La storia di un uomo apparentemente folle che guida un gruppo di persone in una corsa contro il tempo per la salvezza. Su Netflix.
di Giorgio Crico
Aeroporto di Bruxelles, oggi. Dei passeggeri si accumulano all'interno di una sala d'attesa mentre attendono di imbarcarsi su di un volo notturno diretto a Mosca mentre le televisioni interne della struttura iniziano a mostrare delle persone che crollano inerti al suolo in maniera misteriosa: queste immagini scatenano la corsa di un ufficiale della NATO di nome Terenzio che, agguantato un fucile in aeroporto, si lancia verso l'aereo per Mosca e vi si introduce con la forza, urlando all'equipaggio e a tutti i passeggeri che non ha intenzione di far del male a nessuno ma anche che, se non decollano subito in direzione dell'ovest, moriranno tutti. Per far capire che fa sul serio, Terenzio spara alla mano del co-pilota e danneggia la radio, ottenendo così la collaborazione del personale di volo e di Sylvie, una ex elicotterista militare, che accetta di aiutarlo a far decollare e pilotare l'aereo.
Mentre la tensione sale sul velivolo, l'ufficiale NATO e quelli che lo stanno aiutando decidono di fare rotta verso un aeroporto islandese: Terenzio spiega infatti che bisogna fuggire dall'avanzare della luce solare che, seguendo il normale ciclo terrestre, arriverà con l'alba. Secondo lui, infatti, sarà la luce a far morire tutti e l'unica salvezza, per il momento, è fuggire verso ovest rimanendo avvolti dalle tenebre notturne: tutte le persone sull'aereo rimangono ovviamente sconvolte di fronte a questa notizia e il terrore generale, già prima contenuto a fatica, inizia a serpeggiare ancor più violentemente tra loro. Bisogna credere o no a questo visionario armato di fucile?
All'interno della sua struttura da thriller high-concept, Into the Night si fa una domanda fondamentale che si sente moltissimo, di questi tempi: le persone possono ancora unirsi tutte insieme per un bene maggiore o gli interessi personali ci porteranno ancora a dividerci?