Dalla storia del cinema più completa in lingua italiana, una selezione di 9170 film da vedere, dal 1895 al 2025. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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La costruzione di un film attraverso la complicità di un trio di interpreti perfettamente al servizio dello spirito del copione. Commedia, Spagna2021. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia sulla feroce rivalità tra due attori con un talento enorme ma un ego ancora più grande. Espandi ▽
Giunto ad una veneranda età ma ancora assetato di gloria, l'imprenditore Humberto Suarez vorrebbe legare il proprio nome ad un'opera destinata a restare nella storia. Subito ha pensato ad un ponte, poi è stato attraversato da un'idea migliore: un film. Un capolavoro cinematografico. Finanzierà ogni cosa, ma esige il meglio: il romanzo di un premio Nobel, la regista più in auge del momento, gli interpreti più bravi. L'eccentrica, elegantissima, visionaria Lola Cueva dirigerà dunque Félix Rivero e Ivàn Torres nel ruolo di Manuel e Pedro, fratelli di sangue e rivali in amore, in una tragedia che non risparmia colpi di scena. È invece senza dubbio una commedia quella in cui si misurano ancora una volta Gastón Duprat e Mariano Cohn, su sceneggiatura di Andrés Duprat, ma sarà bene prestare attenzione a quell'immagine di apertura, un clown triste, per ricordare che la commedia non esclude la ferocia né il dramma, al contrario: si può nutrire di essi. Recensione ❯
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Un commovente dramma famigliare che tiene sempre presente il contesto in cui si inserisce. Drammatico, Tunisia, Francia, Libano, Qatar2019. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'interpretazione magistrale di Sami Bouajila, vincitore come Migliore Attore nella sezione Orizzonti del festival di Venezia, ai César 2021 e ai Lumiere Awards 2021. Espandi ▽
In una società in bilico tra una visione progressista dei rapporti interpersonali e un radicalismo estremista religioso la vita di un bambino viene messa in grave pericolo proprio a causa delle profonde contraddizioni che attraversano il Paese mediorientale in cui vive. Mehdi M. Barsaoui si è formato al Dams di Bologna ed è stato anche montatore del documentario Era meglio domani che ha al centro una donna in lotta per riavere i suoi figli mentre intorno a lei la Rivoluzione dei gelsomini si fa sempre più presente. Giunto al suo primo lungometraggio di finzione mostra che il tema gli sta ancora a cuore e che, attorno a questo nucleo centrale, è interessato a sviluppare un più ampio contesto. Nei corridoi di un ospedale la camera segue lo sviluppo di un dramma familiare senza però chiudersi (e in questo sta l'originalità della sceneggiatura scritta dallo stesso Barsaoui) in esso ma tenendo sempre presente il contesto sociale in cui si inserisce. Recensione ❯
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Girato nell'arco di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà. Espandi ▽
Jamila, una ragazza di origine marocchina, vive con la sua famiglia a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. A 9 anni ha grandi ambiziosi ma poi si isola sempre più in sé stessa, non frequenta i coetanei ed evita di andare in classe. A 12 anni, mette i soldi da parte perché vuole tornare in Marocco, anche da sola. A 13 lavora a tempo pieno come parrucchiera presso il salone Californie. Riesce a comprarsi tutto quello di cui ha bisogno, vestiti e telefono compresi. Poi una mattina, sul posto di lavoro, arriva un assistente sociale e le chiede come mai non va a scuola. Jamila viene seguita dai 9 ai 14 anni, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità che richiama istintivamente il lavoro fatto da Richard Linklater con Boyhood. Ma soprattutto c’è il volto di Khadija Jaafari che cambia nel corso degli anni, che mantiene negli occhi la sua irrequietezza, che prevale all’interno dell’inquadratura. L’identità tra Italia e Marocco segue i naturali passaggi soggettivi, dal desiderio del ritorno a casa al suo rifiuto, con la figura del padre vista come marginale, se non assente. Un film che colpisce dritto, che ha l’impeto e la poesia del cinema di Antonio Capuano combinate con la vitalità e la grazia di quello di Sébastien Lifshitz. Recensione ❯
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Il cinema nel cuore del teatro: una coreografia misurata di corpi e di dialoghi cesellati. Drammatico, Francia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dall'omonimo testo teatrale di Marguerite Duras del 1968. Espandi ▽
Saint-Tropez d'inverno. Dentro una villa disabitata, Suzanna Andler esita tra suo marito e il suo amante. Parigina, nascosta dietro la sua classe e la sua fortuna, Suzanna ha sposato anni prima Jean Andler, gran borghese ricco e infedele. Oggi è intrappolata in un matrimonio agiato e deve scegliere tra una vita di moglie e di madre, governata dalle convenzioni, e un'esistenza libera ma più rischiosa, incarnata dal suo giovane e squattrinato amante. Alla ricerca di un'impossibile emancipazione, Suzanna Andler parla a mezza voce, dice delle verità, le sue che non sono sempre le stesse e inciampano nelle bugie. Pronunciate per paura o come un riflesso vitale mentre il sole tramonta sul Mediterraneo e sugli amanti riuniti che sembrano già mancarsi.
Non piaceva a Marguerite Duras questa pièce quasi sconosciuta, scritta nel 1968 e rappresentata fugacemente nel 1969. "Suzanna Andler" è sempre piaciuta invece a Benoît Jacquot, che decide di adattarla per lo schermo, sublimando il testo e Charlotte Gainsbourg.
Il risultato è un uragano lento che travolge una grande villa sul mare, lasciando entrare la sua aria densa, il richiamo acuto dei gabbiani e la luce del cielo. L'edificio maestoso non fa mai dimenticare il testo, un poema a quattro voci (Suzanna, l'amante, il marito e l'amica), un'architettura asciutta, precisa nelle indicazioni sceniche come negli incessanti slittamenti delle parole che i personaggi pronunciano per dire ciò che fanno e ciò che provano. Soprattutto Suzanna, sopravvissuta alle fughe del marito pluri-fedifrago e distante. Recensione ❯
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Una ricerca antropologica su adolescenza, valori familiari, religione, odio ed estremismo nella regione più radicalizzata d'Europa. Espandi ▽
Il racconto di crescita di tre fratelli adolescenti, all'interno di una comunità salafista dell'entroterra bosniaco. Rimasti soli dopo la condanna del padre per affiliazione terroristica, si ritrovano per la prima volta a decidere la propria vita. Recensione ❯
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L'orrore della guerra raccontata con gli stilemi dell'horror: un'opera che rimane impressa. Drammatico, Serbia, Danimarca, Bulgaria, Grecia, Italia2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una dodicenne e la sua famiglia vivono nella paura che nella notte il male arrivi dalla foresta. Espandi ▽
È il marzo del 2004 e siamo nell'entroterra del Kosovo. La piccola Milica vive in una casa diroccata, circondata da una foresta che, al calar delle tenebre, sembra nascondere oscure presenze. Vive con la madre Vukica e il nonno Milutin: il padre e lo zio, usciti di casa un giorno, non vi hanno più fatto ritorno. È da quel momento che il nonno per aspettarli si rifiuta di lasciare la casa, nonostante lui, la figlia e la nipotina, la notte siano costretti a barricarsi in casa, rischiando la vita ogni momento. Intorno a loro i vicini intanto si arrendono pian piano agli attacchi subiti, e più passa il tempo più Milica, scortata nei carri armati dai funzionari della KFOR, vede la sua scuola svuotarsi gradualmente.
Milic è abile nella regia e nell'utilizzo di certi stilemi dell'horror, come l'invisibilità del fuoricampo e la potenza del sonoro, delegando così al genere il compito di mettere in scena l'orrore della guerra.
Darkling rimane impresso, rivelandosi anche, volente o no, un'opera legata a due temi che hanno e stanno tutt'ora stravolgendo certi aspetti del mondo come lo conoscevamo: la questione di un nemico invisibile che ci costringe chiusi in casa e quella della guerra, che di certo non è mai scomparsa dal Pianeta ma che oggi, come fu quella del Kosovo, è a noi molto più vicina. Recensione ❯
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Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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Film intervista con finale a sorpresa che punta sull'amore come strategia preventiva verso ogni forma di violenza. Documentario, Italia2021. Durata 61 Minuti.
Un uomo condannato a morte viene riconosciuto innocente e rilasciato dopo 22 anni nel braccio della morte. Ora deve affrontare una nuova sfida: sopravvivere alla libertà. Espandi ▽
Mentre scorrono immagini subacquee, una voce maschile descrive l'orribile sensazione di sentirsi isolato, abbandonato dalla società, senza possibilità di riscatto. A seguire, chi parla, seguendo una lunga carrellata, svela alcuni sobborghi statunitensi e dettagli della propria biografia. Infine, a quella voce corrisponde il primo piano di un uomo coi capelli bianchi, visibilmente traumatizzato: è Curtis McCarty, che racconta sguardo in macchina la sua storia. Con precedenti di dipendenza, accusato senza prove dell'omicidio di una sua conoscente, avvenuto nel 1982, è stato fermato, sottoposto a violenza da parte della polizia, processato e nel 1985 condannato a ventidue anni da scontare nel penitenziario governativo dell'Oklahoma.
Diciannove li ha trascorsi nel braccio della morte ma nel 2007 è stato rilasciato, dopo essere stato scagionato dall'accusa che gli aveva procurato la condanna a morte, perché da un'indagine era emerso che il perito incaricato del suo caso aveva falsificato le prove. Eppure il tempo della detenzione e il carico di stress post traumatico non si possono cancellare e non lasciano indifferenti chi osserva.
Film intervista con finale a sorpresa, A Declaration of Love al contrario evidenzia il percorso di presa di consapevolezza indicato dal titolo: comprensione e non condanna, riabilitazione e non tortura, amore come strategia preventiva verso ogni forma di violenza. Il protagonista insiste molto sul tradimento vissuto rispetto ai fondamenti della legge che da cittadino statunitense si aspettava, un ambito che è invece non esente da razzismo e pregiudizio sociale. Recensione ❯
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Un trattato sui rapporti fra uomini e donne che si attraggono ma che continuano a non capirsi. Drammatico, Germania, Ungheria, Italia2020. Durata 169 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un capitano di mare fa una scommessa in un caffè con un amico che sposerà la prima donna che entra. Espandi ▽
Storia di mia moglie è un film smaccatamente sentimentale, ma è anche un trattato sui rapporti fra uomini e donne che si attraggono irresistibilmente ma continuano a non capirsi, nonché sulla tendenza di certe persone a rifiutare l'aspetto fragile e volubile dell’esistenza. La messinscena è sontuosa, magnificamente fotografata da Marcell Rév e abbigliata dai bellissimi costumi di Andrea Flesch, e i due protagonisti, l'attore olandese Gijs Naber e soprattutto l'attrice francese Léa Seydoux, sono fisicamente ed emotivamente perfetti nei ruoli di Jakob e Lizzy. Il paragone inevitabile è con Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick e soprattutto con il "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler, il romanzo breve del 1925 cui era ispirato. La regia di Enyedi è fluida come il mare che il capitano attraversa, come l'acqua sotto i ponti di Parigi e di Amburgo e come il nostro destino inconoscibile. A porte chiuse però tutto si raggela, diventa immobile e claustrofobico, la compostezza formale prende il sopravvento interrotta solo dal movimento sensuale del corpo di Lizzy, che si sottrae alle costrizioni intorno a lei. Recensione ❯
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Due ragazzi si innamorano sebbene entrambi abbiano già sofferto tanto per amore. Espandi ▽
Ava è un'assistente scolastica irlandese, vedova e madre di un figlio e una figlia entrambi adolescenti. Ali è un'ex dj di origini bengalesi, gestore di appartamenti con alle spalle un matrimonio doloroso. Entrambi vivono a Bradford, città industriale del West Yorkshire, profonda Inghilterra che non vede di buon occhio la loro relazione. Eppure dopo essersi incontrati e sedotti, Ava e Ali decidono di passare del tempo insieme e poco alla volta diventano una coppia. A unirli sono la musica, la passione per il ballo, la voglia rinnovata di amare e trovare qualcosa di romantico nelle rispettive vite.
La regista inglese Clio Barnard sceglie ancora la città di Bradford come set privilegiato per il suo cinema, girando il suo film più vitale e ottimista.
L'amore fra queste due figure autentiche e al tempo stesso ideali è così impedito dalle circostanze sociali, ma esaltato dalla loro unicità: nessuno è come Ali e Ava, nessuno possiede la loro forza, la loro resistenza. Lo sguardo della regista è spoglio e diretto come loro, e trova per questo una perfetta sintonia capace di raccontare una storia d'amore sbilenca ed entusiasmante, simile a un sogno che prende vita dalle spigolosità della vita vera. Recensione ❯
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Un tenero viaggio nella memoria, un'opera di finzione di alto profilo. Drammatico, Francia, Libano, Canada2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scopre l'adolescenza della madre tramite una misteriosa scatola di ricordi. Espandi ▽
Il passato è una terra straniera, ma a volte capita che da quella terra torni indietro qualcosa. L'appassionante melodramma al femminile Memory Box mescola tematiche di nostalgia, memoria e narrazione del sé in una storia che celebra le possibilità di scambio inter-generazionale. Lo firmano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, due nomi non noti al grande pubblico ma che garantiscono che Memory Box vada aldilà di un pur ben realizzato racconto a due prospettive tra una madre e una figlia. Nativi anche loro di Beirut, e cresciuti durante il periodo della guerra civile, i due artisti hanno basato un'intera carriera sul mettere insieme i pezzi e i retaggi culturali di un paese attraverso i decenni, utilizzando tecniche sperimentali e documentarie che abbracciano l'intero spettro dell'audiovisivo. Ora finalmente convogliate in un'opera di finzione d'alto profilo, queste esperienze donano ai ricordi di Maia vissuti attraverso gli sguardi furtivi di Alex una dimensione tattile e caleidoscopica oltre che commovente. Recensione ❯
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Un ritratto sociale e politico del Ciad contemporaneo, lucido e senza concessioni. Drammatico, Ciad, Francia, Germania, Belgio2021. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'adolescente rimane incinta ma, pur non desiderando la gravidanza, nel suo paese è illegale l'aborto. Espandi ▽
Otto anni dopo Grigris, favola umanista su un eroe fragile in un mondo pericoloso e sulla pista da ballo, Mahamat-Saleh Haroun prosegue la sua opera coerente, disegnando un ritratto sociale e politico del Ciad contemporaneo. Aborto impedito, infibulazione imposta, stupro subito, ce n’è abbastanza per cui sollevarsi e battersi. E la solidarietà femminile nasce immediata sotto i nostri occhi e contro le tradizioni secolari. Quella sorellanza spontanea è sufficiente a dare al film il suo senso. I temi trattati sono forti e restituiti con sincerità e impegno. Tuttavia a confrontarsi con le considerazioni che pongono e gli abusi che denunciano si corre sovente il rischio di accontentarsi. Una madre e una figlia è un film degno sull’indegnità ma è ‘privo’ di cinema. Dal punto di partenza non si dispiega mai un gesto potentemente cinematografico e politico. La forma resta classica, non è certo un difetto, e la forza politica ancorata principalmente al suo soggetto: il controllo sul corpo femminile e la sua marginalizzazione. Recensione ❯
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Il capitolo mediano riequilibra il tono e il ritmo e offre il meritato spazio a vecchi e nuovi personaggi. Avventura, USA2022. Durata 142 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Grindelwald continua la sua ascesa ma Silente non può attaccarlo personalmente. Si dovrà servire di una squadra con a capo Newt Scamander. Espandi ▽
L'ascesa al potere di Grindelwald va fermata. Il suo proposito di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e di dichiarare guerra aperta al mondo dei non maghi non deve andare in porto. Ma Silente non può attaccarlo: glielo impedisce un patto di sangue stretto in giovane età, quando il suo peggior nemico era la persona a lui più cara. Tocca dunque a Newt Scamander e alla sua squadra agire per conto di Silente: insieme al fratello Theseus, all'assistente Bunty, alla collega Lally, a Yussuf Kama e al più coraggioso dei non maghi, il pasticcere Jakob Kowalski, Newt dovrà impedire che l'inganno e il terrore abbiano la meglio nell'elezione del nuovo leader del mondo magico.
Nonostante il piano-non piano della valorosa compagnia sia quello di confondere le idee ai vertici del lato oscuro, il terzo capitolo della saga nata attorno al manuale del magizoologo è molto meno confuso del suo precedente, e questo è certamente un bene.
Godibile anche se non proprio scoppiettante, più caldo del precedente, anche se non proprio emozionante, il capitolo tre della saga seconda della premiata ditta Rowling-Yates ha la fisionomia di un episodio speciale, a suo modo autoconclusivo, dedicato alle relazioni tra i personaggi più che alle novità della trama, con qualche sequenza che si fisserà nelle memoria, come quella di Newt e Theseus nella prigione tedesca o il gioco delle cinque valigie nel meraviglioso panorama del Buthan. Recensione ❯
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La canzone più famosa nel mondo diventa un documentario diretto da Giulia Giapponesi Espandi ▽
Con oltre un miliardo di visualizzazioni online, Bella Ciao è la canzone italiana più ascoltata nel mondo negli ultimi anni. Come canzone di lotta e resistenza è stata recuperata nell'ultimo quarto di secolo da decine di realtà di protesta, dalla primavera araba alle proteste #occupy Usa e #occupy Mumbai, dalla lotta alla globalizzazione alla lotta ai cambiamenti climatici, dai funerali dei vignettisti di Charles Hebdo alle rivolte in Sudan e ai movimenti di piazza in Libano, in Cile, in Turchia. Ma è anche diventata un fenomeno tipico della globalizzazione: canzone simbolo della serie Casa di carta, jingle per vendere un prodotto in Messico, musica per promuovere Netflix in Arabia Saudita. Recensione ❯
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Un film disperato sulla disperazione, dalla crudezza iperrealista e dall'atmosfera sospesa . Drammatico, Ucraina2019. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo cerca di sopravvivere in un mondo non più adatto alla presenza umana. Espandi ▽
Ucraina orientale, in un futuro molto prossimo. Un deserto inadatto alla presenza umana. Sergeij, un ex soldato che soffre di stress post- traumatico, non riesce ad adattarsi alla sua nuova realtà: una vita a pezzi, un Paese in rovina. Quando la fonderia in cui lavora chiude definitivamente, Sergeij trova un modo inaspettato di cavarsela, unendosi alla missione volontaria del Tulipano Nero, specializzata nel recuperare cadaveri di guerra. Lavorando accanto a Katya, capisce che un futuro migliore è possibile. Imparerà a vivere senza la guerra e ad accettarsi per quello che è? Recensione ❯
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