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Questo documentario è stato presentato al Festival di Berlino 2013, nella sezione "Kulinarisches Kino", dedicata a cinema e cibo. Espandi ▽
Slow Food Story è la storia di una rivoluzione lenta. Una rivoluzione che è nata 25 anni fa per difendere il "diritto al piacere" e che ancora non dà cenno di volersi fermare. Una rivoluzione che ha un suo lìder maximo,Carlo Petrini, detto Carlìn. L'inventore di Slow Food e di Terra Madre. Nel 1986 Carlìn fonda l'associazione gastronomica ArciGola e tre anni dopo lancia a Parigi lo Slow Food, un movimento internazionale che nasce come Resistenza al fast food. Senza mai lasciare Bra, la sua cittadina di 27mila abitanti, Petrini ha dato vita a una realtà che oggi è presente in 150 paesi, tutti sotto la bandiera di un cibo buono, pulito e giusto. Recensione ❯
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Partendo da uno spunto folgorante, un documentario sul crollo della fiducia in un'ideologia. Documentario, Italia, Gran Bretagna2013. Durata 70 Minuti.
Partito per l'Unione Sovietica in cerca di pace, fratellanza e uguaglianza, un gruppo d'amici si trova invece sbattuta in faccia una realtà ben diversa. Espandi ▽
Nel 1957 Alfonsine è un paesino della Romagna dalla spiccata propensione al comunismo, pieno di cooperative e animato dal mito dell'Unione Sovietica è permeato da una popolazione a grande maggioranza socialista. Alcuni di questi, tra cui dei cineamatori, riescono a partire per un clamoroso viaggio nella sognata Unione Sovietica, occasione per l'epoca più unica che rara, specie per chi non vive in un centro grande e non ha possibilità economiche di livello, da cui torneranno con 40 rullini di Super8 impressionati. Recensione ❯
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Un omaggio al grande maestro del cinema nella trasposizione per il grande schermo della serie tv "Bergman's video". Espandi ▽
La casa di Ingmar Bergman sull'isola di Faro rappresenta una sorta di luogo mitico per i cineasti. In Trespassing Bergman, alcuni dei più importanti registi e attori internazionali, come Lars Von Trier, Martin Scorsese, Claire Danes e Pernilla August, ricordano il grande maestro del cinema e i suoi indimenticabili film. Recensione ❯
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Uno spaccato della storia personale del regista Mahdi Fleifel, cresciuto nel campo profughi di Ain al-Hilweh nel sud del Libano. Espandi ▽
Dal Libano il pluripremiato documentario vincitore del premio Cinema For Peace all'ultimo festival di Berlino. Uno spaccato della storia personale del regista Mahdi Fleifel, cresciuto nel campo profughi di Ain al-Hilweh nel sud del Libano, e successivamente trasferitosi all'estero. Il film racconta, in modo commovente e al tempo stesso ironico, la storia di Abu Eyad, amico di una vita del regista. I due condividono la passione per la politica palestinese, per la musica e per il calcio, e il film ripercorre le estati passate assieme a seguire i mondiali di calcio, quando per qualche settimana i palestinesi diventano brasiliani, tedeschi o italiani. Ma mentre Mahdi puo' andare e venire dal campo quando vuole, Abu Eyad e' combattuto tra l'attaccamento alla sua identita' e la voglia di scappare. Recensione ❯
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Un coraggioso documentario che racconta il clima di omofobia e intolleranza che vivono gay e lesbiche in Camerun. Espandi ▽
Ci sono più arresti per omosessualità in Camerun che in ogni altro paese del mondo. Seguendo quattro giovani camerunensi gay, i registi Shaun Kadlec e Deb Tullmann esplorano il genere del documentario attivista e offrono allo spettatore un vivido ritratto dell'Africa moderna. Recensione ❯
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In Nepal i pellegrini intraprendono un antico viaggio a bordo di una cabinovia per raggiungere il Tempio di Manakamana. Espandi ▽
In Nepal i pellegrini intraprendono un antico viaggio, passando sopra le fronde della giungla a bordo di una cabinovia, per raggiungere il Tempio di Manakamana. Recensione ❯
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Un atto d'amore nei confronti delle esistenze ai margini e della poesia delle cose semplici. Espandi ▽
In romanì "loli kali shuba" è un cappotto rosso e nero, ma anche il modo con cui i bambini rom della Transcarpazia chiamano le coccinelle attraverso il ritornello di una filastrocca. Una canzone, registrata per caso tanto tempo fa in un vecchio film racchiude un piccolo mistero, affrontato tornando, dopo vent'anni, in quegli stessi luoghi. Questo film è un atto d'amore nei confronti delle esistenze ai margini e della poesia delle cose semplici come la capacità di stupirsi per il volo di una coccinella. Recensione ❯
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In bilico tra documentario e arte performativa, un esperimento che racconta l'importanza di ricercare e di custodire la memoria. Documentario, Cina, USA2013. Durata 65 Minuti.
Un film che parla di storie di fantasmi e del peso di una trasformazione enorme. Espandi ▽
Il centro di Yumen, situato nell'arido distretto settentrionale di Gansu, in Cina, un tempo prosperava grazie all'industria estrattiva, ma ormai è ridotto a una città fantasma, un non luogo fatto di rovine e disperazione. Tra i ruderi di un passato troppo vicino e ormai tramontato, si aggirano gli ultimi abitanti, anime inquiete che cercano di mettersi in contatto, ognuno a modo suo, con il resto dell'umanità in nome di ciò che un tempo li univa. In particolare, una donna solitaria, un artista errante e un gruppo di giovani s'inseguono, segnando il territorio. Recensione ❯
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La memoria e la testimonianza di due personaggi: Fernando García, noto come Pinolito, che era un attore bambino negli anni Settanta, e Doña Lilia Ortega, la madre, attrice. Fernando ha fatto coming out come un travestito qualche anno fa e ora si fa chiamare Coral Bonelli. Vivono insieme con la nostaglia del passato come nei film, mentre Coral viene coraggiosamente a patti con la sua identità di genere . Entrambi si esibiscono ancora. Recensione ❯
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Profondo sguardo alla realizzazione del film "Cimitero vivente": focus sulle origini della storia e sulle storie del cast, della troupe e degli abitanti del Maine che hanno contribuito a realizzare il film. Espandi ▽
Questo documentario indipendente dà un profondo sguardo alla realizzazione del film Cimitero vivente, prendendo in analisi le origini della storia, le storie del cast e della troupe, i ricordi degli abitanti del Maine che hanno contribuito a realizzare il film, e l'eredità che il film ha stabilito tra i fan dell'orrore e gli studiosi del lavoro di Stephen King. Oltre al cast e ai molti membri della troupe intervistati per la prima volta in merito al loro coinvolgimento nel film, questo documentario racconterà anche dei tour dei fan nei luoghi delle riprese. Con fotografie mai viste prima e riprese video dietro le quinte, oggetti di scena originali del film, copertura mediatica della produzione del 1988, e nuove storie sulla produzione di Hollywood in location nel Maine, Unearthed & Untold: The Path to Pet Sematary è un documentario onnicomprensivo dei fan per i fan. Recensione ❯
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Un documentario sulla Gare du Nord parigina, punto d'incontro di paesi, razze e culture differenti. Espandi ▽
Che si arrivi dalla periferia, dalla provincia o dall'estero, la Gare du Nord di Parigi è per molti un luogo di transito. Seguendo Simon Mérabet, figlio di immigrati algerini cresciuto nel Var, Géographie humaine mette in scena una serie di incontri effimeri in cui viaggiatori di ogni sorta raccontano in poche parole la loro vita prima di prendere il loro treno e svanire. La folla di passeggeri si incarna nelle storie, le vite si incrociano e la mondializzazione fabbrica destini assoggettati alla geografia e all'economia. Recensione ❯
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Residenti di terza generazione a Yarmouk, Ala'a Hassan, Samer, Tasneem e Waed sono giovani con aspirazioni comuni a quelle dei loro coetanei, ma con un fardello in più: la scelta tra una sorte da esuli e la lealtà alla comunità e ai suoi valori. Espandi ▽
Nel campo profughi di Yarmouk, all'interno della città di Damasco in Syria, vivono più di 110.000 rifugiati palestinesi, fin dal 1957. Alcuni di loro non hanno mai visto la loro terra madre, i più giovani non hanno nemmeno dei genitori che abbiano mai visto la loro terra madre. Tra i ragazzi l'aspirazione principale è fuggire, trovare un lavoro altrove e ognuno cerca un proprio modo di lasciare la Syria. Le difficoltà principali sono ottenere un passaporto valido, superare i controlli negli aeroporti e far fronte ai mille piccoli soprusi subiti. Recensione ❯
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La ricostruzione di una relazione adultera consumatasi tra un uomo e una donna nel Midwest degli anni Sessanta e registrata per intero, come se si trattasse di un diario intimo, su un nastro magnetico. Uno sguardo voyeuristico e complice in grado di penetrare, con tenerezza ed empatia, nel privato di un rapporto svelato dopo tanto tempo. Recensione ❯
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In un paesaggio che porta ancora le cicatrici della guerra, popoli diversi trovano nella gioiosa musica delle fanfare un terreno comune. Documentario, Musicale - USA, Serbia2013. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Questo documentario ci offre un ritratto profondo e a tratti inquietante di come le speranza e le paure dei diversi personaggi sociali di questa storia collidano tra loro, mentre cercano un terreno comune di condivisione. Espandi ▽
Ogni anno, in un piccolo villaggio serbo, ha luogo il più grande festival di fanfare al mondo, giunto alla sua 50esima edizione, che richiama più di mezzo milione di appassionati da ogni angolo della Terra. Il palcoscenico di questo melting pot è Guca: i suoi abitanti si preprano così ad accogliere queste orde multi-etniche con un misto di orgoglio nazionale e nervosismo causato dalla diffidenza. Le generazioni più vecchie vivono ancora nel ricordo del periodo socialista e col peso sulle spalle della guerra mondiale, della frammentazione nazionalista, della pulizia etnica e dei bombardamenti americani che solo un decennio prima avevano fatto tremare Belgrado. Gli uomini d'affari di mezz'età sperano di capitalizzare su di un festival in crescita e dai grandi margini di guadagno. I più giovani, invece, si godono i migliori trombettisti del mondo eseguire le canzoni della propria tradizione musicale, sognando di esibirsi su quel palco, un giorno. Sebbene ogniuno giunga fin qui per ballare, suonare e godersi la vita, i protagonisti di questo film compiono il loro pellegrinaggio musicale per motivi più profondi: il 25enne "maestro trombettista" Dejan Petrovic, campione in carica, torna per difendere il suo primato, spinto dalla sua forte identità serba; il Rom Demiran Cerimovic, trombettista di prim'ordine, combatte contro i pregiudizi ed il profondo razzismo che accompagna inevitabilmente la sua etnia per cercare di guadagnare qualche soldo per la sua famiglia disagiata; infine un'improbabile énsemble amatoriale newyorkese, la "Zlate Uste", giunge dalla lontana America per dimostrare, agli occhi di un popolo che porta ancora le cicatrici delle bombe NATO, di appartenere appieno a quel contesto. Recensione ❯
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Marta è una donna spagnola, vittima di una brutale aggressione da parte dell'ex marito, che l'ha quasi uccisa. Lui sta per uscire di prigione e lei è certa che ci riproverà. L'associazione Männerwelten di Salisburgo, in Austria, offre aiuto agli uomini violenti per cambiare il loro comportamento. Attraverso le testimonianze di Marta e di uno degli uomini in cura a Salisburgo, il film racconta l'orrore della violenza di genere e come è possibile combatterla. Recensione ❯
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