Un legal drama che si distacca dall'originale. In streaming su Paramount+.
di Simone Granata
Dopo aver scontato 15 anni di prigione per l’omicidio di Alex Forrest, l’ex procuratore distrettuale Dan Gallagher torna in libertà con l’intenzione di recuperare i rapporti con la figlia Ellen e l’ex moglie Beth, e di dimostrare la propria innocenza. La serie procede in parallelo su due linee temporali: quella del presente, in cui Dan tenta faticosamente di riaprire il processo; e quella del 2008, durante la breve storia extraconiugale tra Dan e Alex, assistente alle vittime di casi penali. Quando Dan vuole interrompere la relazione, Alex non si rassegna e inizia a tormentarlo con comportamenti ossessivi che condurranno a tragiche conseguenze.
Ispirata al celebre film di Adrian Lyne Attrazione fatale (1987), l’omonima serie ideata da Alexandra Cunningham e Kevin J. Hynes si propone non come un remake fedele ma come una rielaborazione che allarga lo sguardo soffermandosi di più sulle implicazioni socio-psicologiche.
Il senso di frustrazione che aleggia è ben reso dalle interpretazioni attoriali: a svettare per bravura e intensità è però Lizzy Caplan che regge il confronto con l’iconica Alex Forrest di Glenn Close.
La rielaborazione del thriller di Lyne si concentra sulle dinamiche sociali e psicologiche riuscendo ad essere coinvolgente e stimolante, ma smarrendosi nel finale.