Uno psichiatra della Seconda Guerra Mondiale valuta i leader nazisti prima dei processi di Norimberga, diventando sempre più ossessionato dalla comprensione del male mentre stringe un legame inquietante con Hermann Göring. Espandi ▽
.All'indomani della Seconda guerra mondiale, mentre il mondo è ancora sconvolto dagli orrori dell'Olocausto, al tenente colonnello Douglas Kelley (il premio Oscar Rami Malek), psichiatra dell'esercito americano, viene affidato un incarico senza precedenti: valutare la sanità mentale di Hermann Göring (il premio Oscar Russell Crowe), il famigerato ex braccio destro di Hitler, e di altri alti gerarchi nazisti.
Allo stesso tempo, gli Alleati - guidati dal giudice Robert H. Jackson (Michael Shannon) - affrontano l'impresa titanica di istituire un tribunale internazionale, per far sì che il regime nazista risponda dei propri crimini di fronte alla storia.
Nel silenzio delle celle, Kelley ingaggia un intenso duello psicologico con Göring, uomo carismatico e manipolatore.
Da quello scontro emerge una domanda che ancora oggi tormenta la coscienza del mondo:stavano eseguendo ordini, erano pazzi... o semplicemente malvagi?
Sul palcoscenico della storia si apre così il processo di Norimberga, un evento che ha cambiato per sempre la storia e l'umanità. Recensione ❯
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Quando una famiglia di topolini incontra gli umani... la magia ha inizio! Espandi ▽
Un film di Natale diverso da qualsiasi cosa abbiamo visto finora in Norvegia. Ispirato ai grandi film di intrattenimento per famiglie di Hollywood, Alf Prøysen si presenta ora in una veste completamente nuova. Topi contro umani in un intrattenimento avvincente, divertente e ricco d'azione. Recensione ❯
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Nico, bambino moderno e ribelle, passa l'estate con una zia siciliana rigida e religiosa. Scontri e diffidenze lasciano spazio a un legame profondo. Espandi ▽
Nico è un bambino di oggi, dipendente dal telefono e con lo smalto sulle unghie. All’improvviso viene strappato al suo mondo “del nord” per passare un mese d’estate in Sicilia, in compagnia di un’anziana zia, Gela. Nico e Gela, ognuno radicato nelle proprie certezze ma con dolori simili nel cuore, dovranno pian piano cercare un linguaggio comune. Prima volta nel lungometraggio per Margherita Spampinato, che con autoriale dolcezza scrive, dirige e monta un omaggio all’arcano mondo delle nonne, come ce lo ricordiamo tutti nella nostra memoria infantile. Gela e Nico non sono esattamente nonna e nipote, ma proprio per questo riescono a isolare e incarnare ancora meglio la dinamica di estrema differenza e di grande vicinanza che si crea in quel rapporto. È un film nostalgico, che guarda a un milieu classico come la proverbiale “estate italiana”, che forse non esiste più se non filtrata attraverso l’immaginario collettivo. Recensione ❯
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Quando un illustratore britannico resta vedovo tutto sembra crollare. Alla disperazione per la perdita della moglie si accompagnano molteplici difficoltà di gestire i due figli. Espandi ▽
Quando un illustratore britannico resta vedovo tutto sembra crollare. Alla disperazione per la perdita della moglie si accompagnano le molteplici difficoltà, pratiche come emotive, di gestire i due figli e nel frattempo provare a elaborare il suo lutto. Lo farà attraverso la sua passione per le illustrazioni e in particolare attraverso una sua creatura che prenderà vita, con insospettabili conseguenze. Struggente, inquietante, a tratti spaventoso, il film di Dylan Southern tratto dal romanzo di Max Porter Grief is the thing with feathers ha sicuramente il merito di restare impresso. Intanto per il suo protagonista e coproduttore Benedict Cumberbatch, che in The Thing with Feathers (letteralmente: la cosa con le piume) regala una performance di rara intensità nell'interpretare un uomo devastato dalla perdita di sua moglie. Southern dimostra di saper raccontare bene il senso di profonda alienazione quando si perde l'amore della propria vita e tuttavia la vita deve continuare: i figli devono essere nutriti e accompagnati a scuola, i lavori d'illustrazione portati a termine. Ma * non ce la fa, è un uomo spezzato che malgrado la terapia non riesce a risollevarsi dal suo dolore. Funziona l'idea originale di inserire quel tocco di black fantasy che sfocia nel thriller cupo per raccontare le inquietanti deviazioni che la labirintica mente umana è in grado di seguire. Un film che ha il merito di intrattenere, intenerire, stupire, spaventare persino, accompagnando lo spettatore lungo l'abisso in cui inevitabilmente cade il disperato protagonista. Recensione ❯
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Lilian, psicanalista in crisi, inizia a indagare sulla misteriosa morte di una paziente. Ipnotizzata, scopre un passato segreto che la lega alla defunta. Espandi ▽
Lilian Steiner è una psicanalista di origini americane, perfettamente integrata nell’ambiente della borghesia parigina. Rigida, nervosa, chiaramente bloccata, non ascolta più veramente i suoi pazienti. Se ne accorge il giorno in cui muore una di loro, Paula, e lei comincia a lacrimare copiosamente. La scettica dottoressa finisce così da un’ipnotista, che la guida dentro una storia segreta, che la riguarda e la lega alla donna scomparsa. Chi ha ucciso la paziente di Lilian? È stata la figlia, resa folle dalla gravidanza? Il marito, che sembra avere un’arma al posto dello sguardo? O è stata Lilian stessa, sbagliando qualcosa? Giallo psicologico, morbido come il vino rosso che i personaggi bevono con piacere, il film può sembrare ambire a contenere troppe anime al suo interno, ma è proprio in questa non facile compresenza di accenti diversi, e nel modo in cui maneggia l’obiettivo personale e quello d’intrattenimento, che sta il suo maggiore interesse. Recensione ❯
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Nuovo capitolo cinematografico a oltre trent'anni dall'ultimo film della saga. Espandi ▽
La trama riunisce Lupin e la sua storica banda in un'avventura su un'isola sconosciuta, alla ricerca di un misterioso tesoro, in un intreccio che collega e celebra tutti i film precedenti. Recensione ❯
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Il film documentario diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, con le musiche del premio Oscar Nicola Piovani. Espandi ▽
Il film documentario racconta la vita di Brunello Cucinelli, imprenditore umanista, fondatore dell'azienda che porta il suo nome e simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo, che ha unito lavoro e filosofia. Recensione ❯
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Per la prima volta sul grande schermo la più grande battaglia di Jujutsu Kaisen fino ad oggi, "L'incidente di Shibuya" Espandi ▽
Un velo cala improvvisamente su Shibuya, nel bel mezzo dei festeggiamenti di Halloween, intrappolando all'interno numerosi civili. Satoru Gojo, il più forte degli stregoni, si getta nella mischia, ignaro che stregoni neri e spiriti maledetti tramano per imprigionarlo. Accompagnato dai compagni di classe e da altri stregoni di prima classe, Yuji Itadori si tuffa in uno scontro tra maledizioni senza precedenti: l'incidente di Shibuya. In seguito, dieci colonie sparse per il Giappone si tramutano in covi di maledizioni a causa delle macchinazioni di Noritoshi Kamo, lo stregone più blasfemo della storia. Mentre ha inizio l'infernale girone dell'eccidio, allo stregone di livello speciale Yuta Okkotsu viene dato il compito di giustiziare Yuji per i crimini di cui si è macchiato. Il tremendo scontro tra i due pupilli di Satoru Gojo giunge in anteprima sul grande schermo. Goditi anticipatamente nei migliori cinema la fatidica battaglia tra Yuji e Yuta che darà inizio all'ardente terza stagione. Recensione ❯
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Una giovane ragazza di nome Holly è convinta di essere la versione sbagliata di se stessa, finché non incontra una bambina di 7 anni che le fa cambiare idea. Espandi ▽
Holly, 28 anni, ha sempre pensato di essere la versione sbagliata di sé stessa e che la sua vita non sia andata nel modo giusto. Quando incontra una bambina di nome Arabella, si convince di aver trovato sé stessa da piccola. Decisa a scappare di casa, la bambina nasconde la sua identità e asseconda il desiderio di Holly: tornare indietro e diventare qualcuno di speciale. Recensione ❯
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Tratto dal romanzo di Roland Perez «Ma mère, Dieu et Sylvie Vartan» Vincitore del Prix Littéraire du Cheval Blanc 2022. Espandi ▽
Nel 1963, l'eccentrica, irresistibile e generosa Esther (Leïla Bekhti) dà alla luce Roland. Il piccolo nasce con un piede torto che gli impedisce di stare in piedi. Contro il parere di tutti, Esther gli promette che camminerà come gli altri e che avrà una vita favolosa. Da quel momento in poi, questa madre inarrestabile non smetterà mai di fare tutto il possibile per mantenere la sua promessa. Dal romanzo autobiografico di Roland Perez, un ritratto divertente, tenero e travolgente di una donna incredibilmente autentica e fuori dagli schemi. Nel cast di altissimo livello Jonathan Cohen, Naïm Naji e Sylvie Vartan nel ruolo di se stessa. Recensione ❯
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Liberamente ispirato al romanzo "Laghat, il cavallo normalmente diverso" di Enrico Querci. Espandi ▽
Andrea, 21 anni, orfano di madre, si dedica agli affari del padre, un noto antiquario che esercita un forte ascendente su di lui. L'incontro casuale con Tony, il suo ex allenatore alla scuola ippica di San Rossore, spinge Andrea a credere di poter tornare il fantino vincente che era prima di abbandonare le corse. Purtroppo, l'unico cavallo che Tony è disposto a dargli è Laghat, un purosangue eccezionale ma con una grave menomazione agli occhi. Inizia per Andrea una sfida sportiva e umana che lo farà maturare non solo come fantino ma anche come uomo... Recensione ❯
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Tratto dall'omonimo romanzo di Colleen Hoover, autrice di It Ends With Us. Espandi ▽
Tratto dal bestseller internazionale, Regretting You - Tutto quello che non ti ho detto, è il racconto intenso e struggente di una madre, Morgan (Allison Williams), e di sua figlia Clara (Mckenna Grace), travolte da un tragico incidente che cambia per sempre le loro vite. Una verità sconvolgente viene a galla, e con essa il peso dei segreti, delle scelte mancate, delle parole mai dette.
Mentre il dolore le mette di fronte a segreti di famiglia sepolti da tempo, madre e figlia si troveranno a ridefinire il senso dell'amore e a riscoprire il legame che le unisce. Recensione ❯
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Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana. Recensione ❯
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Un racconto sulla prima espansione della 'ndrangheta nel profondo Nord, con uno stile mai indulgente sostenuto da una profonda tensione morale. Drammatico, Italia2025.
L'autobiografia di un ragazzo che si ribella al suo destino criminale. Si chiama Antonio Zagari e la sua è una storia vera. Espandi ▽
Antonio Zagari, figlio di un boss calabrese trapiantato in Lombardia, capisce di non essere adatto alla malavita: uccidere per lui è fisicamente insostenibile. A poco più di vent’anni, dopo aver ammazzato, rapinato, rapito, finisce in galera. Dove decide di fermare tutto: scrivendo. A metà degli anni ’70, mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, Antonio lotta contro il padre, e lo farà con una vendetta peggiore della morte. Vicari è attento a costruire un racconto sulla prima espansione della ‘ndrangheta nel profondo Nord, tra i primi movimenti operai e studenteschi, con uno stile mai indulgente sostenuto da una profonda tensione morale. Liberamente ispirato all’omonimo libro di Antonio Zagari, il film inizia filologicamente con le sue parole vergate su un quadernetto in carcere. È un flusso di coscienza, tortuoso e tormentato, che ricostruisce gli anni d’oro, chiamiamoli così, dell’emigrazione al Nord delle organizzazioni criminali del Sud. Il regista sceglie di sostenere il suo racconto attraverso uno stile di racconto ‘classico’, mai adrenalinico o iperbolico, questo per non dare la sponda a possibili romanticizzazioni dei suoi protagonisti con la fascinazione delle loro azioni. Certo è una scelta che, nell’estetica cinematografica contemporanea, spiazza e forse allontana per la sua coerente inattualità ma dà conto perfettamente della posizione morale del suo regista Recensione ❯
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