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Ultimo aggiornamento martedì 31 agosto 2021
Tratto dal racconto "The Forbidden" di Clive Barker. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Super, In Italia al Box Office Candyman ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 169 mila euro e 92,8 euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Anthony McCoy è un pittore in crisi creativa, stimolato dalla compagna Brianna, che lavora nel campo a livello organizzativo, a darsi da fare. Anthony trova improvvisa ispirazione in modo inaspettato. Troy, fratello chiacchierone di Brianna, viene infatti una sera in visita con il suo compagno Grady e racconta la truce, ma vera, vicenda di Helen, una studiosa che anni prima era venuta a compiere delle ricerche nel quartiere ed era apparentemente impazzita, uccidendo un rottweiler e rapendo un bambino prima di bruciare in un rogo. Anthony scopre, grazie anche all'incontro con il titolare di una lavanderia a gettone, che dietro a tutto c'è la leggenda di Candyman: se tu pronunci cinque volte il suo nome davanti allo specchio lui arriverà per ucciderti. Anthony dipinge a più non posso, ma qualcosa di terribile inizia ad accadere intorno a lui.
Candyman - Terrore dietro lo specchio di Bernard Rose, una trentina d'anni fa, aveva saputo trarre umori leggermente malsani da un racconto del celebrato autore horror Clive Barker, introducendo sullo schermo un nuovo "mostro" con caratteristiche relativamente originali, date dal suo retroterra sociopolitico con espressi riferimenti alla piaga del razzismo.
Il successo era stato buono, al punto da generare anche un paio di seguiti e da dare a Tony Todd (già protagonista del remake de La notte dei morti viventi nel carismatico ruolo di Ben, che fu di Duane Jones) un posto nel pantheon degli attori specializzati nell'horror. Adesso, a oltre vent'anni dall'ultimo dei seguiti (Candyman - Il giorno della morte), il nuovo enfant prodige dell'horror, Jordan Peele (Scappa - Get Out) resuscita la serie scrivendo e producendo (in collaborazione), questo nuovo capitolo che prende spunto dalle vicende del film originario per rivisitare, addirittura reinventare il personaggio, universalizzandolo e rendendolo il simbolo imperituro ed eppure mutevole della rivoluzione razziale sull'onda del desiderio di vendetta. Il che è un'evidente attualizzazione ai tempi del movimento Black Lives Matter. Un'attualizzazione forse un po' manichea, ma non senza una sua valida motivazione, in grado di percepire con efficacia il segno dei tempi.
La vicenda principale procede in modo lineare e senza particolari sorprese, se non un certo approfondimento della situazione del protagonista che, andando sempre più a fondo della storia di Candyman, scopre aspetti oscuri del proprio passato. Alcuni episodi ultronei sono meno efficaci dal punto di vista narrativo e sembrano esistere solo allo scopo di permettere a Candyman di entrare in azione: tipico è l'episodio nel bagno della scuola, che testimonia l'irresistibile quanto incomprensibile desiderio da parte di molti dei personaggi di pronunciare il nome di Candyman allo specchio.
La tensione narrativa non è molto intensa, ma il film si lascia seguire piacevolmente, grazie alla regia fluida di Nia DaCosta e, nel complesso, il risultato, se non memorabile, è quantomeno una variazione interessante e attuale sul tema del personaggio creato da Barker. Ed è anche interessante che, diversamente da quanto accadeva nel film capostipite, il punto di vista sia quello della comunità di colore, rappresentata da persone che occupano una posizione di rilievo a livello sociale, ma non hanno dimenticato le ingiustizie del passato.
Buona la prova del cast, che dà vivacità e spessore ai personaggi. Gradito anche il ritorno del mitico Tony Todd, il Candyman originale.
CANDYMAN disponibile in DVD o BluRay |
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Remake di Candyman - Terrore dietro lo specchio del 1992, tratto da un cortometraggio del ‘78 di Clive Barker, The Forbidden, ispirato a sua volta alla credenza popolare della catottromanzia, cui ha anche attinto la serie horror con protagonista il personaggio leggendario di Bloody Mary, appartiene, come Antebellum del 2020 di Bush e Renz, al filone del nuovo sottogenere dell’horror afroamericano, [...] Vai alla recensione »
Regia: Nia DaCosta Cast: Yahya Abdul-Mateen II, Teyonah Parris, Nathan Stewart-Jarrett, Colman Domingo Genere: Horror Durata: 91 min. Solitamente comincio le mie recensioni, ovvero il mio parere su film che ho appena visionato, in modo da poter trasmettere al lettore un infarinatura generale dell'opera, senza commettere anticipazioni di alcun tipo sulla trama in generale.
Oggi ho avuto modo di vedere, finalmente, il sequel di uno dei miei film dell'infanzia (e il fatto che un horror sia un mio film dell'infanzia la dice lunga): Candyman, uscito nel 2021. Ovviamente, dovevo prima rivedere la trilogia degli anni '90, nata come adattamento della storia breve "The Forbidden" di Clive Barker con, nel ruolo di Candyman, sin dal primo film del 1992, Tony Todd, diretto prima [...] Vai alla recensione »
Stvolta"Candyman"torna per via e attraverso una mostra d'arte, dove il tema iconico e'ntraulmente adatto a un mito-"mostro"(nell'accezione letterale del termine)come appunto"Candyman"che e'multiforme e appare in uno specchio in maniera complessa, senza materializzarsi. Il fantasma artistico e¿qui dunque protagonista efficacmenete.
Il remake dell'omonimo film del'92 di Bernard Rose è effettivamente più farina del sacco del produttore e co-sceneggiatore Jordan Peele che della regista.Infatti come per "Scappa-Get Out" e "Us" si pone l'accento sul Black Lives Matter con la scelta di un cast quasi esclusivamente afroamericano,e il babau-Uomo Nero qui diventa la reiterazione della vendetta [...] Vai alla recensione »
È con lui che tutto ha avuto fine, con l'ultimo autentico babau del cinema moderno. Lui, l'Uomo Nero di nome e di fatto, di api ammantato e di uncino munito con cui sbudellare allegramente coloro i quali abbiano l'ardire di invocarne cinque volte il nome dinnanzi allo specchio. Lui è Candyman, spauracchio per eccellenza delle più oscure leggende metropolitane di fine anni '90, quando il web era ancora [...] Vai alla recensione »
Se nel 1992 i titoli di testa di Candyman - Terrore dietro lo specchio inquadravano la metropoli di giorno, perpendicolarmente dall'alto, al contrario quelli di Nia DaCosta mostrano il cielo notturno e i tetti degli edifici dal basso, dopo aver ribaltato i cartelli iniziali come se questi fossero riflessi, appunto, in uno specchio. Il senso dell'operazione patrocinata da Jordan Peele (produttore e [...] Vai alla recensione »
Candyman, 29 anni dopo il (gran) film di Bernard Rose tratto da The Forbidden di Clive Barker. Un sequel, prima che un remake. Un aggiornamento. E uno specchio, sin dai loghi riflessi che aprono il film, sin dai titoli di testa che se nel 1992 erano in plongée sulla strada ora guardano il cielo. Nell'originale l'uomo nero (letteralmente) allucinava lo sguardo e s'impossessava dei gesti di una ricercatrice [...] Vai alla recensione »
La ripetizione per invocarlo non è stata particolarmente propizia con Candyman, che all'eccellente capostipite di Bernard Rose aveva affiancato due seguiti di qualità decrescente. Almeno finché a prendere in mano le redini della saga non sono arrivati Jordan Peele e Nia DaCosta, con un quarto capitolo che si ricollega direttamente all'originale attraverso un'abile operazione di rispecchiamento, che [...] Vai alla recensione »
Prima dell'uscita nel nuovo Candyman ci si chiedeva quanto e in quali modalità la mano di Jordan Peele - per l'occasione sceneggiatore e produttore di un lungometraggio affidato alla regia della quasi esordiente Nia DaCosta - potesse influenzare la nuova entrata in scena di una delle figure di maggior riferimento del panorama orrorifico degli anni novanta.