Ha svolto una intensa attività teatrale, affermandosi come una delle migliori attrici italiane nel decennio 1930-40 e, soprattutto, in questo dopoguerra, per le sue ottime doti d'interprete fine e sensibile in ruoli diversissimi, dai comici ai tragici ai leggeri e vaporosi ai drammatici. Nel cinema esordi nei primi anni del «sonoro», ma non ebbe molte occasioni per rivelare le sue qualità d'attrice, che invece avevano modo di manifestarsi nella sua attività di doppiatrice, tra le più famose dell'epoca (sue sono le «voci italiane» di Marlene Dietrich, di Bette Davis, di Claudette Colbert, di Norma Shearer, ecc.). Nel dopoguerra ha interpretato, in parti di secondo piano, alcuni film, tra i quali vanno ricordati almeno Le infedeli (1953, Mario Monicelli e Stefano Vanzina), Il padrone sono me! (1956, Franco Brusati) e Il comandante (1963, P. Heusch).