Una commedia surreale che spiazza con i suoi colpi di scena e apre la porta a riflessioni esistenziali. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un amore su cui incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze. Espandi ▽
Gianni e Samantha sono in procinto di sposarsi, anche se appartengono a mondi completamente diversi. I due sembrano adorarsi, nonostante molti dalla parte di Gianni remino contro la loro unione. Il giorno del matrimonio sembra subito jellato. Sarà colpa dell’aura oscura che lo circonda, e che solo una persona riesce a vedere? Come riconciliare quella sfortuna con il primato della ragione di cui Gianni è portavoce? Lo sposo indeciso è una commedia sui generis che contrappone due mondi apparentemente inconciliabili, non solo per le condizioni socioeconomiche ma anche per il sistema di pensiero. Il regista e sceneggiatore Giorgio Amato è una figura anomala nel panorama cinematografico italiano: un self made man incline al surreale, fortemente ironico e radicalmente refrattario ai finali consolatori. Dunque la storia di Lo sposo indeciso, che in altre mani sarebbe diventata un mero pretesto romantico e una premessa comica fine se stessa, qui apre la porta a riflessioni esistenziali e a domande che hanno a che fare con la spiritualità e con la coerenza con i propri principi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una coppia inizia a vivere un periodo di crisi dopo 20 anni di relazione. Espandi ▽
In una piccola piazza nel nord Italia, due bambini, Amanda e Leo, si giurano amore eterno davanti a una torta a forma di cuore. Dopo 20 anni di vita insieme qualcosa traballa e tutto sembra andare perso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di una famiglia molto numerosa che, quando si trova inaspettatamente ad attraversare un periodo di grande difficoltà, unita e convinta, cerca una soluzione. Espandi ▽
Roccantica, suggestivo comune italiano di poche anime è il luogo scelto da Nonna Bella per il buon ritiro. Vive alle pendici di questo paesino ormai da oltre mezzo secolo e qui ha ristrutturato un casale a cui ha affiancato un maneggio, le stalle per i cavalli, un fienile e diversi campi nei quali coltiva ortaggi e verdure. È una donna tirchia, avara, con un cuore di ghiaccio, ricchissima ma dai modi estremamente spicci e diretti. Rimasta vedova da una ventina d'anni, ha solo un desiderio, la realizzazione di un documentario sulla storia del consorte che ritiene un genio incompreso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una coppia apparentemente arrivata al capolinea prova a ricucire le sorti della loro vita. Espandi ▽
Anna e Marco, ingegnere e architetta, si innamorano follemente, vanno a convivere e, dopo la nascita del figlio Tommaso, entrano in crisi. Lei vorrebbe cambiare vita, lui pensa più al suo lavoro e ai suoi impegni. Hanno promesso al figlio un viaggio nella terra dei Vichinghi e l'on the road in camper per la Norvegia farà effettivamente comprendere loro molte cose.
Michela Andreozzi, portando sullo schermo il libro omonimo di Fabio Volo, sceglie di raccontare tutto questo nel suo quarto film da regista, spostando l'attenzione dal "solo" protagonista Marco alla "coppia" protagonista Anna. Intuizione felice: nel passaggio dalla pagina scritta allo schermo il personaggio interpretato da Vittoria Puccini diventa tridimensionale.
Come spesso capita con i personaggi di Volo, proprio l'umanità difettosa dell'italiano medio è quella che crea più empatia e connessione con lo spettatore, che al netto di qualche piccola caduta di stile (attenzione all'orso) può godersi una storia pop con il merito di far riflettere sulle altalene emotive e gli equilibri instabili di ogni relazione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film narra il sogno dello scrittore Alfredo, intellettuale raffinato e sognatore squattrinato, di veder realizzata una sua storia sul grande schermo e avere finalmente riconosciuto il suo talento. Espandi ▽
Il film narra il sogno dello scrittore Alfredo, intellettuale raffinato e sognatore squattrinato, di veder realizzata una sua storia sul grande schermo e avere finalmente riconosciuto il suo talento. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una trama puerile che lega il cinepanettone natalizio con le sitcom per famiglie. Commedia, Italia2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Mancano pochi giorni al santo Natale e tutta la famiglia si sta riunendo come ogni anno nell'hotel di Lorenzo. Espandi ▽
Come ogni anno Lorenzo aspetta la sua famiglia - la figlia Alberta, il marito Giacomo e la nipote Chiara - per festeggiare il Natale presso il suo grande albergo nelle Dolomiti. Ma questa volta Lorenzo ha una sorpresa: Serena, la donna americana di cui si è innamorato. Alberta teme che Serena sia una truffatrice. Nel frattempo il nuovo sindaco del paese ingaggia un braccio di ferro con il parroco, Don Michele, sottraendogli l'albero di Natale tradizionale. Le linee narrative faranno presto ad incrociarsi, con risultati (im)prevedibili.
Ciò che funziona sono i siparietti fra Diego Abatantuono nei panni di Lorenzo e Michele Foresta (alias Mago Forest) e Nino Frassica in quelli del direttore dell'albergo Otto e di Don Michele.
Stupisce che dietro la cinepresa ci sia un ottimo regista come Francesco Patierno, così come stupisce che alla sceneggiatura, insieme a Patierno, ci sia Federico Baccomo, autore di serie intelligenti. Stupisce anche la colonna sonora di un big internazionale come Pino Donaggio. Meno male che, almeno questa volta, il racconto di Natale è ambientato durante la stagione giusta. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tra amori passati e ritrovati, storie di amicizia, famiglia e fratellanza, Luca Lucini dirige una commedia romantica e ricca di intrighi, ambientata in Calabria. Espandi ▽
Dopo la morte del padre, Sofia Nisticò si è trasferita a Milano dalla Calabria lasciandosi alle spalle la madre e il fratello. Ma quando viene a sapere che Michela, l'amica del cuore con la quale ha avuto anche una breve relazione, sta per sposarsi, per di più con suo fratello Mauro, Sofia torna precipitosamente alla nativa Altomonte con il piano di impedire le nozze e riconquistare la ragazza che non è mai riuscita a dimenticare. Il tempo a disposizione è poco: dieci giorni per far capitolare Michela. Ma Sofia dovrà fare i conti con Mauro e con la loro madre Marilena.
Io e mio fratello è una perfetta commedia romantica da piattaforma: gradevole e scritta con agilità e misura, ma girata in modo convenzionale secondo un canone estetico spiccatamente pubblicitario. C'è tuttavia un lavoro sul dettaglio e sulla flessibilità di ripresa che fa intravvedere per Lucini una crescita futura. Il suo film si lascia guardare, anche se non rivoluzionerà le sorti della commedia italiana contemporanea.
Denise Tantucci e Greta Ferro nei panni di Sofia e di Michela sono presenze fresche e sensuali e danno corpo e voce a due giovani donne che non hanno ancora trovato la loro strada. Tantucci in particolare regge tutto il film, mostrando una serie di sfumature inedite nel suo percorso. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia che ispira simpatia e dall'interessante scenario apocalittico. Ma non basta. Commedia, Italia2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cosa accadrebbe nelle vite dei cittadini all'ombra del Vesuvio se scattasse l'emergenza eruzione? Espandi ▽
In un piccolo paese alle falde del Vesuvio, Germano (Andrea Di Maria), trentacinquenne pigro dal futuro lavorativo incerto, vive una tormentatissima storia d'amore con Sonia, sua coetanea tanto bella quanto gelosa e possessiva. Una scossa di terremoto di origine vulcanica, fa scattare il piano di evacuazione che prevede il trasferimento degli abitanti del paese verso un altro Comune gemellato. Abitando Sonia (Francesca Chillemi) in un comune diverso da quello di Germano, il giovane vede l'evacuazione come un'ottima opportunità per allontanarsi dalla gelosissima fidanzata che lo perseguita. La follia di Sonia, la noncuranza degli abitanti verso le regole di evacuazione, rendono il viaggio di Germano una vera odissea ricca di paradossali ed esilaranti situazioni, mete inaspettate ed incontri sorprendenti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una commedia che intreccia tante vicende e scopre tante realtà partendo dalla storia di quattro intraprendenti scansafatiche che, per guadagnare qualche soldo, decidono di rapire Eva Henger. Espandi ▽
Un gruppo di Sinti, una sorta di gang Fedeli al triste, ma vero, gioco di parole 'è tutto LORO quello che luccica'. I quattro passano giornate ad invidiare le superstar di oggi, ovvero gli e, soprattutto, le influencer, attribuendo a ognuno e a ognuna di loro vite principesche, fatte di limousine, jet privati, champagne della migliore categoria, ville gigantesche e stuoli di servitori. Tutto ciò che, nella loro miseria, gli è negato dalla vita, in una maniera che, dal proprio punto di vista, reputano ingiusta ed immorale. Stufi di raccogliere le briciole di quello che credono essere solo un mondo dorato e pieno di privilegi, i quattro mascalzoni vengono a sapere che la star Eva Henger inaugurerà una Escape Room (che loro non hanno idea cosa sia) a Terni. Per cui a Zagaja, appoggiato dagli altri pur se con qualche perplessità soprattutto da parte di Bike Chef, viene la 'brillante' idea: appostarsi poco prima dell'entrata della Escape Room e rapire la Diva, che è anche il suo sogno erotico da sempre, in modo da chiedere il riscatto ai suoi numerosi sponsor. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una storia universale che racconta il difficile rapporto con i genitori, ma racconta anche di un conto in sospeso, di un lutto non ancora elaborato e della difficolta` di diventare adulti. Espandi ▽
In una città portuale di provincia Leo ha un piccolo negozio di oggettistica e modesto antiquariato. Le cose non gli vanno bene, e si fa sempre più presente la minaccia di uno strozzino. Leo è disposto a tutto, per evitare lo strozzino, con una tanica di benzina e con l'aiuto di un ragazzo cinese, trasforma il suo negozio in un cumulo di cenere. È disposto anche a rubare. A rubare un quadro di valore: la tela di un esponente delle avanguardie del Novecento. Il quadro si trova nella villa di un facoltoso imprenditore, collezionista d'arte, aspirante sindaco nella lista "Famiglia Unita". Destino vuole che il figlio dell'imprenditore e la figlia dello strozzino abbiano una relazione...
È un film d'esordio, e di un film d'esordio ha la sgangheratezza e il coraggio. Coraggio di usare la macchina a mano in ogni istante, coraggio di mettere in scena, senza paura, le situazioni più paradossali; coraggio di giocare con i luoghi obbligati del cinema di genere.
La cosa bella del film è il suo modo di mescolare le miserie della vita quotidiana allo stra/ordinario di una trama avventurosa, gangsteristica, seppure in modo grottesco. Piace la disperazione che alberga anche nei personaggi "cattivi". Piace meno il continuo ricorrere ai passaggi obbligati del genere, e la stilizzazione fumettistica dei personaggi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La coppia Castellitto-Lundini è perfettamente complementare in un film che sa prendere le giuste misure. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Chi è mia madre? In Italia se lo chiedono 400.000 persone che non possono avere risposta. Espandi ▽
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l'incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico. Espandi ▽
Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, in una discoteca, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster. In questa realtà parallela Ennio dovrà capire quale sia il migliore dei mondi possibili.
Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, parte da un'idea molto promettente ma non riesce a svilupparla in modo convincente, creando una storia che sembra lei stessa impantanata nel passato, quanto a ritmo e progressione macchinosa della trama.
A fuoco è invece l'interpretazione scanzonata di Martina Gatti nei panni di Viola, che riesce a rendere quasi credibile il suo personaggio refrattario alla modernità ma attratto da questa sorta di Aranzulla. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film racconta la storia di Trip (Lillo), un elfo di Babbo Natale incaricato di costruire giocattoli e dal temperamento anticonvenzionale. Espandi ▽
Elia è un bambino dislessico, bullizzato dai compagni, con il papà lontano e la mamma che fatica a portare avanti un negozio di giocattoli di quelli di un tempo, lontano dalle mode del momento. Trip è un elfo tuttofare, goffo e vivace, che inventa giocattoli tanto geniali quanto pericolosi, che vengono puntualmente scartati. Per sbaglio finirà impacchettato a casa di Elia e insieme dovranno affrontare una serie di avventure, tra cui il temibile Ciocca, che mira a imporre il suo peluche parlante come "il" giocattolo di Natale che tutti vorranno.
La dedizione del notevole cast, l'alto budget a disposizione (otto milioni di euro) e l'evidente impronta di Gabriele Mainetti su scrittura, produzione e musiche, non bastano a far elevare il film diretto dagli YouNuts! sopra al livello delle buone intenzioni.
Infarcito di moralismo e messaggi didascalici, nell'affrontare temi importanti come la lotta al bullismo e al consumismo sfrenato, inciampa nella realizzazione di scene d'azione come la gara di slittini tra bambini. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una storia d'amore fra due ragazzi profondamente idealisti. Espandi ▽
In un paese del ragusano la diciottenne Lucia si appresta a trascorrere l'ultima estate prima dell'inizio dell'università, che frequenterà nella Capitale. Il suo fidanzato, Omar, sta per lasciare la Sicilia per andare a far visita ai genitori in Egitto e raccontar loro di Lucia e dei loro piani per il futuro; mentre la sua migliore amica Valentina è decisa a porre fine alla sua verginità. Per farlo ha adocchiato un giovane prestante e attraente di nome Nicola, che tuttavia è in procinto di diventare prete. Valentina però non si scoraggia e per raggiungere il suo obiettivo chiede aiuto a Lucia, con la quale trascorrerà l'estate occupandosi del centro estivo della parrocchia del paese, dove ci sarà anche Don Nicola.
L'estate più calda non farà di certo la storia del cinema italiano, ma porta a casa i suoi obiettivi in modo efficace: intrattiene, strappa qualche sorriso e regala al pubblico scene piccantine interpretate da attori di bell'aspetto e sempre in parte.
La sceneggiatura non manca di ingenuità e semplificazioni ma il film è comunque godibile e, non avendo troppe pretese, riesce comunque a portare a casa il risultato. Il ritmo è incalzante, la vicenda narrata è coinvolgente e le scene bollenti abbondano: insomma, gli ingredienti per un cocktail estivo leggero e frizzante ci sono tutti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.