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Un documentario dove le criticità del consumismo e delal sue esibizione vengono descritte con una chiarezza disarmante. Espandi ▽
Un incredibile viaggio nel mondo della propaganda occidentale, una critica spietata al nostro modello di vita che mostra un inferno di consumismo in oscena esibizione, dove le celebrità e il terrorismo sono minacce di uguale misura. È un filmatochoc apparso insidiosamente su Youtube: l'opera, si dice, di due studenti nordcoreani. Ma quanto nel film è reale, quanto finzione? Si tratta di una controversa opera anonima o di un'astuta opera propagandistica, prodotto del mostruoso meccanismo che finge di denunciare? Lo spettatore lo scopre a proprio rischio e pericolo nel dipanarsi di questo documentario, che ci mostra come in uno specchio deformante il volto grottesco della nostra quotidianità. Recensione ❯
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E' possibile risolvere la questione Arabo-Israeliana applicando i mezzi usati per il conflitto in Sud Africa?
Robi Damelin che ha ben conosciuto entrambi i confilitti ci ragiona. Nata in Sud Africa durante l'era dell'apartheid, ha perso un figlio che prestava servizio nell'esrecito Israeliano di stanza nei Territori Occupati. In un primo momento ha tentato di instaurare un dialogo con i Palestinesi che uccisero suo figlio, ma quando i suoi tentivi di apertura vengono respinti, decide di tornare in Sud Africa per imprare di più sul Truth and Reconciliation Committee negli anni di massima ostilità. Il viaggio di Robi ci porta da un luogo di profondo dolore personale fino alla speranza di un migliore futuro possibile. Recensione ❯
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Viaggio con Anita è una storia che Federico Fellini ha scritto assieme a Tullio Pinelli, ma che non ha mai girato. Narra del tragitto a ritroso di Guido, dalla città alla sua provincia di origine, accompagnato dall'amante Anita. Anita ripercorre le tappe di quel percorso sui confini tra Umbria, Toscana e Marche e fino all'Adriatico, scandite a volti e voci di chi quei luoghi li abita. A evocare la storia di Guido e Anita, la voce narrante di Emidio Clementi e le immagini suggestive emerse dai film di famiglia dell'Associazione Home Movies, Bologna. Recensione ❯
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30.000 km. 200 giorni. 20 euro. 4 ruote. Albert è un autentico avventuriero con una filosofia di vita molto particolare. Espandi ▽
30.000 km. 200 giorni. 20 euro. 4 ruote. Albert è un autentico avventuriero con una filosofia di vita molto particolare. Ha 19 anni e ha deciso di arrivare dall'altra parte del mondo. Parte sulla sedia a rotelle e senza soldi, per lui non è mai stato un inconveniente. Il viaggio (e il film) può essere considerato una pura follia, una bella storia d'amore o un'avventura epica. O forse, un po? di tutto questo. Recensione ❯
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"The Garden of Eden" ritrae Gan HaShlosha, uno dei parchi più grandi e frequentati in Israele, conosciuto di solito come il "Sakhne". Il film segue l'attività durante un anno, catturando la bellezza del ciclo delle stagioni e scoprendo storie umane, personali e collettive.
Yaacov, abbandonato da sua moglie, si bagna per purificarsi; Athir cerca di trovare le forze per andare alla ricerca di una vita migliore; Yael viene per rilassarsi e dimenticare i traumi della sua infanzia; Itzhak cerca rifugio e conforto nella freschezza dell'acqua. Recensione ❯
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Un film su una persona che è al contempo la radiografia di un'età e di un paese in un'epoca difficile. Espandi ▽
Modi spicci e parlata franca, Joana trascorre le sue giornate bighellonando con amiche e gestendo un difficile rapporto con i genitori. A complicare le cose c'è una figlia piccola e una libertà economica che le manca. Mescolando riprese dirette e messa in scena, grazie ad un rapporto di forte complicità, Filipa Reis e João Miller Guerra realizzano un film che va ben oltre il semplice ritratto. Un film su una persona che è al contempo la radiografia di un'età e di un paese in un'epoca difficile. Recensione ❯
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Lavorando come video operatore ai matrimoni a Casablanca, Khadija Harrad fa parte della nuova generazione di giovani donne marocchine divorziate che cercano di realizzare i propri desideri per la libertà e l'indipendenza, invece di onorare i desideri delle loro famiglie. Madre di un figlio di undici anni e capofamiglia per i suoi genitori e i suoi fratelli, così, Khadija viaggia tutti i giorni tra il mondo fantastico che film e la violenza della sua famiglia tradizionale e conservatrice, che disapprova la sua professione e vorrebbe solo che si risposasse. Il film segue Khadija sul lavoro, in casa e con alcune amiche che hanno problemi simili. Recensione ❯
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Riusciranno le arti teatrali a sopravvivere al XXI secolo? Se Theatre 1 offriva un ritratto di Oriza Hirata, Theatre 2 si concentra sul rapporto fra il drammaturgo e il mondo in cui viviamo. Ai fini della sopravvivenza della sua arte e della sua compagnia - impegnata in produzioni non esattamente commerciali - all'interno di una società moderna ad alto tasso capitalistico, quali strategie mette in campo Hirata per resistere? Recensione ❯
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Interrogandosi sulla reale essenza del teatro, il documentario osserva dietro le quinte il mondo di Oriza Hirata, famoso drammaturgo e regista giapponese, e della sua compagnia teatrale, Seinendan. Nel comporre questo ritratto, il film ispira alcune domande assai specifiche, per quanto fondamentali: che cosa è il teatro? Perché gli esseri umani amano recitare? Recensione ❯
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Dragon è un trafficante che aiuta i nordcoreani ad attraversare clandestinamente Cina, Laos e infine Thailandia, dove possono richiedere asilo. Espandi ▽
Dragon è un trafficante che aiuta i cittadini nordcoreani a fuggire dal loro paese per poi attraversare clandestinamente i confini di Cina, Laos e infine Thailandia, dove possono richiedere asilo. Il loro viaggio è lungo e pericoloso: in ogni momento rischiano di essere fermati e rispediti nel loro paese, dove il regime punisce duramente i fuggitivi. La regista coreana-canadese Ann Shin li ha seguiti durante il viaggio, raccogliendo le loro storie. Recensione ❯
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Ricognizione poetica dallo stile dimesso di un uomo del popolo che ha saputo dare spazio alla bellezza letteraria. Documentario, Italia2012. Durata 75 Minuti.
L'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Espandi ▽
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d'archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall'estrema povertà al boom economico, a un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d'Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode. Recensione ❯
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Documentario-shock sulla quotidianità del traffico di droga negli Stati Uniti e sugli effetti controproducenti delle leggi proibizioniste che lo dovrebbero combattere. Documentario, USA2012. Durata 96 Minuti.
Uno sguardo provocatorio nella vita di coloro che vivono entrambi i lati della "guerra alla droga". Espandi ▽
Il film offre uno sguardo provocatorio nella vita di coloro che vivono entrambi i lati della "guerra alla droga", offrendo un punto di vista diverso e unico sul tema attraverso le interviste con 50 Cent, Eminem, il produttore di The Wire David Simon, Arianna Huffington, Woody Harrelson e Susan Sarandon, nonché il famigerato boss della droga "Freeway" Rick Ross. Il documentario mostra come passare da spacciatore della strada a signore della droga, rivelando come le politiche pubbliche in realtà attirino gli americani allo spaccio della droga. Recensione ❯
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Un documentario prezioso che mette in evidenza la predisposizione dell'uomo a sognare in un mondo migliore. Documentario, Italia2012. Durata 80 Minuti.
Ricostruendo i tre esodi più importanti, il documentario si concentra sui motivi che hanno spinto alla partenza e all'arrembaggio delle navi. Espandi ▽
Nei primi giorni di marzo del 1991, all'orizzonte della costa Adriatica dell'Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano avrebbero segnato l'inizio di quello che sarebbe stato chiamato "l'esodo degli albanesi". La metafora biblica non era, per una volta, un'esagerazione, mai nella storia del dopoguerra si era visto una fuga collettiva di quelle dimensioni. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, 20 anni dopo? Questo è il racconto di una fuga e di un viaggio, nella ricostruzione di tre grandi esodi degli albanesi. A differenza di altri documentari che si sono occupati del tema concentrandosi sull'arrivo, questo documentario si concentra soprattutto sulla partenza della nave, cercando di capire le ragioni della fuga, e raccontando per la prima volta "l'arrembaggio" delle navi. Recensione ❯
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Cinque registi per ottanta minuti in compagnia di Mario Monicelli: un ritratto sentito che riporta alla memoria e all'attualità la figura di uno dei registi più importanti della storia del cinema italiano. Espandi ▽
Cinque registi raccontano alcuni aspetti della lunga carriera di un grande del cinema, non sempre apprezzato dalla critica, sempre amato dal pubblico, ruvido con i collaboratori, aspro con gli attori. La profonda umanità di Monicelli viene fuori prepotente dalle immagini dei suoi film, dalle sue dichiarazioni, dal suo talento. Recensione ❯
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Il racconto del percorso artistico di quattro sviluppatori di giochi indipendenti, dalla creazione alla presentazione in pubblico del loro lavoro e di loro stessi. Edmund McMillen e Tommy Refenes lavorano a Super Meat Boy, Phil Fish sviluppa Fez, Jonathan Blow è dietro al successo di Braid. Un'opera nata dal basso all'interno della cultura indie, finanziata da due campagne di Kickstarter. Recensione ❯
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