The Tree of Life

Va detto subito che non è un film per tutti. Ho letto molte critiche negative e pur non condividendole, le capisco. Tree of life dura 138 minuti  e la trama potrebbe quasi stare in un cortometraggio. Tutto il resto è arte, poesia, introspezione, fotografia, intensa recitazione. Per qualcuno tutto questo si traduce nella parola "noia" e a queste persone il film va onestamente sconsigliato.

Chi ama il cinema d'autore, invece, si troverà di fronte a un capolavoro. La fotografia raggiunge livelli mai visti prima in tutte le sue declinazioni: primi piani, dettagli, panorami, computer grafica. La trama è semplice e quasi banale, ma la qualità della recitazione e delle inquadrature rende intensa e speciale anche la quotidianità di una famiglia americana qualunque. Ogni personaggio apparentemente stereotipato nasconde invece una complessità e un desiderio di ricerca interiore che trascina lo spettatore a porsi in ascolto di verità e risposte universali diverse e solo apparentemente inconciliabili. Lo sguardo del regista sa conciliare un piccolo albero appena piantato con un grande albero incombente, la natura con la grazia, una piccola famiglia qualunque con la nascita dell'universo e della vita sulla Terra, un approccio religioso da catechismo con una spiritualità senza nome.

Che tutto questo possa annoiare, non deve stupire più di tanto. E' un film per pochi, ma è un film che a quei pochi lascerà l'impressione di aver assistito a un capolavoro.