Titolo originale | 127 Hours |
Anno | 2010 |
Genere | Avventura, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Danny Boyle |
Attori | James Franco, Amber Tamblyn, Kate Mara, Clémence Poésy, Kate Burton, Lizzy Caplan Treat Williams, Elizabeth Hales, Darin Southam, Norman Lehnert, Priscilla Poland, Fenton Quinn, Patrick Gibbs, Sean Bott, John Lawrence (III), Peter Joshua Hull, Tye Nelson, Pieter Jan Brugge, Jeffrey Wood, Rebecca C. Olson, Robert Bear, Luke Drake, Christopher K. Hagadone, Brad Johnson (II), Koleman Stinger, Bailee Michelle Johnson, Parker Hadley. |
Uscita | venerdì 25 febbraio 2011 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,15 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 novembre 2016
La storia realmente accaduta dell'alpinista Aron Ralston, rimasto imprigionato in un canyon nello Utah a causa di un incidente. Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, 3 candidature a Golden Globes, 8 candidature a BAFTA, 8 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office 127 Ore ha incassato 653 mila euro .
127 Ore è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Aron Ralston, 26 anni, entusiasta dello sport e della libertà, si concede una giornata di biking e trekking nel Blue John Canyon dello Utah. Sole, musica, paesaggi mozzafiato e un fortuito incontro con due belle escursioniste che si prestano a tuffi e risate: cosa chiedere di più? Tornato solo, però, scendendo un crepaccio, Aron smuove inavvertitamente un masso vecchio di milioni di anni e si ritrova immobilizzato, con un braccio bloccato tra questo e la roccia, praticamente senza cibo né acqua. Sopravvivrà 5 giorni in condizioni fisiche e psicologiche gravissime, arrivando, per liberarsi, a segarsi il braccio con un coltellino.
Da sempre Danny Boyle intende il cinema come uno sport estremo. Nel bene e nel male, piaccia o faccia storcere il naso, questo è il suo credo, la sua marcia. In passato, però, dopo l'incontro magico con l'immaginario di Irvine Welsh, si è spesso arrabattato per far coincidere il ritmo e il senso dei racconti con quello della sua visione e della sua macchina da presa, forzando la mano e scadendo volentieri nel virtuosismo gratuito e grezzotto.
La vicenda reale di Aron Ralston ha offerto, invece, al regista inglese ciò che attendeva da tempo (o forse eravamo noi ad attenderlo più di lui), vale a dire pane per i suoi denti, cibo per la sua mente. Boyle ri-immagina, infatti, l'esperienza estrema di Ralston con i ralenti e le accelerazioni, le soggettive impossibili e i raddoppi di formato (la telecamerina, come in The Beach) che tanto gli piacciono, ma anche con un pudore e una pulizia che non eravamo pronti ad attribuirgli.
Come il protagonista sfida se stesso e le possibilità del proprio corpo, traendone godimento, è evidente che il regista risponde con sicuro piacere alla sfida di costruire un film d'azione con un attore che non può muoversi. Eppure non è né questo, né il facile rovesciamento tra il sovraffollamento umano ritratto nelle immagini d'apertura e il vuoto che imprigiona il ragazzo in seguito o tra il caldo delle immagini cinematografiche e il freddo del testamento affidato al video, ad incollarci al film. Piuttosto è l'idea espressa in una frase dettata dal delirio, e cioè che quella pietra aspettasse Aron da quando è nato e che tutta la sua vita non fosse stata che una preparazione a quel giorno, che racchiude un'idea di cinema forte ed emozionante e fa sì che i flashback e le allucinazioni abbiano un'anima e che l'agire del nostro pensiero e quello del cinema tornino qui ad incontrarsi senza forzature, in nome di una somiglianza naturale.
Senza cadere nella recitazione del dolore, James Franco dà una bella prova del proprio talento, riuscendo col solo primo piano a costruire un personaggio pieno di contraddizioni, dalla straordinaria forza d'animo.
Al termine di un'esperienza cinematografica come questa si perdona al regista anche un finalissimo inutile, fuori stile e fuori luogo.
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Mi viene subito da dire bellissimo film. E lo è innanzitutto per il linguaggio moderno, un linguaggio a cui il regista ci aveva già abituati con il film precedente, The Millionaire, 7 premi Oscar nel 2009. Anche qui la musica è parte integrante del racconto sin dall'inizio e con i suoi toni frenetici finisce poi per rappresentare l'animo pulsante del protagonista [...] Vai alla recensione »
Il miglior film di Danny Boyle. Perfetto. Limpido, visionario. James Franco lo si sapeva già attore eccellente per chi l'avesse seguito a impersonare James Dean, ma in questa pellicola ci offre un'interpretazione da statuetta, sebbene tale riconoscimento andrebbe diviso a metà col protagonista di " The social network " .
Danny Boyle avrebbe potuto semplicemente raccontarci l'eroica vicenda di Aron, delle sue 127 ore bloccato in quel crepaccio dei suoi numerosi e vani tentativi di liberarsi, invece, invece Boyle ribalta tutte le aspettative e il film diventa la storia dell'uomo Aron (non dell'eroe), dei suoi rimpianti e delle sue paure, e più il corpo è bloccato alla pietra più la sua mente vaga a cercare i momenti [...] Vai alla recensione »
il plot del film è semplice: un escursionista rimane con il braccio destro bloccato a causa di un masso, deve sopravvivere. per fare un film simile ci voleva un bravo attore, difatti James Franco lo è eccome regalandoci un Aron Ralston mix di sfrontatezza estrema e frustrazione. E ci voleva un regista capace di ottimizzare lo spazio angusto in cui si girava, e Danny [...] Vai alla recensione »
Ho visto questo film in lingua originale, non sono riuscita a resistere fino al 25 febbraio! Danny Boyle non mi ha delusa(come del resto non l'ha mai fatto)! Tratto da una storia vera mi è piaciuto il modo in cui è riuscito a mettere in luce come, quando pensi che tutto stia per finire, si pensi alla propria vita capendo che le cose a cui hai dato più valore sono quelle più [...] Vai alla recensione »
Parte in stile teen movie, solo per un attimo, ma nel momento in cui Franco cade nel budello rimanendo incastrato capiamo subito a cosa andremo incontro: il one man show più doloroso, drammatico e allucinante della storia del cinema! Il merito oltrer alla folle genialità di Boyle va ovviamente al protagonista, quel James Franco da me mai apprezzato che stavolta invece è così [...] Vai alla recensione »
127 ore, in silenzio,in solitudine,in compagnia del proprio dolore e delle allucinazioni che una mente sotto stress proietta per mantenersi in vita.127 ore, concentrate in poco più di un'ora e mezza,catapultano lo spettatore,insieme al protagonista James Franco, in un canyon dello Utah a combattere tra la vita e la morte; i ricordi di una vita spensierata si alternano allo sforzo ed alla sofferenza [...] Vai alla recensione »
Ispirato alla vera storia di Aaron Ralston, 26enne appassionato escursionista statunitense, che nel 2003, durante un weekend tra i canyon, rimase intrappolato in profondità, senza apparente possibilità d'uscita. Solo la sua grande voglia di continuare a vivere, lo salverà. Non era semplice per Danny Boyle, trovare una conferma, dopo gli 8 (forse troppi) oscar per "The [...] Vai alla recensione »
127 Ore: Cerca metaforicamente la luce il girasole sulla sua t-shirtche si bagna dell'angoscia di 127 ore buie al sapore di sabbia e roccia, quest'ultima, dominata prima e temuta, poi, ingoiato nelle sue viscere. Aron Ralston, esperto scalatore, vive la sua vita perimetrale alla sua passione in modo sbadato e, forse volutamente, disinteressato, fino al momento in cui sarà Madre Natura a metterlo [...] Vai alla recensione »
Aron Ralston è un appassionato di sport estremi che un bel giorno decide di scendere nel Blu John Canyon, rimanendo con un braccio incastrato tra la roccia e un grosso masso che lui ha fatto inavvertitamente cadere. Comincia così una disperata lotta per la sopravvivenza, cercando in tutti i modi un sistema per liberare il braccio dalla morsa del masso-assassino.
Di questo film si possono apprezzare alcune cose pregevoli: il montaggio molto accattivante, le riprese e le angolature insolite, il ritmo impresso dalla musica e dalle panoramiche grandiose, e il protagonista. O meglio, il corpo, del protagonista. Un corpo e la pietra che lo imprigionerà nella montagna, per la mano. Una pietra che duemila anni aspettava il suo passaggio, dirà il protag [...] Vai alla recensione »
Un ragazzo, alpinista, rimane intrappolato in un canyon nello Utah, con il braccio sotto una roccia. Ed è lì che si svolgerà interamente il film, fino all'impressionante epilogo. Per riuscire a non annoiare con una trama del genere, devi essere un regista super, e Danny Boyle lo è..e lo dimostra scavando nell'intimità e nella psiche del disperato Aron, con [...] Vai alla recensione »
La 20th Century Fox Searchlight (che distribuisce film "più autoriali") torna alla carica dopo averci fatto godere il capolavoro "BLACK SWAN", con un film molto particolare diretto come sempre in maniera impeccabile dal regista di "TRAINSPOTTING". Un film bellissimo ed estremo per molti versi, partendo principalmente dalla regia.
Questa pellicola è stata un laccio emostatico, un coltello in una piaga, uno schiaffo alla temerarietà, ti tiene col fiato sospeso anche se la scena è bloccata in un crepaccio per quasi tutta la durata del film. Il protagonista è Aron Ralston, sbruffone, fanatico della libertà e nemico dei limiti, si concede una giornata di biking e trekking nel Blue [...] Vai alla recensione »
Ci voleva un regista capace di maneggiare la cinepresa con destrezza per raccontare il calvario di un giovane esploratore inghiottito dalla montagna. Per nulla facile la realizzazione di un film se si è costretti ad inquadrature fisse ma un’ora e mezza passano veloci quando a dirigere c’è Danny Boyle. Tratto da una storia vera “127 ore” è la cronaca di cinque [...] Vai alla recensione »
Nel complesso un bel film, carico, denso: appena entrata in sala ho pensato "certo 90 minuti a vedere solo una persona sempre nel solito posto mi prenderà un pò male" e invece no, sono stati 90 minuti vivi, non ci sono tempi morti. Boyle ha saputo raccontare con maestria una storia vera, aiutato dallo splendido paesaggio circostante al canyon nello Utah, alle musiche fantastiche [...] Vai alla recensione »
127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte [...] Vai alla recensione »
Che alla necessità di vivere non è possibile porre dei limiti più o meno ne eravamo a conoscenza un po' tutti. Ma eliminare le proprie barriere fisiche, in questo caso il proprio braccio destro, pur di ritornare a vivere beh è qualcosa che va ben oltre la nostra immaginazione. Aron Ralston è un giovanissimo ingegnere che ama lo sport estremo e inseguendo [...] Vai alla recensione »
Storia vera di Aron Ralston, ingegnere ventenne e appassionato di trekking, che rimane intrappolato per 5 giorni (127 ore) in un profondo crepaccio di un canyon dello Utah. Con il braccio destro incastrato tra la parete di roccia ed un grosso masso ed a corto di acqua, sopravviverà bevendo le sue urine e riuscendo ad amputarsi il braccio con un coltellino d'acciaio.
Danny Boyle vola, con 127 ore, nel Blue John Canyon nello Utah. Protagonista assoluto di questo thriller biografico d'avventura è James Franco che veste i panni di Aron Ralston: fanatico climber di 28 anni che partito per un'escursione solitaria incontrerà il suo Destino. Per 5 giorni, 127 ore appunto - audacemente condensate in 90 minuti - rimarrà 'prigioniero' tra pareti rocciose millenarie in compagnia [...] Vai alla recensione »
Il film si basa sulla storia vera di Aron Ralston:uomo che,intrappolato da un masso in un crepaccio dello UTAH (per,appunto,127 ore),decide di amputarsi l'arto.Il film rappresenta molto bene la situazione del personaggio ma rappresenta anche "l'uscita fuori di senno" di Ralston che rende il film leggermente noioso.Nonostante questa piccola sfumatura,il film è abbastanza convincente e coinvolge molto [...] Vai alla recensione »
Alla prima visione questo film proprio non mi era piaciuto, così a mesi di distanza ho voluto provare a rivederlo, e l'impressione è stata persino peggiore. Grande occasione persa da Boyle. La vicenda aveva tutti i crismi perché vi si costruisse sopra un film pieno di tensione, angoscia, ansia, empatia col dramma del protagonista, e invece il regista ha sprecato, malamente, [...] Vai alla recensione »
Nel 2003 Aron Ralston (Franco), ingegnere appassionato di alpinismo e ciclismo estremo, va a fare una gita nel Blue John Canyon dello Utah. Abbandona la bici e effettua un pezzo di strada a piedi, cade in un crepaccio e una roccia gli blocca il braccio contro la montagna. Rimarrà lì per 127 ore. Alla fine si taglierà il braccio con il proprio coltellino svizzero e sopravviver&agra [...] Vai alla recensione »
E' un Danny Boyle ultra-sperimentale quello che racconta la vera storia di Aron Ralston, trekker statunitense, che nell'Aprile del 2003 rimase intrappolato per 5 giorni nel Blue John Canyon (Utah) lottando contro il tempo per tornare alla vita e alla rinascita. L'intero film è un grande racconto intenso e commovente di vita e morte, caduta e resurrezione, oblio e rinascita. [...] Vai alla recensione »
Tanto di cappello al coraggio di Danny Boyle, che ha preso in mano una storia del genere ed è stato capace di realizzarne un film, onore al merito anche dei produttori che hanno osato investire nel progetto. Il film è bello, merito anche dell'azzeccata regia da videoclip (necessaria per rendere fruibile un racconto caratterizzato dalla staticità) e della fotografia dai colori [...] Vai alla recensione »
fotografia particolare. di impatto emotivo. visionario. lento ma convincente... eccetto l'errore della scena in cui si toglie lo zaino. cruda e spietata scelta. mi taglio un braccio per poter vivere o resto bloccato aspettando la morte?
Film che mostra fino a dove ci si può spingere se si ama la vita e tantopiù, come in questo caso, se si ha una grande passione, la stessa per la quale si è rischiato di morire perdendo qualcosa: la stessa per cui si tornerà poi a vivere.
Con 3 attori, un paesaggio mozzafiato e un macigno, il regista inglese Danny Boyle mette su uno dei titoli più interessanti del 2010. 127 ore ha come protagonista il temerario Aron Ralston, ventottenne appassionato di trekking e di biking. Aron decide di recarsi al Blue John Canyon per passare qualche giorno in compagnia di sé stesso e delle sue passioni.
Tratto dal racconto del protagonista involontario del dramma, un' escursionista per vocazione interiore , James Franco interpreta Aron Arslton, offrendo forse la migliore tra le sue interpretazioni. Ci sono momenti in cui riesce a trasmettere la palpabile disperazione a cui è inchiodato da quel masso, che probabilmente, come lui dice 'lo attendeva li da [...] Vai alla recensione »
Aron Ralstone nel 2003 ha 26 anni, è un lupo solitario con l’adrenalina a mille e la voglia di libertà e sport allo stato puro. Aron Ralsone è un ragazzo che, durante un’escursione nel Blue John Canyon dello Utah, cadendo in un dirupo, rimane con il braccio intrappolato sotto un masso che lo costringe a 127 ore di angoscia, rimpianti, paura. Aron Ralson è un ragazzo vero che, con un gesto estremo di [...] Vai alla recensione »
One man show! e che show se ci troviamo un James Franco che regge a 127 minuti di film tutto in un sol respiro. è bastata una sola esitazione al protagonista del film per ritrovarsi in trappola con un masso vecchio milioni di anni poggiato delicatamente sul suo inutile braccio. Avreste mai creduto di reggere tutte quelle ore in una situazione del genere? avreste mai scommesso di reggere [...] Vai alla recensione »
Aron Ralston (James Franco) ha 27 anni ed è innamorato dei canyon dello Utah…. Le rocce, mentre ci passa attraverso, le accarezza… Con animo aperto va incontro alla natura che, in un solo istante, ne salvifico, ne maledetto, ma semplicemente recante l’immanenza come stigma, gli presenta il suo volto nascosto e macerato nei secoli e consegna nelle mani del presente un salatissimo conto….
Dopo il successo per la scommessa vinta con The Millionare, Danny Boyle poteva essere ingaggiato per dirigere l’ultima pellicola di James Bond – film, peraltro, molto amato dal regista inglese – e invece è pronto a rimettersi in discussione con un film molto particolare tratto da una storia vera, 127 Ore. Nel 2003, durante un'escursione, Aron Ralston (James Franco) [...] Vai alla recensione »
Pensando a come recensire questo bel film di Boyle si potrebbe fare riferimento alla superba interpretazione di James Franco consacratosi a divo proprio con questa prova, al tema mozzafiato e che tiene incollati fino alla fine di un giovane avventuroso incastrato con un braccio sotto una roccia in un crepaccio, agli splendidi flashback della sua vita, alla sua strenua e coraggiosa lotta per vivere, [...] Vai alla recensione »
Tra le agitazioni di un mondo sempre in movimento, Aron Ralston (Franco), un giovane escursionista si prepara per un week end di trekking e biking. Nel Blue John Canyon, dopo un incontro fortuito con due escursioniste Aron prosegue il suo viaggio all'insegna della libertà (solitaria). Ma proprio quella libertà gioca ad Aron un brutto scherzo in quei paesaggi mozzafiato dello Utah: [...] Vai alla recensione »
Aron Ralston è un appassionato di arrampicata, ama affrontare percorsi accidentati e pareti montane piuttosto perigliose e lo fa spesso in solitaria, per allontarsi dal caos cittadino e riprendere di quando in quando il contatto con la natura e se stesso, proiettato verso sfide sempre nuove e per quanto possibile sconosciute. E’ in una di questi sue incursioni in solitaria, [...] Vai alla recensione »
Mi viene subito da dire bellissimo film. E lo è innanzitutto per il linguaggio moderno, un linguaggio a cui il regista ci aveva già abituati con il film precedente, The Millionaire, 7 premi Oscar nel 2009. Anche qui la musica è parte integrante del racconto sin dall'inizio e con i suoi toni frenetici finisce poi per rappresentare l'animo pulsante del [...] Vai alla recensione »
Presentare un film come storia vera, condiziona la visione e in partenza questo "valore aggiunto" che dovrebbe alzare la quota dell'emozione infastidisce. Inoltre, penalizza il regista, lo mette nella condizione rischiosa di reinterpretare il "già digerito" senza banalizzare. E' un mordersi la coda perchè il cinema da sempre reinterpreta senza banalizzare, [...] Vai alla recensione »
Rivedendo Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson è facile convincersi di come 127 ore sia a tutti gli effetti l'esempio di un grande soggetto che non è stato sfruttato a dovere. Questo perché la storia di Aron Ralston non è stata impiegata da Danny Boyle per mettere in piedi una reale analisi su quelle ipotetiche colpe che il protagonista di questa [...] Vai alla recensione »
Questa volta Boyle mi ha proprio deluso. Il film è lento, e non avrebbe potuto essere altrimenti visto la situazione in cui si ritrova il protagonista, ma anche se il regista gioca abilmente con la cinepresa, trasformandolo a tratti in un video musicale psicadelico, sezionando ripetutamente lo schermo in tre parti, e abusandone perchè alla lunga la cosa comincia a stufare e infastidire, nonostante [...] Vai alla recensione »
Peccato, poteva essere una buona occasione. Coinvolgente e esteticamente bello questo film lascia insoddisfatti. Perché? Perché non dice nulla! Nulla di profondo sulla vita passata del protagonista che sembra essere stata solo piatta banalità, senza amore e relazioni: il rapporto con gli amici, con la ex-fidanzata, con la sorella e persino con i genitori sono presentati come foto fatte da un pullman [...] Vai alla recensione »
Mi sono iscritto giusto per esprimere il mio fastidio davanti ad una recensione del genere, che nelle prime righe ti racconta il film compresa forse una delle scene più drammatiche. Perché? Certo è colpa mia che mi sono fidato del vostro sito, generalmente ben fatto. Questa Marianna Cappi dovrebbe andare a fare altro, forse i gossip e non rovinare i film a chi non li ha ancora [...] Vai alla recensione »
Non so se vi rendiate conto che le scene fondamentali del film sono TRE: introduzione del personaggio (vaga introduzione e caduta); descrizione della vita nell'anfratto; scena clou. E il tutto PER NON PIU' DI 20 MINUTI!! Perchè tutto il resto è solo un'accozzaglia di tappabuchi per riempire la restante ora e passa. L'arcata dentaria di James Franco (oserei dire, un'ortop [...] Vai alla recensione »
Sono anni che leggo recensioni e commenti su questo splendido sito; questa è la prima volta che rimango veramente stupefatto dalla vostra recensione: ma prima di raccontare il finale completo di un film che basa tutto sul climax degli ultimi minuti....ma AVVERTITE almeno!!!!!!!!!!
Un'ora e un quarto in scena da solo. Candidato all'Oscar, (6 candidature, zero premi). La scena finale è per stomaci forti.
almeno un oscar se lo meritava, Franco è molto bravo. tensione alle stelle, molto crudo in alcuni pezzi ma comunque ve lo consiglio. la colonna sonora non male.
Impresa titanica per Boyle. "127 ore" non annoia nemmeno un minuto. Nonostante l'impossibilità motoria del protagonista lo spettatore viene trasportato tra ricordi e fantasie, ogni sensazione provata dal personaggio principale del film viene provata dall'osservatore con pari intensità. Ottima l'introduzione della colonna sonora e degli effetti sonori in generale. [...] Vai alla recensione »
Tratto, ed è ciò a scuotere, da una storia realmente accaduta, il film e l'interpretazione di James Franco valgono il doppio del biglietto d'ingresso. E' la storia, anzi la disavventura di Aron Ralston, escursionista nonchè guida del complesso di gole che circondano il Grand Canyon nello Hutah, che nel 2003 è vittima della sua passione ma soprattutto [...] Vai alla recensione »
Vedendo il film, finalmente, ho capito il motivo della candidatura all'Oscar di Franco! Ottima interpretazione! Dopo gli 8 Oscar di The Millionaire Boyle ha girato questo bel film, superando egregiamente molte difficoltà, e scrivendo per la prima volta anche la scenegiatura. "La vera storia di Aron Ralston, sportivo con la passione per la natura che ama esplorare da [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, ma occhio: resti a casa chi è impressionabile. Per tenere desta, fin troppo, l'attenzione dello spettatore con un solo personaggio in scena per un'ora e mezzo, occorrono un grande regista e un attore super. Come Danny Boyle e James Franco. In breve: è la storia vera di un giovane escursionista che si avventura nel canyon dello Utah. Finchè un braccio gli rimane incastrato tra le rocce. [...] Vai alla recensione »
Nonostante il Golden Globe vinto nel 2002 per aver credibilmente incarnato il mitico James Dean in una fiction tv, non si era ancora piazzato fra i nomi in vista di Hollywood. Ma dopo il prossimo 27 febbraio, nessuno si domanderà più chi è James Franco e dove si è visto: nella notte degli Oscar infatti l’attore californiano si troverà nella bizzarra situazione di fare addirittura due parti in commedia, [...] Vai alla recensione »
2010, Odissea nel crepaccio. È finita l’epoca delle esplorazioni spaziali, delle astronavi grandi come città, del cosmo ultima frontiera (e specchio oscuro della coscienza). Oggi i viaggi più estremi si fanno da fermi - magari restando immobilizzati in un crepaccio, come capitò nel maggio 2003 all’alpinista statunitense Aron Ralston, 27enne amante delle imprese spericolate che durante un’escursione [...] Vai alla recensione »
In tv si sprecano racconti di sopravvivenza in ambienti estremi, tratti da storie vere. Ma nessuno è lontanamente paragonabile a quello brillante e affascinante realizzato da Danny Boyle: un film che entra nella mente di un giovane uomo che tenta in tutti i modi di liberarsi dal remoto crepaccio dello Utah in cui è rimasto intrappolato. La storia è quella di Aron Ralston (interpretato da James Franco, [...] Vai alla recensione »
Senza tradire l’impeto ottimistico dell’acclamato «The Millionaire», Danny Boyle riacquista l’identità del narratore dell’autolesionismo giovanile di «Trainspotting». Il dietrofront è evidente in «127 ore», tratto dal libro-verità di Aron Ralston, che si sviluppa sul filo di una dura esperienza claustrofobica. Ma l’abile quanto spregiudicato cineasta non appartiene al filone del voyeurismo horror: [...] Vai alla recensione »
There is such a tangible life force pulsing through "127 Hours" that it is almost impossible not to be drawn down into Blue John Canyon alongside its star, James Franco, for the real-life ordeal of Aron Ralston, a solo hiker trapped in a remote area of Utah's Canyonlands National Park. Once there, with the hiker's right arm hopelessly pinned by an 800-pound boulder, director Danny Boyle wrings you [...] Vai alla recensione »
Aron Ralston (James Franco), escursionista estremo e solitario, lascia tutto, si immerge nel suo iPod, inforca la mountain bike verso il Grand Canyon. Il film di Danny Boyle svolge il prologo con una forte iniezione di adrenalina: ecco un ragazzo piena di vita, che attacca bottone con le turiste carine trascinandole nel lago misterioso e cristallino adagiato sul fondo di una gola.
Aron ha 27 anni e il gusto della sfida. Il suo corpo lo segue docile in esperienze di trekking, alpinismo e esplorazione dei territori più impervi del Blue Canyon, nello Utah, o in qualunque altro luogo no limits: cosa di meglio della natura, della solitudine, della musica e dello fatica per sentirsi vivi? Con la stessa adrenalina che scorre nelle vene del ragazzo, Danny Boyle guizza con la sua macchina [...] Vai alla recensione »
L’ultimo film di Danny Boyle, 127 ore, pone una serie di domande che riguardano il film in sé e la realtà da cui prende le mosse. Il numero di ore che conteggia il titolo si riferisce al tempo che l’alpinista statunitense Aron Ralston ha passato incastrato in una gola delle splendide montagne dello Utah, con la mano schiacciata da un masso caduto nella golacon lui.
Il dramma 127 ore di Danny Boyle, candidato a sei Oscar fra cui quelli per il miglior film, la miglior sceneggiatura e il miglior attore protagonista (l’ottimo James Franco), ha almeno due chiavi di lettura critica. La prima è, ahimé, quella sensazionalistica non nuova al regista di Trainspotting e The millionaire, a loro tempo accusati di sfruttare a fini commerciali l’assuefazione alle droghe pesanti [...] Vai alla recensione »
Danny Boyle fa cinema come il suo Aron (James Franco) porta la propria mountain bike fra i rovi del Canyonlands National Park, nello Utah, o come corre scavalcando abissi. Quella narrata in “127 ore” (“127 Hours”) è una storia vera. Sceneggiato anche da Simon Beaufoy, il film è tratto da un libro autobiografico di Aron Ralston. Nel 2003, Ralston rimane bloccato per cinque giorni in un crepaccio.
Dura 127 ore la metafora sul pan-eroismo estremo a stelle e strisce. Il one-man-show della storia vera fu l’escursionista Aron RaIston che rimase incastrata in un canyon dello Utah: resistette e si salvò, lasciandoci solo un braccio. Nel film del premiatissimo British Danny Boyle (The Millionaire) il corpo diventa quello di James Franco, attore di versatilità sorprendente e per questo ruolo candidato [...] Vai alla recensione »
O Danny Boyle è troppo avanti rispetto al cinema contemporaneo, oppure siamo noi ad essere rimasti molto indietro. Deponiamo dunque le armi, esausti, di fronte al frastornante ingresso nelle galassia di 127 ore, voyeuristico e irrefrenabile monitor acceso su una dettagliata colonscopia. Programmaticamente elementare, Boyle lo è fin da subito. Nel raccontare le 127 ore che iniziano con l'incidente [...] Vai alla recensione »