Attore teatrale prestato al cinema e alla televisione, Rory Kinnear nasce a Londra il 17 febbraio 1978 da Roy Kinnear e Carmel Cryan, attori inglesi. Figlioccio dell'attore Michael Williams, cresce nell'ambiente che gravita attorno alla recitazione e ne resta folgorato. Decide, così, di intraprendere la stessa strada dei genitori e, dopo aver studiato Letteratura inglese al Balliol College di Oxford, si dedica alla recitazione iscrivendosi alla London Academy of Music and Dramatic Art. Terminati gli studi, Kinnear dà avvio alla carriera teatrale che lo porta a lavorare con la Royal Shakespeare Company e il Royal National Theatre. Sul palcoscenico ottiene importanti riconoscimenti, come il Laurence Olivier Award per la sua performance nei panni dello scandaloso Sir Fopling Flutter in "The Man of Mode" al Royal National Theatre nel 2008 e due Evening Standard Drama Awards per il ruolo di Amleto (2010) e per quello di Iago in "Otello" (2013).

Al cinema e in tv
Dopo aver debuttato nel 2001 sul piccolo schermo in alcuni episodi di serie tv, nel 2007 Kinnear interpreta Kyle Betts nella serie tv Five Days, incentrata sulle indagini sulla scomparsa misteriosa di una giovane donna, mentre è in macchina con i suoi bambini. Nel 2008 ottiene grandi consensi per il suo ritratto ironico di Denis Thatcher in Margaret Thatcher: The Long Walk to Finchley (2008), film tv della BBC sui primi anni della carriera politica della lady di ferro. Nello stesso anno esordisce al cinema, nei panni dell'agente governativo Bill Tanner nel film su James Bond Quantum of Solace di Marc Forster, ruolo che riprende in Skyfall (2012) di Sam Mendes. Si tratta, quindi, di un debutto tardivo ma importante, che prosegue con Wild Target (2010) di Jonathan Lynn, commedia nera su un serial killer che diventa un falso detective per amore, con Bill Nighy, Emily Blunt e Rupert Everett. Nel 2009 interpreta il manager dei Beatles Brian Epstein nel film tv Lennon Naked di Edmund Coulthard, biopic su John Lennon, che esplora lo spazio tra la vita pubblica e quella privata di una delle icone più celebri al mondo. Nel 2011 è Michael Callow in Black Mirror, miniserie che riflette sull'uso ossessivo della tecnologia nelle vite di oggi. Nel 2012 incarna il tossico e violento Bob Oswald in Broken di Rufus Norris, storia di una ragazzina di undici anni che deve affrontare la crescita in un contesto sociale in cui regnano la brutalità e il degrado. Apparso in diverse produzioni della BBC, nel 2013 interpreta lo scrittore Michael Baker nella sitcom Count Arthur Strong, storia di un delirante showman in pensione, che prova a scrivere la propria biografia con l'aiuto del figlio di un suo ex collega. Sempre nel 2013 è David Whitehead in Southcliffe, miniserie tv incentrata sulle sparatorie provocate da un uomo in una cittadina inglese. Nel 2013 Kinnear torna al cinema con un piccolo ruolo in Cuban Fury di James Griffiths, commedia romantica su un ex campione di salsa cubana diventato un ingegnere annoiato. La sua passione per il ballo si accende nuovamente grazie alla cotta per il suo nuovo splendido capo. Nel 2014 l'Hamlet del National Theatre di Londra, che gli è valso importati riconoscimenti nel 2010, approda sul grande schermo, mostrando il talento di Kinnear nel mette in scena la secolare inquietudine dell'eroe shakespeariano di fronte al soprannaturale disegno del suo tragico destino. Prossimamente lo vedremo nella commedia sentimentale Man Up di Ben Palmer, nel drammatico The Imitation Game di Morten Tyldum e nella serie tv Penny Dreadful, che riunisce alcune delle più iconiche e terrificanti figure della letteratura della Londra vittoriana, come Dracula, Van Helsing, Dorian Gray e il dottor Frankenstein.