunedì 21 novembre 2016 - 50 giorni di cinema

Ci sono film che sono chiara rappresentazione della storia del cinema; entrati nell'immaginario collettivo con la forza dirompente di una rivoluzione - di costume -, hanno saputo avvicinarsi al pubblico come nessun'altra forma d'arte prima e dopo di loro, forti di una prossimità con la vita che li ha resi, oltre che celebri, un ponte tra gli universi messi in scena dai grandi maestri e la quotidianità ordinaria cui abitua la realtà.
La Cineteca di Bologna, da sempre centro nevralgico in cui prendono vita iniziative tese ad avvalorare il patrimonio culturale cinematografico del nostro paese, porta a Firenze, nell'ambito della 50 giorni, la seconda edizione de Il Cinema Ritrovato, in programma dal 21 al 24 novembre 2016 al cinema La Compagnia. Film rarissimi, provenienti dagli archivi di tutto il mondo, restaurati e portati da pellicola in digitale, accompagneranno anche quest'anno il pubblico fiorentino.

Un viaggio che si nutre di capolavori indimenticabili, nati dal genio di grandi registi destinati a lasciare un'impronta indelebile con storie d'inalterata modernità.
Olivia Fanfani

L'armata Brancaleone di Mario Monicelli aprirà il festival in versione restaurata. Il film, fortunata rappresentazione della più brillante commedia all'italiana, proietta in un Medioevo polveroso e irresistibile. Summa della poetica del regista che, insieme a Age & Scarpelli alla sceneggiatura, ha firmato il suo capolavoro: un'avventura di salda presa comica in cui l'invenzione farsesca si mescola alla citazione colta. Vincitore di tre Nastri d'argento, l'opera fu presentata in concorso al 19°Festival di Cannes.
A seguire Break Up - L'uomo dei cinque palloni di Marco Ferreri, restaurato da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con Warner Bros. Qui, un industriale milanese, proprietario di una fabbrica di caramelle, viene convinto da un pubblicitario a basare una campagna promozionale su dei palloncini gonfiabili. Un film di denuncia, un'aperta critica del regista alla superficialità della società capitalistica e alla sua incapacità di rispondere a qualsiasi interrogativo vada al di là del tornaconto monetario.


SCOPRI LA 50 GIORNI
Una scena de Il sorpasso.
Una scena de Il camorrista.
Una scena di La battaglia di Algeri.

Il film d'esordio di Giuseppe Tornatore, Il camorrista, è in programma martedì 22. L'opera, che valse al maestro il Nastro d'argento come miglior regista esordiente, è ambientata nel carcere napoletano di Poggioreale, in una cruda rappresentazione del dominio della camorra nel napoletano. L'organizzazione di un tal "Professore" (Ben Gazzara) si arricchisce con spietati omicidi, spaccio di droga e tangenti, senza incontrare efficaci reazioni da parte dello Stato. Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Marrazzo, prende spunto dalla figura di Raffaele Cutolo.
A seguire, alle 20.30, Il sorpasso di Dino Risi verrà proiettato in una serata a sostegno dell'associazione Foemina, Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato. L'intramontabile storia di Bruno, un presuntuoso e spaccone giovanotto romano, che incontra casualmente un giovane e timido universitario (Jean-Louis Trintignant) trascina gli spettatori in un'avventura on the road in una deserta Roma di Ferragosto. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il dramma sociale in un film che è pilastro del cinema italiano.
In collaborazione con Festival dei Popoli, mercoledì 23, è la volta dell'omaggio a Vittorio De Seta, innovativo documentarista che ha fatto dell'uso del colore una vera e propria arte insieme all'utilizzo del suono in presa diretta in un'epoca in cui il cinema italiano credeva che il montaggio sonoro potesse essere esclusivamente prodotto in studio.

Verrà presentato il primo lungometraggio a soggetto di Vittorio De Seta: Banditi a Orgosolo, Premio Miglior Opera Prima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1961.
Olivia Fanfani

La rassegna si conclude Giovedì 24 novembre con il capolavoro vincitore del Leone D'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 1966, La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna e Istituto Luce. Il film è una magnifica rievocazione di un momento storico cruciale nel cammino della lotta per l'indipendenza algerina e della figura di un capo rivoluzionario, Alì La Pointe. Vincitore del Leone d'Oro alla Mostra di Venezia nel 1966, è certamente l'opera di maggior rilievo del regista: di grande rigore espressivo, tale da rasentare, in alcuni punti, il documentario.
Infine, alle 20.30, a chiudere la rassegna sarà Signore e Signori, di Pietro Germi, capolavoro insignito del Grand Prix per il miglior film al 19° Festival di Cannes. Una satira nera, bruciante, costruita per immagini su una sceneggiatura di Age e Scarpelli, ispirati a loro volta da un'idea di Ennio Flaiano, coinvolto dall'interesse per l'emancipazionse dal genere boccaccesco della pellicola a episodi.


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati