Uomo e macchina in guerra per il futuro
Nel 1984 James Cameron, forse uno dei più grandi registi di cinema d'azione spettacolare aveva portato sullo schermo Terminator. Per tutti era un film che innalzava nell'olimpo Arnold Schwarzenegger, per molti però la figura di Sarah Connor, futura madre del capo della resistenza interpretata da Linda Hamilton, muscolosa, decisa e risoluta era un personaggio femminile affascinante assimilabile alla Sigourney Weaver/Ripley della saga di Alien.
Dopo due sequel più o meno di successo l'idea di sviluppare una serie dedicata all'umanità più che ai cyborg è nata nel 2007: ha così origine Sarah Connor Chronicles.
La serie televisiva che si inserisce temporalmente dopo Terminator 2 - Il giorno del giudizio narra le vicende di Sarah e di suo figlio John Connor e la loro fuga verso la salvezza, la salvezza dell'umanità. A proteggerli nell'episodio pilota, ambientato prima nel 1999 e poi nel 2007, c'è un terminator riprogrammato dal nome Cameron (un riferimento al regista dell'originale), un cyborg al femminile che costituisce un elemento bridge fra l'uomo e la macchina. Perchè questa serie televisiva che ripesca un film di successo anni '80, in linea con il trend di molti settori come moda e musica, è un tentativo per analizzare e sviluppare il rapporto che esiste fra uomo e macchina, carne e metallo, calore e freddezza.

La tecnologia tra fiction e realtà
L'evoluzione tecnologica che nell'84 era solo prevista, poiché i personal computer erano alle prime armi (erano sul mercato l'Apple IIe e il 5150 IBM), internet era ancora lontana, e la telefonia cellulare era solo un miraggio, nel 2007 è realtà. E quindi quello che era considerato semplicemente fantascienza, oggi fa parte del nostro quotidiano. Sebbene con orizzonti temporali differenti, il confronto fra uomo e macchina esiste ogni singolo giorno. Non è un cyborg ciò che noi dobbiamo affrontare ma un'esistenza in cui la tecnologia, mezzo con cui raggiungere dei fini, non permetterebbe a molti di lavorare, comunicare, vivere. Questa spada di Damocle, se vogliamo drammatizzare, ci rende sempre più potenti e allo stesso impotenti nei confronti di qualcosa creato dall'uomo su cui l'uomo ha sempre meno controllo. Il passato, il presente e il futuro di Sarah Connor Chronicles è un grido d'aiuto dell'umanità (il rapporto madre figlio ne è la rappresentazione) e una fuga per garantire un futuro che non sia in mano totalmente alla tecnologia. L'attualizzazione di un futuro utopico che autori come Asimov hanno anticipato è oggi attuale, e la sottile linea che divide la fantascienza da ciò che realmente esiste. Terminator (come Blade Runner) relazionava uomo e rappresentazione dell'uomo mettendoli allo specchio, oggi Sarah Connor Chronicles non si limita a mettere di fronte Sarah, John e i cyborg, ma inserisce questa sfida all'interno della società, che non comprende il pericolo e che prosegue il suo cammino cercando di eliminare chi crede che il mondo finirà per essere controllato dalle macchine. Il giorno del giudizio è vicino? Difficile dirlo, ma il potere della tecnologia è sempre più grande. Quindici anni fa questo articolo probabilmente non l'avreste mai letto.