A caccia di un progetto rivoluzionario
Il successo cinematografico di Luigi Lo Cascio inizia nel 2000 con la felice interpretazione di Peppino Impastato nel lungometraggio di Marco Tullio Giordana e continua senza sosta a impegnarlo a tempo pieno facendone uno dei migliori interpreti del cinema italiano. Ma l'attore nasce dal cabaret e il suo talento recitativo cresce e si forma sul palcoscenico del teatro, il primo grande amore, al quale è ritornato due anni fa con in mente un progetto artistico che vive sull'unione e lo scambio di linguaggi scenici diversi.
Il testo di partenza è la tragedia greca "Le Baccanti" (406 a. C.) di Euripide che racconta la rabbia di Penteo, re di Tebe, nei confronti di Dioniso, ritenuto un falso dio figlio di due mortali. La decisione del tiranno di estromettere Bacco dalla città scatena l'ira di quest'ultimo che prepara una vendetta truculenta, al limite dell'immaginabile. Lo Cascio ama le riflessioni che nascono da questo racconto e decide di farsi interprete e autore della rivisitazione moderna del testo, tenendo ben presente la ricerca di una forma teatrale che avesse la caratteristica del nuovo e dell'imprevedibile.

Il cinema bussa alle porte del teatro
Lo spettacolo teatrale che mette in scena è intitolato "La caccia" ed è il risultato di un gioco a incastri che ha gli ingranaggi del cinema d'animazione ma, allo stesso tempo, per muoversi ed esprimersi, ha bisogno del movimento del corpo e del suono della parola. La forma diventa quella di un "monologo multimediale" che permette il dialogo tra il linguaggio dell'attore e quello delle immagini in movimento ideate e realizzate dallo scenografo Nicola Console (che aveva già lavorato con Lo Cascio nel suo film d'esordio I cento passi e nello spettacolo teatrale "Nella tana", omaggio alla letteratura di Kafka). Un'intrecciarsi di visioni e suoni che rende tangibile i tormenti provati da Penteo durante la notte prima di andare incontro a una morte cruenta, interrotta ora da spot pubblicitari, che Lo Cascio definisce "corroselli", rimandi contemporanei che riempiono di significati originali la storia di Euripide. Un modo innovativo di fare spettacolo impegnato che nasce dal talento di un attore che ha saputo intrecciare la forza del disegno animato con le dinamiche teatrali.
Il tour che toccherà le maggiori città italiane è appena cominciato. Il carrozzone che mette in scena un mondo fatto di vendetta, punizioni infernali e annientamento ha aperto la caccia agli interrogativi sulla comunicazione tra gli uomini. Ma il pubblico è avvertito: lo spettacolo è consigliato solo a chi ha voglia di farsi sedurre dalla fascinazione del dubbio.