Il Caftano Blu

Film 2022 | Drammatico, +13 122 min.

Titolo originaleThe Blue Caftan
Anno2022
GenereDrammatico,
ProduzioneMarocco
Durata122 minuti
Al cinema48 sale cinematografiche
Regia diMaryam Touzani
AttoriLubna Azabal, Saleh Bakri, Ayoub Messioui .
Uscitagiovedì 21 settembre 2023
TagDa vedere 2022
DistribuzioneMovies Inspired
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,50 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Maryam Touzani. Un film Da vedere 2022 con Lubna Azabal, Saleh Bakri, Ayoub Messioui. Titolo originale: The Blue Caftan. Genere Drammatico, - Marocco, 2022, durata 122 minuti. Uscita cinema giovedì 21 settembre 2023 distribuito da Movies Inspired. Oggi tra i film al cinema in 48 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,50 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 19 settembre 2023

L'arrivo di un giovane apprendista in negozio mette in crisi l'equilibrio della coppia proprietaria. Il Caftano Blu è 10° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 5.990,00 e registrato 1.014 presenze.

Consigliato sì!
3,50/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,50
PUBBLICO 3,50
CONSIGLIATO SÌ
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Touzani si conferma autrice da seguire con il suo cinema della domesticità attento alle sfumature dell'anima.
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 26 maggio 2022
Recensione di Tommaso Tocci
giovedì 26 maggio 2022

Halim è un sarto talentuoso con una bottega nella medina di Salé, dove vive in compagnia della moglie Mina che lo aiuta anche in negozio. Il loro rapporto è stretto e affettuoso, benché debba sopportare tanto una malattia che affligge Mina quanto l'omosessualità nascosta di Halim. L'arrivo di Youssef, un giovane apprendista molto attento a studiare le tecniche di Halim, porta novità nella routine consolidata della coppia, in un periodo scandito dalla cucitura di un bellissimo caftan blu per una cliente con poca pazienza.

Al secondo film come regista, la cineasta marocchina Maryam Touzani è già riuscita a creare un suo mondo dai tratti distintivi: un cinema della domesticità attento alle sfumature dell'anima, accogliente come il salotto ben arredato di un ospite caloroso.

È un piacere tornare a visitarlo dopo l'esordio di Adam, nel 2019, in cui protagoniste erano due donne che si trovavano per caso.

In Il caftano blu torna l'idea di accoglienza, con gli occhi attenti di Youssef a fare timido ingresso nella vita ben codificata della coppia formata da Mina e Halim. Al tempo stesso torna anche l'enfasi sul rigore artigiano, che si sposta dalla cucina alla sartoria: per Touzani l'amore è anche l'attenzione che si mette nel fare bene un lavoro manuale, nell'eccellere nella cura per il mestiere al limite della severità.

Ciò vuol dire che questo rigoroso dramma di osservazione familiare, dal tocco lieve e colmo d'affetto per ognuno dei personaggi, è anche sinceramente interessato all'esplorazione dell'attività sartoriale e non si limita a sfruttarla come metafora superficiale di intreccio e pazienza. Nella penombra della bottega di Halim, sarto e apprendista si confrontano su come piegare il filo per rendere un ricamo più duraturo, oppure fanno scorrere le mani su rotoli di tessuto dai colori meravigliosi, alla ricerca del tono più adatto. Intanto al bancone Mina gestisce i clienti e i fornitori, cerca di far capire che la qualità prende tempo e rivendica il talento speciale del marito.

Un cinema così intenso non può prescindere da un lavoro attoriale d'eccezione, e va dunque dato merito alla coppia formata da Lubna Azabal e Saleh Bakri. Lei vera padrona di casa del cinema di Touzani, dopo aver già interpretato Abla in Adam, e superba nel ruolo di una donna che custodisce il segreto di una relazione.

Bakri, dal canto suo, sarà irriconoscibile a chi lo ricorda killer spigoloso nell'ottimo Salvo di Piazza e Grassadonia: qui è un uomo elegante e gentile che nel riserbo nasconde un'identità non confessabile, e che sembra modellato sullo stilista Haider Ackermann per lo stile con cui porta baffi e cardigan rilassati.

Insieme fanno una coppia e un matrimonio in cui è un piacere intrufolarsi, per passare un po' di tempo nel cinema quieto e caloroso di una regista che ha un dono per lo studio psicologico dei personaggi.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 22 settembre 2023
goldy

Uno di quei film che non richiedono approfondimenti riflessivi. Ci prende con sensibilità rara, ci parla con purezza di stile, ci trasmette bellezza eterna. Meraviglioso|

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 24 settembre 2023
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Lettera d'amore e d'addio d'una moglie, indirizzata al marito sarto. La regista Maryam Touzani - astro nascente del cinema marocchino, candidata all'Oscar per questo secondo lungometraggio - racconta la simbolica presa di coscienza di una donna, che lentamente si avvia a congedarsi dalla vita, consegnando tra le braccia d'un giovane apprendista di bottega l'uomo con il quale ha condiviso 25 anni di [...] Vai alla recensione »

sabato 23 settembre 2023
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Non è solo ago e filo. Ma il tempo che ci metti, la cura, l'attenzione. La passione - e la pazienza - che rendono un oggetto (un abito, ma anche un film ...) vivo, che di un mestiere fanno un'arte, magari, come in questo caso, silenziosa e toccante. Che mica è vero, come dicono adesso, che «non fa differenza se è fatto a mano o a macchina»: la differenza la fa il sentimento, l'amore per quello che [...] Vai alla recensione »

sabato 23 settembre 2023
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Nella medina di Salè, città del Marocco, Halim è un maalem, cioè un sarto tradizionale di caftani; lo aiutano in bottega la moglie Mina e il giovane apprendista Youssef. Il lavoro non manca, benché alcune delle clienti lamentino la lentezza di Halim, che cuce tutto a mano come gli ha insegnato il padre defunto, e minacciano di ricorrere alla produzione industriale.

venerdì 22 settembre 2023
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Nella città di Salé, di fronte alla capitale Rabat, Halim è un sarto di grande classe. Ha un negozio che condivide con la moglie Nina, purtroppo malata. Ad aiutarlo arriva il riservato Youssef, giovane di immediata bellezza, che riaccende il desiderio in un uomo, il cui matrimonio è anche un tentativo per sfuggire, in un Paese ancora estremamente conservatore, alla propria omosessualità.

venerdì 22 settembre 2023
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Un sarto innamorato del proprio lavoro, e non solo di quello. Una donna che vive con lui e conosce ogni suo segreto. Una terza persona che si affaccia per caso in quel delicato ménage... No, non è Il filo nascosto" di P. T. Anderson. È l'ammaliante "Il caftano blu" della marocchina Maryam Touzani, classe 1980, già nella shortlist degli Oscar 2023. Traguardo notevole trattandosi di un film sull'omosessualit [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 settembre 2023
Enrico Caiano
Sette

Sarebbe giusto andarlo a vedere anche solo in omaggio solidale al Marocco, colpito da un terremoto biutale con migliaia di morti. Ma poi le qualità della regista 43enne di Tangeri Maryam Touzani, che già ci regalò Adam con la stessa magica protagonista, Lubna Azabal, vi condurranno per mano in un racconto intimo, quasi sussurrato. Il caftano blu è la stoffa di un sarto raffinato, Halim, di sua moglie [...] Vai alla recensione »

venerdì 22 settembre 2023
Samuel Douhaire
Libération

In Adam, Maryam Touzani ha raccontato una storia di solidarietà ed emancipazione tra le mura di una pasticceria. La nobiltà del piccolo artigianato è al centro anche del suo secondo splendido film. Ma stavolta affronta un tabù assoluto in Marocco. Il sarto Halim confeziona bellissimi caftani tradizionali che la moglie Mina vende nella loro bottega. La complicità della coppia è evidente, resa forse [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 settembre 2023
Alice Sforza
Il Giornale

Marocco. Halim è un sarto talentuoso, pieno di clienti nella bottega gestita con la moglie Mina. Un rapporto consolidato tra i due, pur celando un segreto inconfessato. L'arrivo di un apprendista sconvolgerà il loro equilibrio. Dopo il folgorante esordio con Adam (recuperatelo), Maryam Touzani dirige, molto bene, questo film, esaltando la sua capacità di leggere nell'anima dei protagonisti.

giovedì 21 settembre 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Triangolo proibito nella medina di Rabat. Sarto, moglie morente e giovanotto di bottega. Le mani sul tessuto e le mani sulla pelle, filare e peccare... La tensione del divieto omosessuale, già nella prima parte fin troppo dilatata, diventa meno scandalosa per una cultura come la nostra, mentre coinvolge di più la seconda parte: la malattia apre una relazione a tre dove la danza sta per il sesso e una [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 settembre 2023
Roberto Manassero
Film TV

Come nel precedente Adam, anche il secondo film della regista marocchina Maryam Touzani è rinchiuso in pochi spazi definiti: là una panetteria nella Medina di Casablanca, qui, nel centro storico di un'altra città del Marocco, Salé, una sartoria gestita da una coppia sposata, lui, Halim, sarto, e lei, Mina, responsabile della gestione e del rapporto con le clienti.

martedì 19 settembre 2023
Roberto Silvestri
Film TV

«Un caftano deve poter sopravvivere a chi lo indossa. Passa di madre in figlia. Resiste al tempo», spiega il sarto Halim, un maalem "all'antica", al giovane e appassionato apprendista, Youssef, che presto diventerà il suo amante segreto, in uno dei rari film queer del Maghreb. Nella medina di Salé, città marocchina a nord di Rabat, Halim (Saleh Bakri) e sua moglie Mina (Lubna Azabal) gestiscono un [...] Vai alla recensione »

domenica 17 settembre 2023
Paolo Mereghetti
Il Corriere della Sera

Bastano le primissime immagini, dove una mano verifica con delicatezza e sapienza la morbidezza e la consistenza di una tela di seta blu («blu petrolio» verrà specificato poi) per capire che la regista Maryam Touzani ama prendersi tutto il suo tempo. Lo stesso di cui ha bisogno Halim (Saleh Bakri), il protagonista di Il caftano blu, per portare a termine il suo lavoro di ricamatore: è un «maestro sarto» [...] Vai alla recensione »

sabato 28 maggio 2022
Brunella De Cola
Sentieri Selvaggi

È un cinema materico quello di Maryam Touzani che presenta Le bleu du Caftan alla 75° del festival di Cannes per Un certain regard. Mina (Lubna Azabal) e suo marito Halim (Saleh Bakri) hanno un negozio di caftani nella Medina di Salé, in Marocco. Mina gestisce il negozio e le vendite, Halim è un maleem, un artigiano che confeziona gli abiti. I due sono sposati da 25 anni, Mina inoltre è gravemente [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 18 settembre 2023
 

Regia di Maryam Touzani. Un film con Lubna Azabal, Saleh Bakri, Ayoub Messioui. Da giovedì 21 settembre al cinema. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
giovedì 26 maggio 2022
Tommaso Tocci

La regista studia l'universo familiare nel retrobottega di un sarto. Presentato a Cannes (Un Certain Regard) e dal 21 settembre 2023 al cinema. Vai all'articolo »

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