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I capolavori del maestro Truffaut in streaming su MYMOVIESLIVE!

Una collezione imperdibile.
di Giancarlo Zappoli


mercoledì 16 luglio 2014 - News

A partire da stasera alle ore 21.30 MYMOVIESLIVE! in collaborazione con BIM Distribuzione offre all'esclusivo pubblico FREE e UNLIMITED un'opportunità unica. Con cadenza quotidiana sarà infatti possibile immergersi nell'opera di un Maestro del cinema come François Truffaut attraverso la visione di 13 sue opere fondamentali. L'intera collezione è da subito disponibile on demand per i profili UNLIMITED.

Si comincia con I quattrocento colpi, capolavoro assoluto in cui si incontra per la prima volta l'alter ego del regista: l'allora ragazzino Antoine Doinel interpretato da un esordiente Jean-Pierre Léaud. Antoine vive con la madre e il patrigno in un quartiere popolare di Parigi ma non si sente amato. Questa situazione lo spinge a 'fare i 400 colpi', una forma idiomatica francese che si può avvicinare al nostro 'fare il diavolo a quattro'. La scena finale del film resta impressa in modo indelebile nella memoria di chiunque abbia avuto la fortuna di assistervi.

Giovedì 17 è la volta di Tirate sul pianista che trae origine dal desiderio di mostrare come anche una storia da 'séries noires' (i nostri 'gialli') può avere un valore artistico. Ecco allora un inizio in cui un uomo inseguito da un'auto che cerca di investirlo si rifugia in un locale di periferia in cui si fa musica. Al piano c'è suo fratello Charlie Koher, uno straordinario Charles Aznavour che aderisce perfettamente allo spirito del film che Truffaut espone in questi termini: "si è trattato di non condurre mai una scena là dove ci si attende che vada a finire".

Venerdì 18 si può assistere a quello che costituisce uno dei capisaldi del cinema contemporaneo, Jules e Jim. La vicenda si sviluppa tra il 1912 e i primi Anni Trenta e racconta dell'amicizia del tedesco Jules e del francese Jim che finiscono con l'innamorarsi della stessa donna, Catherine. Truffaut tiene fermo il principio che ha guidato il cinema di uno dei suoi maestri, Renoir, il quale affermava che la storia deve sempre passare in secondo piano rispetto ai personaggi. Una splendida Jeanne Moreau, affiancata da Oskar Werner e da Henri Serre, ne è la testimonianza.

Sabato 19 luglio compiamo un piccolo passo indietro prima di procedere nuovamente. Assistiamo infatti a Les Mistons, il cortometraggio che offre l'opportunità di scoprire come sin dall'inizio Truffaut fosse interessato dai sommovimenti del cuore che si presentano nel delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Sono gli stessi sommovimenti che tornano poi a presentarsi nella vita successiva e che l'ormai diciassettenne Antoine Doinel avverte innamorandosi perdutamente (e con poche speranze) di una ragazza in Antoine e Colette.

Domenica 20 luglio è la volta di La calda amante, esempio di come la distribuzione italiana talvolta distorca i titoli originali (La peau douce) offrendo del film un'immagine del tutto lontana dal vero. Perché la vicenda che coinvolge Pierre Lachenay con l'hostess Nicole non ha nulla del calore di una passione ma mette in luce la mediocrità di un rapporto in cui il 'calore' della sensualità viene invece offerto al personaggio della moglie Franca.

Lunedì 21 luglio Antoine Doinel torna al centro dello schermo con Baci rubati. Ormai adulto ed espletato il servizio di leva Antoine continua ad avere una vita sentimentale decisamente disordinata. Questo consente a Truffaut di interrogarsi insieme al suo personaggio sulle donne e sul mistero che le sottrae alla comprensione da parte degli uomini. La prima inquadratura si riferisce alla campagna che all'epoca coinvolgeva il regista nella difesa della Cinémathéque.

Il 22 luglio con Le due inglesi si torna a una storia ambientata nel passato, a cavallo tra il XIX e il XX secolo ed ispirata da un romanzo dello stesso autore di "Jules e Jim". Il facoltoso Claude Roc conosce Anne Brown una giovane scultrice inglese figlia di un'amica della madre. Costei lo invita in Inghilterra con lo scopo di fargli conoscere la sorella Muriel che soffre di disturbi alla vista. Claude se ne innamora ma le madri di entrambi si oppongono. Da qui si sviluppa una storia complessa di passioni e ritrosie in cui Truffaut torna sul tema del triangolo amoroso prendendosi il tempo di indagare senza fretta nell'animo dei protagonisti.

Tutt'altro clima il 23 luglio con Mica scema la ragazza!. Truffaut si diverte a passare dalla letteratura 'alta' a quella popolare che lui ritiene altrettanto degna di interesse. Ci presenta Camilla Bliss, una ragazza in attesa di giudizio per omicidio. Attraverso questo personaggio Truffaut vuole continuare "la distruzione dell'amore romantico con l'affermazione della realtà brutale, della lotta per la vita". Lo fa presentandoci le avventure di una fanciulla disinibita che si muove in una provincia francese in cui gli ideali non contano granché.

Antoine Doinel chiude il ciclo a lui dedicato giovedì 24 luglio con L'amore fugge. Ora ha una relazione con Sabine, commessa in un negozio di dischi. Intanto deve occuparsi del divorzio dalla moglie Christine. Accompagnando il figlio alla stazione incontra colei che aveva corteggiato da giovane, Colette. Truffaut rivisita il passato del suo alter ego proponendoci una rilettura dei film precedenti con uno sguardo nuovo che mette in gioco anche una relazione fondamentale: quella con la figura materna.

Col L'ultimo metrò (venerdì 25 luglio) ambientato nella Francia occupata dai nazisti Truffaut dice la sua su quel periodo storico innervandola con una riflessione sul rapporto tra cinema e teatro. E' l'occasione per lavorare con Gérard Depardieu e Catherine Deneuve a cui offre i ruoli del giovane attore e della responsabile della compagnia teatrale il cui autore (suo marito) si nasconde nella cantina del teatro perché ebreo ricercato. Visto da più di un milione di persone solo a Parigi è stato per Truffaut uno dei più grandi successi commerciali.

Sabato 26 luglio La signora della porta accanto vede Depardieu tornare a collaborare con Truffaut in una vicenda in cui una passione, spentasi con una separazione otto anni prima, torna ad esplodere. A fianco dell'attore una splendida Fanny Ardant che entra così nel cinema e nella vita del regista.

Domenica 27 è il giorno giusto per chiudere il percorso con Finalmente domenica!. Julien Vercel, un agente immobiliare, viene accusato dell'assassinio dell'amico Massoulier avvenuto nel corso di una battuta di caccia. Ma nulla è come sembra inizialmente in questo ultimo film del regista che è anche un omaggio a una grande attrice e compagna (Fanny Ardant) ma più in generale un riconoscimento esplicito della superiorità del femminile anche nel cinema. "Ho sempre pensato che le storie, i racconti, non potevano che essere imbastiti intorno a una donna, perché le donne - ed è la stessa cosa in letteratura- conducono la trama con più naturalezza degli uomini."

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