Il pubblico conosce Antonio Cornacchione come comico. Ma pochissimi sanno che prima di far ridere il pubblico con il suo tormentone «Povero Silvio!», ha lavorato come sceneggiatore di "Topolino" e di altri fumetti per l'infanzia, lasciando che la sua penna tenera appassionasse i piccoli lettori di uno dei più venduti personaggi delle nuvole parlanti italiane. Lasciatosi alle spalle questo invidiabile lavoro, ha imparato l'arte della risata facendone una professione. Professione, quella del cabarettista, che l'ha portato a esibirsi nel palco di Zelig, ma anche di fronte alla telecamera del suo programma omonimo, dove ha messo alla berlina persecuzioni e trionfi, disastri e successi, di uno dei protagonisti della politica italiana degli ultimi trent'anni: Silvio Berlusconi.

Da sceneggiatore di "Topolino" a comico
Cresciuto in Molise, si trasferisce al Nord da bambino. Passa l'infanzia e l'adolescenza fra Pavia, Como e Milano, dove rimarrà per tutta la vita. Inizia a lavorare come sceneggiatore di fumetti italiani, principalmente "Topolino" e "Tiramolla", ma decide in seguito di avvicinarsi al mondo dello spettacolo, inserendosi nel cabaret.
Dopo aver partecipato al programma "Su la testa" di Raitre, nel 1991, debutta al teatro Zelig di Milano, accanto a Paolo Rossi, Gianni Palladino e il trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Passato a Mediaset, diventa ospite fisso del talk show "Maurizio Costanzo Show", vincendo il Premio Forte dei Marmi per la satira politica nel 1992. Nel 1998, entra nel cast della sitcom Casa Vianello, accanto a Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Suo il ruolo del portiere dello stabile nel quale vivono i due coniugi più amati del piccolo schermo. Dopo aver partecipato come comico al Festival di Sanremo, nel 1999 ritorna a teatro con Aldo, Giovanni e Giacomo in "Tel chi el telùn".

I film
L'anno è lo stesso del suo debutto sul grande schermo con La grande prugna (1999). Non è l'unica esperienza cinematografica di Cornacchione, che reciterà anche in Faccio un salto all'Avana e Bar Sport, entrambi del 2011.

«Povero Silvio!»
Nel 2002 partecipa al programma satirico "Cult", ma anche a "Zelig Off", "Crozza Italia", "Che tempo che fa" su Rai Tre con Fabio Fazio e "Zelig Cirus", nei quali si impone con il tormentone «Povero Silvio!», facendo satira sulla presunta bontà del premier Silvio Berlusconi, non sempre compresa dall'Italia.
Nel 2010, partecipa alla manifestazione "Raiperunanotte" difendendo i diritti del giornalismo italiano contro le censure imposte dal Presidente del Consiglio, Berlusconi. Sempre nel 2010 entra nel telefilm All Stars di Massimo Martelli, nel ruolo di Filiberto, il Presidente della squadra calcistica All Stars.