La storia di una ragazza diventata involontariamente il centro dell'azione. Un'opera di atmosfere sospese ed evocative. In concorso.
di Paola Casella
Holly ha 15 anni e un giorno decide di non andare a scuola perché avverte il presentimento di una tragedia imminente: e la tragedia puntualmente si verifica, uccidendo una decina di suoi compagni. Da quel momento Holly si accorge di poter lenire il dolore degli altri con il semplice contatto fisico, e soprattutto se ne accorgono le persone intorno a lei.
La cineasta belga Fien Troch allude e accenna più che raccontare frontalmente, e molte delle sue inquadrature rivelano ciò che accade da dietro stipiti che incorniciano e tengono a distanza, o attraverso superfici riflettenti.
Holly è parco nelle parole e munifico nei dettagli, esplora la sofferenza umana e il suo sollievo attraversandone le soglie incerte e permeabili. Le atmosfere sospese del film, sostenute da un commento musicale perturbante che richiama il soprannaturale, creano una malìa che fa levitare immagini altrimenti quotidiane.