Titolo originale | Pain Hustlers |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Durata | 122 minuti |
Regia di | David Yates |
Attori | Emily Blunt, Chris Evans, Chloe Coleman, Catherine O'Hara, Andy Garcia Jay Duplass, Brian d'Arcy James, Amit Shah, Aubrey Dollar, Britt Rentschler, Selena Anduze, Erin Ownbey, Sharon Conley, Michael Lowry, Andrea Laing, Josh Ventura, Greyson Chadwick, Avis-Marie Barnes, Donna DuPlantier, Alex Van, Alan Wells, Pat Dortch, Kenny Alfonso, Willie Raysor, Nick J. McNeil, Jacob Price, Omer Mughal, Leydi Morales, Ryan King, Jeffrey Charles Morgan, Saif Mohsen, Mike Stoudt. |
MYmonetro | 2,46 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 27 ottobre 2023
Una donna cambia lavoro sperando di migliorare la sua vita e quella della figlia. Si ritroverà però coinvolta in una cospirazione criminale.
CONSIGLIATO NÌ
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Florida 2011. Da qui parte la storia di Liza Drake, una giovane donna che, tra un lavoro e l'altro, sogna una vita migliore per lei e la figlia. Tra i suoi diversi impieghi, c'è quello in un locale di lap-dancer dove conosce Pete Brenner che lavora in una start-up farmaceutica sull'orlo del fallimento. Grazie a lui, Liza ottiene un colloquio e riesce a farsi assumere dall'azienda, gestita dal miliardario dr. Neel. Per l'occasione Pete le riscrive il curriculum inventando referenze e specializzazioni che in realtà lei non ha mai avuto.
Gli inizi non sono facili ma alla fine Liza riesce a convincere diversi medici, a cominciare dal dottor Lydell, a prescrivere il Lonafen, un farmaco che allevia il dolore dei pazienti malati di cancro. In più sia lei che Pete potenziano lo 'speaker program', un programma di corruzione. Da quel momento l'azienda si risolleva grazie all'intraprendenza di Liza. Viene assunto del nuovo personale, di cui fa parte anche la madre della donna. Ma la posta in gioco ora è troppo alta e lo scandalo che la sta per coinvolgere per i danni causati dal farmaco, la porteranno a ridefinire le proprie scelte.
Dichiara fin dall'inizio la sua struttura da film-inchiesta. Del resto la vicenda di Pain Hustlers - Il business del dolore è ispirato infatti al libro scritto dal giornalista Evan Hughes sull'indagine che ha coinvolto John Kapoor, amministratore delegato della Insys Therapeutics che con il suo gruppo e l'aiuto di molti medici consenzienti ha venduto antidolorifici e oppioidi a pazienti che non ne avevano bisogno.
Questo caso giudiziario è stato tra i più eclatanti degli anni Dieci ma la sceneggiatura scritta dallo stesso regista insieme a Wells Tower si concentra prevalentemente sulla figura di Liza Drake dove Emily Blunt (anche tra i produttori esecutivi) è il vero motore del film con una recitazione volutamente sopra le righe proprio per mettere in luce l'ambizione sfrenata e la sete di denaro del suo personaggio. Forse per questo la figura di Liza oscura anche quello di Pete Brenner interpretato da Chris Evans, troppo monodimensionale e senza sfaccettature, mentre Andy Garcia, nel ruolo del miliardario a capo dell'azienda farmaceutica è inizialmente compassato per esplodere poi nella parte finale quando è in preda alla follia che è uno dei momenti più evidenti in cui mostra che questo impero economico, costruito così velocemente, è sul punto di crollare.
Pain Hustlers - Il business del dolore si mantiene fedele alla storia originale, con virate tra la commedia grottesca e il dramma, come nella scena dell'attacco epilettico della figlia di Liza. Ha un tono esagitato nel rappresentare il volto del capitalismo e la sua crudeltà ma riesce anche poi a rallentare, a soffermarsi sui dubbi e le paure di Liza. Il cinema di David O. Russell, che deforma quello che inquadra, è fortunatamente tutto da un'altra parte e David Yates ha la giusta attenzione per i suoi personaggi. Il regista, che ha diretto quattro capitoli della saga Harry Potter e tre di quella di Animali selvatici, cambia completamente genere.
Magari il limite più evidente del film è quello di comprimere tutte le informazioni e di non metterne adeguatamente a fuoco qualcuna che poteva essere meglio approfondita, come lo 'speaker program'. Forse per questo c'è il sospetto di una possibile serie mancata, che non si poteva ovviamente replicare perché Painkiller ha un argomento molto simile. Ecco, a Pain Hustlers - Il business del dolore manca quel clima da thriller di quell'ottima miniserie Netflix. Resta un'operazione comunque dignitosa nell'affrontare una storia realmente accaduta che trova le soluzioni più originali nelle testimonianze in bianco e nero dei personaggi coinvolti. Proprio quel controcampo tra presente e passato poteva essere ripetuto con maggiore frequenza per evidenziare ancora di più il marcio che sta per venire a galla.
“Hai una settimana per far prescrivere a un medico il tuo farmaco. Basta una ricetta e sai quanto porta ? 40,000” “All’anno?” “No. Al mese.” Apice e crollo di una venditrice di farmaci, tema che Antonio Morabito con il suo Il venditore di medicine pellicola del 2013, aveva già trattato con estrema attenzione, avvicinandosi [...] Vai alla recensione »
Liza Drake (Emily Blunt) sogna una vita migliore per sè e sua figlia. L'occasione per rilanciarsi le si presenta il giorno che incontra Pete Brenner (Chris Evans), un discutibile venditore che lavora in una piccola azienda farmaceutica, amministrata da un eccentrico investitore (Andy Garcia), prossima alla bancarotta. Liza, spinta dalla forza della disperazione, riesce a farsi assumere.
Liza Drake (Emily Blunt) è convinta che il Sogno americano sia sinonimo di successo e ricchezza, prima di accorgersi che è meglio vendere creme per la pelle piuttosto che fare la pelle a qualcuno - nella realtà, a migliaia di persone, morte di overdose da oppioidi, come ha testimoniato Nan Goldin nel documentario diretto da Laura Poitras, Tutta la bellezza e il dolore, Leone d'oro 2022.
Il regista David Yates viene dai film di Harry Potter e un brutto Tarzan (2016). Il co-protagonista Chris Evans è stato il Captain America della Marvel per quasi dieci anni. Nessuno si aspettava che Yates e Evans, insieme, potessero fare un film di denuncia contro il business delle prescrizioni di farmaci antidolorifici. Invece, nonostante alcune grossolanità, Pain Husterls funziona piuttosto bene [...] Vai alla recensione »
Pain Hustlers - Il Business del dolore, il nuovo film Netflix Original disponibile da oggi sull'omonima piattaforma, è un titolo molto atteso, girato da David Yates (già regista di quattro "Harry Potter" e di "Animali fantastici") e con un cast di star di primo livello. Opera godibile ma tutto sommato didascalica, "Pain Hustlers" costituisce più un'indagine sugli effetti collaterali del denaro facile [...] Vai alla recensione »