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Premetto che ho visto Avatar due volte per farmene un'idea precisa, considerato che sono dura di comprendonio e i pareri che sentivo erano discordanti.
La prima mi ha entusiasmato, per i colori, i paesaggi, il messaggio ambientalista, anche se la storia (come del resto tutte le storie che si raccontano dall'inizio dell'umanità in poi) è stata raccontata più è più volte in moltissime forme. Dirò di più, è stata una botta di vita per una persona come me sensibile alla bellezza e alle tematiche proposte, la varietà e la bellezza delle forme di vita vegetale e animale mi ha fatto rimanere a bocca aperta, la tematica della connessione mentale con gli esseri viventi che fanno parte della biosfera del pianeta è stata estremamente stimolante. Grazie al 3D ti trovi all'interno della storia, coinvolto dalla vicenda e partecipe dell'azione. Tra l'altro, la sceneggiatura è congegnata come una buona vecchia fiaba tradizionale: l'eroe menomato, il patto, il bosco, l'inserimento in una realtà diversa e l'acquisizione di "poteri" speciali, la principessa, ecc. ecc. , e non ti lascia il tempo di annoiarti o pensare. La battaglia finale è uno schianto, ti pare di essere "lì".
La seconda volta ho voluto staccarmi emotivamente da tutto questo e, pur apprezzando la qualità del film dal punto di vista della grafica, degli effetti speciali, del messaggio, ecc., mi sono resa conto che, obiettivamente, la trama sta in piedi ma è povera, i personaggi mancano di spessore, e gli attori sono appena appena discreti. Ed è un peccato: se Cameron avesse curato, oltre agli effetti speciali e alla tecnologia, la resa dei singoli personaggi dal punto di vista umano, approfondendone i caratteri e le motivazioni e rendendoli vivi, senza relegarli al puro ruolo di "maschere" , Avatar avrebbe avuto i numeri per diventare un caplavoro. Purtroppo è solo un buon film che, secondo me, può essere visto e goduto appieno solo lasciandosi coinvolgere come bambini; difficilmente potrà essere apprezzato da chi è abituato a razionalizzare su tutto e, per questo, non è in grado di usare l'emisfero destro del cervello. Io, comunque, lo ho apprezzato proprio per la sua dimensione fiabesca e per la capacità di renderti partecipe della vicenda.
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