Non si può che parlar bene di Lizzy Caplan. Anche volendo è proprio impossibile parlare male di lei. Duttile, convincente, bellissima, ambigua e quanto altro, Lizzy Caplan arriva nei grandi schermi italiani imbruttita, con i capelli oleosi e un look da alternativa-dark-artistoide che muore dalla voglia di vendicarsi contro la terribile e crudele ape regina della scuola Regina George, magistralmente interpretata da Rachel McAdams, usando come strumento la nuova arrivata Lindsay Lohan! Quel film, Mean Girls è una miniera di piccoli diamanti grezzi, a pensarci bene. Ci fa conoscere la grande Tina Fey, regina incontrastata del "Saturday Night Live" che è interprete (era l'insegnante di matematica) e autrice della sceneggiatura, ma anche Lindsay Lohan, la già sunnominata McAdams e persino quella che sarà la stupenda scoperta di Mamma mia! Amanda Seyfried! E poi lei, che seppur non bellissima, colpisce al cuore nella sua malignità e nel suo cinismo tipicamente femminile. Poi dopo qualche anno, rieccola ancora una volta fra noi, completamente diversa. Fatale, bellissima, irriconoscibile distante nel ruolo di Marlena, invitata a un party di addio di un amico e protagonista di una fuga newyorkese da un mostro che sembra sputato fuori dai miti di Cthulhu di Lovecraft. Ci si innamora di Lizzy Caplan e guai a chi dice il contrario.
I primi passi
Cresciuta in una famiglia ebrea riformista assieme ai suoi fratelli maggiori, si diploma prestissimo nella prestigiosa Hamilton Academy of Music di Los Angeles, nella stessa classe dell'attore Emile Hirsch. prende parte giovanissima ha delle produzioni teatrali di stampo shakespeariano, poi comincia a lavorare in televisione. Freaks and Geeks (1999-2000) con Linda Cardellini, James Franco e Seth Rogen, From Where I Sit (2000) di Michael Lembeck con Marcia Gay Harden e Peter Falk, Close to Home (2001) di Brian Robbins con Jared Padalecki e Gabrielle Union, Unclared (2001) di Jake Kasdan con Charlie Hunnam, ancora Rogen, Tom Welling e Jenna Fischer e Once and Again (2001) di James Kramer con Bill Campbell, Mischa Barton ed Eric Stoltz sono solo i primi impegni televisivi che ottiene.
La Janice di Mean Girls
Dopo il cortometraggio di Niels Alpert Hardcore Action News (2002), ottiene una piccola parte nel film di Jake Kasdan Orange Country (2002) nel cui cast recitano anche Colin Hanks, Jack Black, Catherine O'Hara, John Lithgow, Lily Tomlin e Chevy Chase. Infine, è ancora televisione con Smallville (2001-2003), Tru Calling (2005), Related (2005-2006), ma soprattutto The Class (2006-2007) che riuscirà a farle ottenere il tanto sospirato successo, consacrato con il ruolo della ragazza alternativa e bruttina Janice del cult Mean Girls.
La bella Marlena di Cloverfield
Anche se il personaggio che la mette in luce maggiormente è quello della bellissima e sfortunata Marlena, sopravvissuta del disaster movie alieno Cloverfield (2008) di Matt Reeves con Mike Vogel, grazie al quale ottiene la candidatura al Saturn Award come migliore attrice non protagonista e due nuove scritture cinematografiche: Crossing Over (2009) con Harrison Ford e The Last Rites of Ransom Pride (2009) con Kris Kristofferson. Il 2010 contribuisce a mettere ulteriormente in mostra il suo talento: la vediamo in 127 Ore, il crudo film d'avventura di Boyle, e nella commedia Un Tuffo nel Passato. Nel 2012 ne combinerà ancora di tutti i colori nella commedia The Wedding Party, accanto a Kirsten Dunst e Isla Fisher e nel 2015 passerà a The Night Before di Jonathan Levine, per poi approdare a Now You See Me 2 - I maghi del crimine e Allied - Un'ombra nascosta (2016). Tenetela d'occhio, è un portento della recitazione!
