Quinta avventura dell'ispettore Callaghan. Stavolta "Dirty Harry", il più duro poliziotto di Los Angeles, è il bersaglio di una serie di attentati. Espandi ▽
Harry Callaghan questa volta si trova al centro di due mirini. C’ è un malavitoso latinoamericano che lui ha fatto arrestare e che vuole vendicarsi e c’è un maniaco di film horror che lo ha messo nell’elenco delle vittime prescelte. Al suo fianco questa volta ha un collega di origini cinesi. Nello stesso anno in cui dirige
Bird Clint chiude con Dirty Harry ormai al quinto capitolo.
Per questo film Eastwood accetta la regia di Buddy Van Horn con il quale aveva già lavorato per
Fai come ti pare e da cui tornerà a farsi dirigere in
Pink Cadillac. L’impressione è quella della consapevolezza da parte di tutti (Clint in primis) che si tratta di un atto dovuto ma anche dell’ultimo capitolo della saga. La sceneggiatura non può non tenere conto dei film precedenti e del carattere ormai più che definito del personaggio. Si è quindi costretti a ruotare intorno agli elementi pregressi tentando qualche variante. Resta nella memoria la sequenza in cui l’auto guidata da Callaghan viene inseguita da un modellino telecomandato carico di esplosivo in un mix di inverosimiglianza e di divertimento.