Siciliana, classe 1993. Alla domanda: "Cosa vuoi fare da grande?" Martina ha sempre risposto l'attrice. Sin dalle prime recite scolastiche infatti sentiva una comodità innata nello stare sul palco. Il palco rappresentava e rappresenta un po' la sua casa. Quel posto in cui può essere vera vestendo i panni di un altro. La consapevolezza verso il mestiere dell'attore la raggiunge quando decide di iscriversi al liceo Classico, venendo così a contatto con l'arte, la poesia, la letteratura e tutto quella cultura greca che altro non è se non la culla del teatro. Ultimato il liceo con il massimo dei voti, Martina si trasferisce a Roma per studiare Scienze della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, facoltà che sceglie da un lato perché è sempre stata affascinata dall'antropologia e dalla conoscenza di culture altre, dall'altro perché i suoi genitori non l'avrebbero supportata nel vederla frequentare un'accademia d'arte drammatica. Così Martina inseguiva il suo sogno parallelamente agli studi universitari.
Ha frequentato i LAB del Centro Sperimentale di Cinematografia, studiato canto e dopo la laurea ha incontrato il CIAPA di Gisella Burinato e gli stage del coach Paolo Antonio Simioni. Per due anni consecutivi è stata selezionata alla Biennale di Venezia teatro lavorando con Pascal Rambert e con il lituano Oskaras Korsunovas. Nel suo percorso di formazione queste esperienze l'hanno aiutata ad approcciarsi a metodi di lavoro differenti. Parla Inglese e francese. Ha un progetto musicale "Marte", di cui lei è l'autrice dei testi a cui dà la voce. Al cinema l'abbiamo vista interpretare Antonella ne La musica del silenzio, il biopic in lingua inglese su Bocelli diretto da Michael Radford e Laura (Afrodite) in Dei di Cosimo Terlizzi.